- Megan-
Sono stanchissima. Dopo essere tornata non sono riuscita a riposare e mia mamma è piombata in camera un'ora dopo il mio rientro.
Sto tornando a casa, devo studiare e fare molte cose e ad un tratto mentre sono sul marciapiede mi sento affiancare. Alzo un po' lo sguardo.
-Ehi Meg-mi dice sorridente Trevor
-Ehi- rispondo a mia volta. -Senti... Oggi sei con me-dice subito secco, mi dispiace ma devo ribatte. -Non posso oggi, ho molte cose da fare- dico guardandolo. Mi guarda sbalordito. -non sei abituato a dei rifiuti vedo- gli dico. -Bhé infatti vengo con te-mi dice sfacciato.
Oggi i miei genitori non ci sono, lavorano. Sorrido un po'. -Hai pranzato?-gli chiedo. Scuote la testa. - no Voglio sentire le tue doti culinarie-mi sussurra ridendo abbassandosi vicino a me. Mi cinge dalle spalle da dietro e mi bacia la guancia. Scoppio a ridere perché ha il naso freddo e mi fa uno strano effetto. Si allontana e continuiamo a camminare fino a casa tra sguardi furtivi e mani sfiorate.-quindi tu devi studiare questa roba?non è tanta!-dice allegro mentre giro la pasta nel pentolino.
-Bhé sai per oggi avevo altri programmi-dico portandomi alle labbra un po' di sugo.
-Mmh e sarebbero?-dice appoggiando il mento sulla mia spalla e tenendomi salda la vita.
-avrei dovuto studiare, fare la doccia e sarei dovuta andare in un posto-dico imbarazzata. Non voglio svelargli che sarei dovuta andare a comprare dell'intimo nuovo.
-vengo con te, non accetto obiezioni- dice al mio orecchio. Muovo un po' le anche per farlo allontanare mentre cerco di impiattare la pasta. Ma lui mi strizza un po' i fianchi e mi fa il solletico. Scoppio a ridere. Oggi non ci siamo ancora baciati. Non so perché ci sto pensando. -Siete amici normali, normalissimi- mi ripeto.Ci sediamo e iniziamo a mangiare. Trevor tira giù la pasta altre due volte. -ti piace insomma-dico osservando le sue labbra sporche di pomodoro. -molto-sorride.
-Aspetta Meg sei ... Hai...-scoppia a ridere e mi guarda le labbra.
-Sei sporca-continua a ridere. -Non fare tanto il simpatico perché anche tu lo sei- dico imbronciata.
-Ferma eh-mi dice avvicinandosi. Viene ancora più vicino e con la bocca e la lingua mi tira via il sugo rimasto all'angolo , sorrido e io faccio lo stesso con lui.
Iniziamo a baciarci piano e rido sulle sue labbra, la risata è attutita un po' e lui fa lo stesso. Mi passa la lingua dolcemente sul labbro. Si stacca e va a posare il piatto nel lavandino, faccio lo stesso.Andiamo in camera con tutti i libri e lui si siede nel letto. -tu ora stai buono e non mi disturbi, così appena ho finito andiamo via- dico difronte a lui in piedi. Mi fissa e sorride, poi si stende nel letto e inizia a guardare delle cose sul mio computer portatile. Mi tolgo la maglietta sporca. Lo sento fingere un po' di tosse e guardarmi di sottecchi. Ne infilo un'altra velocemente , faccio una coda disordinata, metto gli occhiali e apro i libri. Dopo dieci minuti si alza e inizia a girare per la stanza. Mi rende nervosa, chissà cosa fa ora. Viene dietro di me. Mi bacia il collo, la mascella, sotto l'orecchio, mi morde il lobo. -Trev..Trev mi distrai-dico con il fiato corto. -Era la mia intenzione- mi sussurra. -Ti prego-lo imploro. -Cosa vuoi che faccia? Che ti lasci in pace o che continui a fare questo?- mi dice continuando a mordermi il collo. -Sei così eccitante Meg-mi sussurra. -Basta, ti prego-gli dico cercando di sembrare seria. Lui sorride sulla mia pelle e si allontana.
******-Trevor -
-Finalmente hai finito- le dico mentre ripone i libri e si butta sul letto accanto a me a pancia sotto.
Si rannicchia su di me.
Si alza dopo essersi stiracchiata un po'. -Allora dove dobbiamo andare?-domando seguendola. -Mmh,prometti che non mi prenderai in giro?-domanda. Oddio e ora dove mi porta? -Devo andare in un negozio di intimo-dice piano.
Alzo la testa dal pavimento e la guardo, cazzo sarà incredibile, non vedo l'ora di vederla mezza nuda di nuovo.Sorrido e mi mordo le labbra.
È imbarazzatissima e si copre il viso con le mani. Mi avvicino e gliele tolgo via -non avrai nulla di cui vergognarti te lo assicuro-le dico sorridente. Annuisce e mi bacia il mento. Mi stupisce, è un gesto così intimo, così carino, mi sfioro il punto in cui mi ha baciato e vado dietro di lei.
*****-Che cosa dovresti comprare?-le domando guardandomi intorno. È il paradiso questo posto, anche se fa un po strano stare in qui, il mio orgoglio maschile va a puttane.
Lei va verso uno scaffale dove afferra velocemente qualcosa che non riesco a vedere. -Seguimi-mi dice. Entra dentro un camerino e vedo a terra sotto la tenda la sua maglietta.Stringo i pugni per non entrare e sbatterla al muro. -Trevor-mi dice affacciandosi un po'. Mi alzo subito e vado verso di lei. -Dimmi-. È palesemente imbarazzata. -il reggiseno è troppo piccolo, potresti prendermi una taglia più grande?- mi porge un reggiseno nero molto semplice. Lo guardo e torno a prenderne un altro. Poi volto il capo e vedo un completino bianco in pizzo, fremo all'idea di come potrebbe starle. Ne afferro due uguali una bianco e uno rosa chiaro. Le mutandine sono talmente sottili che mi sembra di impazzire se le immagino su di lei.
-Meg, questi sono meglio, ti prego provali-le dico ridendo. Mi guarda male. -cosa?-mi domanda urlando.
-Ssh hai capito dai -la prego. Ritorna dentro e vedo andarsene anche i pantaloni. Caccio la testa all'indietro al solo pensiero, dopo un po' non resisto più ed entro. È girata di spalle ma mi vede per via dello specchio. Ha rimesso i pantaloni e il suo reggiseno. Punto lo sguardo sul suo seno che cerca di coprire. La giro verso di me. Le strappo via la maglia e la spingo sul muro alzandole le braccia e iniziandole a baciare il petto e il seno. Mugola. Con le mani mi tira i capelli, la passione sta prendendo il sopravvento quando una voce elettrica proveniente dall'auto parlante la spaventa. "Informiamo la gentile clientela che tra cinque minuti in negozio chiuderà". Sbuffo e scosto la tenda per uscire.
Mi squilla il telefono. -casa- rispondo.-Megan-
Trevor ha ricevuto una telefonata e mi ha detto che doveva andarsene, ha detto pure che sarebbe tornato stasera.
Finisco di asciugarmi i lunghi capelli e infilo il completino bianco in piazzo che ho comprato prima quando Trevor se n'è andato. Bussano. Apro leggermente la porta ma non c'è nessuno bussano ancora e vedo Trevor alla finestra. Per fortuna ho una maglia lunga. Gli apro ed entra svelto con un balzo.
-Sono tornato, oggi non abbiamo fatto pratica per niente e dobbiamo rimediare- mi dice famelico. Faccio il primo passo ,vado verso di lui e gli tolgo la maglietta. -Sei molto coraggiosa oggi-mi beffeggia un po'. -Ssh-gli dico. Passo l'indice lungo tutto il suo torace, arrivo fino alla cintura e mi blocca con la mano. Guardo il piccolo cuoricino nero tatuato sull'indice. Mi mordo l'interno guancia. Lui passa le mani sull'orlo della mia maglietta e la toglie. Mi guarda stupito. -L'hai comprato alla fine-dice con un velo di eccitazione nella voce. Annuisco.
-ti farò una cosa molto molto intrigante- sussurra sulle mie labbra. Mi stendo sul letto e lui si fionda sopra di me. Mentre infila l'indice dentro le mutandine per tirarle giù gli squilla il telefono. Si allontana di scatto e guarda lo schermo. -No, non mi disturbi, non stavo facendo niente, arrivo- taglia corto. Non stava facendo niente? Sta scherzando? Pensa di poter trattarmi come se non esistessi. Si infila la maglia, io faccio lo stesso e molto velocemente. -Devo andare piccola-mi dice venendo verso di me per baciarmi ma io giro il viso e gli porgo la guancia. Mi allontano proprio prima che possa sfiorarmi. Non lo guardo. -Cazzo Meg non fare la bambina-mi mette due dita sotto il mento, ma le tolgo -vai pure- dico secca. Se ne va sbuffando e dicendo parolacce.
Io sono il niente, Per lui io non sono nulla.
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Ed eccoci con un nuovo capitolo.
Questa storia sta avendo un grande successo e ne siamo veramente veramente felici. Grazie alle solite persone che ci incoraggiano giorno dopo giorno ma grazie anche e tutti gli altri.
Ma veniamo al capitolo. Come vi sembra, su su su commentate, esprimete le vostre opinioni , date libero sfogo alla vostre fantasie.
Nothing more💕
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
Storie d'amoreAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...