- TREVOR -
Una coppia di ragazzi passa a pochi metri di distanza e corro da loro rubando i bicchierini di liquore che tenevano in equilibrio tra le mani.
Megan scoppia a ridere e le porgo il suo. Lo buttiamo giù insieme. È talmente forte che brucia nella mia gola come se non fossi più abituato a roba cosi potente.
Vedo la ragazza portarsi una mano alla gola e strizzare più volte gli occhi. - woo!- grida scoppiando a ridere. Torno dopo qualche minuto con una bottiglia intera e cominciamo a bere.
-basta. O finirai per sentirti male - dico buttando il resto del liquido tra l'erba. - vieni qui - dice prendendomi per il colletto della maglia e spingendomi contro le sue labbra.
Cazzo. Sto per scoppiare. Il suo ginocchio batte tra le mie gambe e le sue mani vagano nei miei capelli mentre prende il mio cappellino e se lo mette. - sei bellissima - sussurro sensualmente provocandole brividi - idiota!- grida troppo forte.
Si tappa subito la bocca e scoppia a ridere. È bella che ubriaca. Non la scoperò neanche questa sera, si dimenticherà tutto e domani non ricorderà niente. Invece deve soffrire. Succhio le sue labbra ma si stacca bruscamente - maleducato, tieni a freno i tuoi istinti - mi intima sorridendo.
- non so se ci riuscirò- le faccio presente mordendole il collo. Diventa improvvisamente seria e comincia a muovere la testa a destra e a sinistra. - perché ci sono due trevor? Non mi fate questo! Uno mi basta e mi avanza, lo giuro!- comincia a strillare facendo finta di piangere. - Megan, sono uno solo e come hai detto tu... Ti basto e avanzo - sussurro mentre lei scoppia nuovamente a ridere dandomi una piccola spinta. - sei un porco - dice fissandomi con i suoi occhi azzurri. - torniamo a casa - le dico porgendole la mano
- no!- sbotta bloccandosi. Alzo un sopracciglio - non voglio andare a casa- dice cercando di abbassarsi il vestito e sistemandosi le ciocche di capelli dietro le orecchie. - tu fidati di me - le dico prendendola in braccio. Stranamente non ribatte. È di sicuro l'effetto dell'alcool, è molto più simpatica da ubriaca. Non la riporterò a casa, starà da me. Appena arriviamo noto che si è addormentata e silenziosamente la porto in camera mia facendola sdraiare sul letto.
Prendo il suo telefono e invio due messaggi , uno alla sua amica Lucy con scritto -Coprimi questa notte non torno- è uno a sua madre con scritto -Resto da Lucy baci.- speriamo funzioni
- dove sono? Cosa hai intenzione di fare? Mi hai per caso rapita? Guarda che comincio ad urlare - dice prendendo un grosso respiro ma riesco in tempo a tappargli la bocca. Mi ha spaventata. Pensavo dormisse.
Per quanto abbia bevuto sono comunque più lucido di lei. - ma che rapita e rapita! E poi alle una di notte cosa vuoi strillare che i vicini mi uccidono? Sei a casa mia, nel mio letto. - le ricordo mentre le levo gli stivali.
- non hai risposto ad una mia domanda... Cosa vuoi fare?- dice sensualmente. Mi sta eccitando così tanto. Mi provoca e giuro che non riesco a resisterle. È completamente andata, e si vede. Sento la mia erezione pulsare quando mi bacia e il cervello andare a puttane quando passa una mano sui miei pettorali. Prende a baciarmi il collo e cerca di alzarmi la maglietta. Mugolo.
Porca troia Trevor, non puoi eccitarti così! La respingo piano e lei si appoggia alla mia spalla. -Adesso inizio a spogliarti va bene? Dopo finisci da sola.- le sussurro all'orecchio. Annuisce e comincio a slacciarle i bottoncini piano piano, respira affannosamente e sento le sue labbra sul mio collo. Cazzo così è ingiusto, domani non si ricorderà niente. Finisco di slacciarle il vestito.
- Devi dormire, Meg. Domani avrai mal di testa e più ti riposi più ti sentirai meglio. - dico. Vado verso l'armadio e prendo una felpa da metterle. Calmati, respira.
La vedo mentre se lo sifla impacciatamente e poi mi sorride sdraiandosi sul letto.
Ha un seno grande ma non prosperoso, le curve al punto giusto e le gambe lunghe e snelle. Ho sempre pensato che avesse un corpo mozzafiato e non mi sono sbagliato. Ammiro per ancora pochi minuti il suo corpo e lascio perdere la mia eccitazione, infilandole la felpa.
Le bacio la fronte e le sussurro -Dormi dai-. Si stende e si rannicchia sotto le coperte. Cazzo. Devo riprendermi o non risponderò più delle mie azioni.
Ho bisogno di toccare il suo corpo e farla mia per farla pagare a quel bastardo. Vado in bagno a lavarmi il volto e le braccia. Quando torno mi spoglio rimanendo in boxer e mi sdraio accanto a lei. Si avvicina di più a me e le accarezzo i capelli lunghi.
***
- MEGAN -
Ho un mal di testa assurdo! Sono tutta sudata e lentamente cerco di aprire gli occhi per capire dove sono. La camera è ben arredata, e vedo i miei vestiti appoggiati su una sedia. O mio dio...Indosso una felpa enorme nera. Chi mi ha portata qui, ma soprattutto cosa è successo ieri sera? Dopo pochi minuti dalla porta entra Trevor in boxer e con la colazione tra le mani.
Lo guardo preoccupata. - Ma buongiorno, dormito bene?- mi prende in giro sorridendo. Scatto subito in piedi. Mi guardo e mi tasto il seno. Bene. Il reggiseno c'è, significa che non ho fatto nulla, vero?
-noi, ieri sera...? - domando imbarazzata sperando che capisca. -no, no tranquilla- dice scoppiando a ridere -ma eri un po' insistente- continua.
Mi porto le mani al viso e mi copro.
-I miei genitori e Lucy saranno infuriati- grido nervosa. -li ho avvertiti io con il tuo telefono ieri sera- risponde Trevor -davvero?- urlo
-Si- dice tranquillo. Tiro un sospiro di sollievo. Per tutta la situazione mi ero quasi dimenticata che lui fosse in boxer.
Gli passo accanto e mi blocca per il polso. - è stato bello ieri sera.. Quando mi toccavi in quel modo. E quelle labbra che presto serviranno a ben altro di un semplice bacio, sono cosi morbide.. - sussurra al mio orecchio.
Sento le guancie andare in fiamme e abbasso gli occhi imbarazzata.
- ero solo ubriaca, sai? Alla fine non sei cosi tanto bravo a baciare. - lo sfido incontrando i suoi occhi.
Mi sorprende buttandoli di peso sul letto.
Inizia a farmi il solletico e si posiziona tra le mie gambe. - e così io non bacio bene? Vuoi sapere se sono bravo in altro?- mi domanda serio. -Stavo scherzando, Trev-
gli rispondo cercando di alzarmi ma mi ributta sul letto. -Vediamo se ora ti vado bene- sussurra prima di scaraventarsi su di me.
Mi morde le labbra, me le tira e ci passa la lingua con passione, muove il bacino sul mio e io sono sicura che sto per perdere il controllo. Mugolo più volte mentre lo stringo ancora di più su me e capovolgo la situazione andandogli sopra.
Lo sento sorridere sulle mie labbra e si stacca. Siamo entrambi senza fiato. -Sarà meglio andare- dico facendo brevi pause. -no, ancora è l'alba saranno le sei del mattino e poi ora è il mio momento, adesso ti dimostro che sei mia- nella sua voce c'è qualcosa di avido e mi fa impazzire.
Mentre sono ancora incastrata sul suo bacino e lui è seduto inizia a tirare giù là zip della felpa di poco, solo fin sotto il seno. -sul collo si vedrebbe troppo perciò...- ride sul mio orecchio. Inizia a succhiare il mio seno, sia dalla parte sinistra che al centro e io mi alzo un po' per andargli in contro.
Dopo un po' passa la lingua per alleviare il leggero dolore ma poi ricomincia a succhiare. -Tre-Trev- sussurro. Si stacca soddisfatto del suo lavoro e sorride. Mi alzo e vado a guardarmi allo specchio. È incredibile, ho due macchie violacee enormi. Rido un po', è esilarante pensare che me le abbia fatte lui. ***
-Allora, ci vediamo- dico prima di scendere dalla macchina. -Si be,aspetta-mi dice serio. -Dimmi- mi sporgo un po' per sentire. Non dice nulla mi prende semplicemente il volto e mi lascia un bacio a fior di labbra. Scendo dalla macchina e sfreccia via.
-Megan Every!- urla una voce alle mie spalle.
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Love all of you
Nothing more💞
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...