CAPITOLO 41

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-TREVOR-

Bussano alla porta di casa di mia madre. È sicuramente Megan. Sono tesissimo. È il giorno del matrimonio di mio padre e Isabelle.

Addosso ho soltanto la camicia i boxer e un paio di ridicole calze. Mi sembra buffo andare ad aprire così ma mi dirigo lo stesso verso la porta dato che mia madre si sta cambiando di sopra. Apro leggermente imbarazzato.

-si mi dica?- domando cercando di maracare l'accento inglese e alzando un sopracciglio. Megan si acciglia aprendo la porta con un piede. Appena mi vede si porta le mani sul viso e scoppia a ridere. -scusami se sono arrivata così presto ma sono un po' nervosa e tua madre mi ha promesso un aiuto con questi capelli- dice entrando. Ancora non si è cambiata indossa una semplice felpa. -tranquilla è di sopra, vai pure- prima che possa salire le scale la blocco per un polso. -non vorrei metterti fretta ma tra un ora dobbiamo stare lì- dico sfiorandola. -pensa per te Trev- dice facendomi la linguaccia dopo avermi squadrato.

***

Cammino nervosamente avanti e indietro. Sono vestito come un fesso. Non so allacciarmi questa merda di cravatta e ho i capelli tutti spettinati. Sento un rumore di tacchi scendere le scale e mi volto subito. Mia madre è raggiante. Ha un bel vestito blu notte e sorride.

Mi da una pacca al centro del petto e mi sussurra -Tieniti pronto, è bellissima- ridacchia. Poi Megan inizia a scendere le scale. Prendo un grosso respiro trattenendo il fiato.

Ha un vestito lilla senza spalline lungo fino si piedi, i capelli neri lisci tirati all'indietro e fissati con delle perle. Deglutisco rumorosamente e la fisso per non so per quanto tempo. -smettila di sbavare- ride mia madre al mio orecchio. Vado verso di lei e intreccio le nostre mani. -Sei così bella-dico sfiorandole la guancia. -Grazie- sorride di rimando. Stiamo per uscire di casa tutti pronti quando mi guarda un ultima volta. -non puoi uscire lsenza la rosa del testimone nella tacchina della giacca e con questi capelli-dice allegra. - non sono capace, mi sento ridicolo- borbotto. -Vieni qui- mi prende per il colletto della camicia. Lo sistema per bene e mi allaccia gli ultimi due bottoncini.

La tengo ferma per la vita mente continua a sistemarmi. Mi fa un perfetto nodo alla cravatta. Liscia con le mani la camicia e mi allaccia la giacca. Prende la rosa bianca dal tavolo e la infila nel taschino. Mi allaccia i gemelli ai polsi e poi sparisce in bagno. Mia madre guarda tutta la scena divertita. Sorrido furbo. Megan torna da me con le mani piene di gel e con un pettine, mi sistema i capelli mentre mia madre è fuori già in macchina.

-Grazie Meg-dico per poi lasciarle un bacio sulle labbra. Si tira indietro titubante. Sorride imbarazzata -scusa, non mi sono ancora abituato a non...- non mi lascia finire. -tranquillo, non fa niente- intreccia le nostre mani e andiamo in macchina. Dopo trenta minuti siamo dentro a una delle due tende in giardino in cui si svolgerà la cerimonia. Siamo tutti in piedi quando inizia la marcia nuziale. Io sono sull'altare insieme a mio padre, essendo il suo testimone.

Megan è davanti , insieme a mia madre,ai suoi genitori e a suo fratello. Non siamo migliori amici è vero ma se mettessimo da parte l'orgoglio lo saremmo. Per ora va bene ad entrambi mantenere un rapporto neutro. Isabelle è commossa e tutti gli inviati sono emozionati. La cerimonia scorre velocemente. Guardo per tutto il tempo Meg che sorride. Al momento delle promesse Megan si commuove e scoppia in lacrime. Cerca di asciugarsele velocemente per evitare di far colare il trucco.

Cerca un fazzoletto nella sua piccola borsa ma non lo trova. Mette due dita sotto gli occhi e tira via le goccioline. Ma sembra una fontana e le lacrime continuano a sgorgare. Sono lacrime di gioia. Faccio un passo verso di lei e le tendo la mano. La porto vicino a me e la stringo forte per i fianchi. Con il pollice tiro via le lacrime e gli poso un bacio sulla fronte. Si appoggia a me e ci godiamo gli ultimi momenti della cerimonia.

Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora