Era solo sesso

Capitolo 36

Pov's Edward
Stavo camminando tranquillamente verso scuola,da solo, perché Karen doveva prepararsi per il compito di domani. Era una bella passeggiata,anche se Karen un po'già mi manca,ma con la musica nelle orecchie va tutto un po'meglio.
Sento toccarmi la spalla a colpetti due/tre volte,mi giro di scatto,e chi mi trovo? Giulio,il professore di matematica,mio cugino. Che cazzo vuole mo questo? Ha un'aria quasi soddisfatta,non è vestito elegante come sempre,anzi,ha un jeans strappato,un maglioncino violetto che evidenzia i suoi pettorali e capelli scompigliati.

-Devo parlarti

Sinceramente questa sua affermazione non mi fa ne caldo ne freddo, sicuramente mi vorrà dire qualcosa riguardo i miei voti,stanno calando un po',lo so,ma Karen ha bisogno di me e io devo occuparmi di lei. Dopo le sue parole si mette a ridere

-Ma davvero credi che Karen si sia innamorata di te, cuginetto?

-Continuo a non capire

-Qualche tempo fa,gli ho proposto un patto,io le mettevo 8 in matematica e lei ti avrebbe fatto innamorare

-Senti io non lo so cosa vi siete detti tu e Karen e la vostra stupida scommessa. Io la amo e lei ama me,nulla mette in dubbio che lei è partita con qualche scopo e mi ha fatto innamorare,ma non è più così,anche se per sbaglio,si è innamorata di me e non lo metterei mai in dubbio per due paroline che mi dici tu

-Ma non è finita qui,sai? Proprio sulla scrivania dell'aula,abbiamo scopato,e voi già vi eravate fidanzati, l'ultima volta quando è stato? Ah,giusto,un paio di settimane fa. È stato bello,anche vedere il suo tatuaggio sulla natica destra,era eccitante, è brava su questo genere di cose, complimenti,te la sei scelta bene cuginè. Volevo solo dirti questo perché da buon cugino maggiore,ti voglio bene,ma oggi è il mio giorno libero,quindi devo andare a casa che ho delle faccende da sbrigare.

Non ci ho visto più,lui,ha toccato la mia donna. Lui, le ha detto di farmi innamorare. Lui,lui,lui tutto,tutto questo era una menzogna,tutto quanto. Lo prendo per la maglia e lo alzo di qualche centimetro da terra. Non mi ricordavo di avere tutta questa forza,ma me la ritrovo addosso,forse è un misto di forza,rabbia, delusione. Bugie,bugie su bugie. Gli sputo in faccia e lui fa come per spingermi e levarmi da dosso,ma io sono impassibile,se ci fosse un carro armato in moto con questa rabbia che ho,riuscirei a bloccare anche quello per qualche secondo.

-Tu hai toccato la mia donna. Mio cugino!

Di lì partono una serie di pugni,mi sto sfogando su di lui,ma alla fine dovrei prendermela con Karen. Lei mi ha deluso. Lei ha mandato tutto a rotoli. È bella e sfiderei tutti a resisterle. Ma sta a lei mandare tutti a fanculo. Ero convinto che io fossi solo di lei e lei fosse solo mia.
Mi sbagliavo.
Pensavo fossi riuscito a farla uscire dal tunnel di ragazzi che la circondavano, e se si è lasciata influenzare da mio cugino,non credo si sia fermato solo con lui. Chissà con chi altri mi ha tradito.
Mi rimetto le cuffie e torno a camminare,non verso la scuola, continuo a camminare dritto,mentre mi accendo una sigaretta,non so dove sto andando,spero solo di trovare un posto dove sedermi,da solo,magari in qualche bosco abbandonato da tutti e da tutto. Come se trovassi un posto nel mondo. Il posto dove posso dire "si,sono a casa".
Il posto dove dare rifugio ai miei pensieri,e radici al mio futuro.
Cerco il posto dove essere me.
Senza costrizioni,senza limitazioni.
Dove essere semplicemente me.
E sentire finalmente di poter respirare.
Trovare l'ossigeno per la mia anima.
Cerco il mio posto nel mondo.
Abbasso la testa quando mi rendo conto che quel posto può essere ovunque,se c'è Karen con me.