CAPITOLO 8

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-MEGAN-

Sbarro gli occhi - dove sei stata questa notte, con chi soprattutto. - tuona Lucy sorprendendomi. Chiudo gli occhi in cerca di una soluzione valida poi lentamente mi giro. - Lucy - cerco disperatamente di sorridere e cambiare discorso.

- Lucy un corno! Sono stata sveglia tutta la notte nel vano tentativo di chiamarti e capire dove cavolo ti eri cacciata - tuona puntandomi un dito contro.

- perdonami, ho bevuto troppo e una ragazza che ho conosciuto alla festa mi ha portata a casa sua visto che ero ubriaca. E adesso mi ha riportata a casa - sussurro abbassando gli occhi.

- e dovrei crederti?- domanda alzando un sopracciglio. Annuisco leggermete.

- i tuoi ti aspettano dentro, ho detto loro che ai dormito con me questa notte. - dice sospriando.

- grazie Lu, ti amo!- dico dandole un bacio - vai a casa, muoviti - ordina facendomi l'occhiolino.

Non posso fare altro che pensare a ciò che è successo ieri sera. Mi ha vista, ha visto il mio corpo mentre io ero ubriaca e incosciente. Automaticamente le guancie si scaldano e trattengono un sorriso.

***

Come al solito sono sola, con il mio pranzo e la mia mela mi dirigo in cortile. La mensa è troppo affollata.

Passo vicino a un gruppo numeroso di ragazze e ragazzi che parlano tra loro allegri. Poi mentre sto per sedermi sotto un'albero vedo Trevor venirmi in contro, così decido di andare sul tavolo, dall'altra parte.

Mi segue anche lì. Faccio finta di niente anche quando si siede di fronte a me. -Hai per caso deciso di evitarmi? Ti ricordo che abbiamo un accordo noi due- mi dice dal nulla. Addento il mio panino e lo guardo male. -Sei tu che mi eviti, mi sembra- ribatto acida. -Se ti evitassi ora non sarei qui- dice con una calma incredibile che mi fa innervosire.

-Dai Meg non fare così, da ubriaca mi piaci di più- dice toccandomi una guancia. -Ci credo, da ubriaca stavo praticamente cercando di saltarti addosso- dico frustrata. -Bhé anche questo è vero- ride.

Ha una risata genuina e profonda. Vedo che una ragazza alta e molto magra si avvicina. -Ehi Trev, ti stavo cercando- dice con voce melliflua. -Ciao- dice lui sorridente -Dimmi-. - sei nuovo qui, a quanto vedo. - gli intima sedendosi sulla sedia come una gallina in calore.

Lui annuisce sfoggiando uno dei sorrisi più belli - se ti va... - comincia sfiorando con un dito il suo orecchio - ti aspetto nel bagno delle ragazze, alla fine dell'ora - conclude facendogli l'occhiolino.

- Piacere, sono Megan Every. -

-Vedo che anche te sei nuova visto che sono quattro anni che sono qui e non to ho mai vista , fortunatamente.. - dico facendo finta di tossire - quindi da brava gallina quale sei, porta le tue zampe da un'altra parte e levati o mi farai passare la fame - sbraito dando un altro morso al mio panino.

spalanca gli occhi, orende un respiro profondo sistemandosi la maglia sulle tette e si alza dal nostro tavolo andandosene. Dopo poco mi lazo anche io e mi avvio velocemente verso l'uscita

-Ehi dove vai?-mi chiede Trevor -lontano da te- urlo. Mi corre dietro e mi blocca -Sei gelosa Meg? Ti ho visto prima, ti sei subito scaldata- dice spavaldo trattenendo un sorriso.

-assolutamente no- rispondo decisa. - e mi sono infuriata perché odio le persone jn astinenza da sesso, strusciarsi come animali su chiunque- dico gesticolando

- sarà. In tal caso, meglio così- dice. -Si, ciao Trevor- mi dileguo lasciandolo solo.

Vedocmio fratello salitarmi da lontano e lo raggiungo entrando in macchina con lui.

Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora