-TREVOR-
Ho la situazione praticamente in pugno - perfetto - sorrido. - direi che possiamo iniziare da ora - Mi avvicino al suo viso e intrappolo le sue labbra con le mie. La spingo contro lo scaffale.
Senza nemmeno aspettare ci Infilo la lingua assaporando il suo sapore e lei la sua. Ha le labbra morbide proprio come immaginavo.
Tutto quello che fa e molto passionale. Mi stringe la spalla con una mano e il collo. Scommetto che non è vergine. Come si fa a non averla mai scopata? Insomma dovrebbero essere cieco.
Sono sicuro che sotto a quella felpa cosi larga si nascondono un insieme di muscoli tesi e curve al punto giusto e che dietro a quel carattere cosi schivo si nasconde una ragazza piena di desideri e sogni. Ne ho abbastanza, mi stacco da lei. Le sue labbra sono rosee e gonfie. Sembra che abbiano una prospettiva molto allettante. Devo contenermi.
Non posso farmela ora, finirebbe troppo presto. Non è ancora innamorata di me e di sicuro non si lascerà sfiorare, ancora Ma prima o poi lo farà. Devo farla pagare a quello stronzo di suo fratello che se ne sbatte altamente degli altri portandomi via l'unica persona di cui mi importava sul serio, quella Troia.
- ci vediamo meg - la saluto soddisfatto lasciandola senza fiato. Mi avvicino alla porta ma poi ci ripenso. Tornoda lei e le lascio un bacio a fior di labbra. Alla fine potrei anche farci l'abitudine.
- MEGAN -
Neanche un messaggio. Neanche una chiamata. Non lo vedo da due giorni, da quando abbiamo fatto quel l'assurdo accordo. Devo ammettere che è stato un bacio davvero sensazionale. Porca miseria bacia veramente bene. Non devo innamorarmi.
E di sicuro non lo farò.
Prendilo come un gioco Meg. Mi ripeto a bassa voce.
Perché in fondo lo è. - che stai dicendo?- mi sorprende Lucy accanto a me. - no niente, pensavo alla materia che ho dopo - mento. - devi prenderla come un gioco!?- domanda alzando un sopracciglio. - si, beh, alla fine fisica è semplice!- dico sorridendo.
Stupida! Stupida!
- comunque, ti stavo cercando per chiederti di venire con me sabato sera alla festa in maschera, organizzata dalla scuola. - dice entusiasta. - certo!- rispondo senza pensarci due volte. Mi piacciono le feste, mi diverto sempre ma sicuramente non sono come padre, anzi sono come miaadre e dopo due bicchieri vado fuori di testa.
La campanella suona e lucy mi saluta dirigendosi nella sua aula. Continuo dritta verso la mia. Ormai il corridoio è deserto apparte alcuni ragazzi che escono dai bagni.
Mi sento osservata, non so perché. Mi giro lentamente verso il mio armadietto mentre lo apro, con la coda dell occhio vedo Trevor scrutarmi attentamente. Non si è fatto sentire per due giorni e pensa di pedinarmi? Cosa è uno stolker!?
Ripenso istintivamente a quel bacio e sento le guancie in fiamme. Forse non gli è piaciuto come loe stato per me. Mi affretto ad entrare nella mia aula e prima di richiudere la porta lo vedo parlare con una ragazza.Forse guardava lei e non me.si deve essere sicuramente cosi. Mi faccio troppe paranoie, la devo smettere.
***
È sabato mattina e mi ritrovo in cortile con Lucy ed alcuni suoi amici. - cosa ti metterai?- mi sussurra Lucy mentre gli altri chiacchierano tra di loro. Sotto un albero poco distante da noi, c'è trevor che non la smette di fissarmi.- non lo so- rispondo dubbiosa - questo pomeriggio vieni da me, ti presterò io qualcosa. - sorride - scusami un secondo. - dico lasciandola con i suoi amici.
A passo svelto mi avvicino verso trevor e gli punto un dito contro - tu - sbraito prendendolo per un braccio e portandolo un pi piu lontano
- smettila di fissarmi. Smettila di seguirmi. E smettila di di guardarmi cosi, adesso!- grido infastidita.
Mi guarda perplesso e poi scoppia a ridere. Si porta una sigaretta alle labbra e l'accende. - Rispondimi!- gli ordino evitando la sua risata - chi ti dice che stavo guardando te e non quella bionda laggiù ?- mi sussurra all'orecchio indicando una ragazza appoggiata ad una macchina tutta tette e niente cervello.
Lo guardo sbalordita. - dopo quella cosa - balbetto - tu non ti sei fatto più sentire - continuo - perche?- -Meg, stai pensando per caso che ti chiamo soltanto quando ne ho la voglia? Bhé si un po' ma ho avuto da fare, fattela bastare come spiegazione- risponde secco buttandomi tutto il fumo in faccia.
Lo guardo indispettita e tossisco un po'. Sorride e senza aggiungere altro mi lascia sola.
-No Lucy, questo vestito non mi sta è troppo stretto sul seno- dico lanciandoglielo. Sono esasperata non so proprio come andare.
-Potrei presentarmi in piagiama, tanto è una festa in maschera!- urlo entusiasta. Ma la faccia di Lucy ammonisce subito la mia idea. Mi butto a pancia sotto sul letto e poco dopo mi lancia un vestito nero. Mi alzo e lo guardo. È tutto nero e in pizzo con le maniche lunghe. Già mi piace.
La schiena è scoperta e ci sono soltanto dei bottoncini neri che arrivano poco sopra il sedere.
- È strepitoso - urlo correndo a provarmelo. -Muoviti che è quasi ora di andare-. Grida mia cugina. Mi guardo allo specchio. Siamo pronte. Ho raccolto i capelli in uno chignon disordinato facendo uscire qualche ricciolo. Ho una maschera nera brillante che nasconde metà del mio volto e ho tinto le labbra di rosso acceso. Il vestito è aderente e delinea le mie forme. È corto. Ai piedi niente tacchi ma ho gli anfibi neri. Mentre scendo le scale mi arriva un messaggio. Trevor -Tieniti pronta,per questa sera sei mia-
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...