CAPITOLO 2

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- MEGAN-

Non posso crederci, ancora lui... E poi come ha fatto a sentirmi prima. Niente panico.

-Allora?- dice il ragazzo mettendosi seduto davanti a me. Lo guardo attentamente. -Si, sei uno sbruffone, maleducato, egoista e adesso anche antipatico- dico alzando la voce un po' innervosita.

Lo sento ridere di gusto. Perché ride? -primo, sei tu che mi sei venuta addosso e secondo, in biblioteca si dovrebbe bisbigliare quindi non vedo perché tu debba scaldarti tanto- finisce in un sussurro come per infastidirmi

-Come scusa?- ribatto arrabbiata. -Hai capito bene- dice tranquillo. -Ma chi sei? soprattutto cosa vuoi da me?- chiedo cogliendolo di sorpresa. Ben fatto Meg. -so che sei la sorella di Michael e so anche che sei carina, a volte, quando ti arrabbi- dice sorridendo. Dio mio che bel sorriso. Ma aspetta cosa?! Mi ha seriamente detto che sono carina questo tizio che a mala pena conosco da venti minuti.

-Mmh- alzo gli occhi al cielo. Torno al mio libro ma rileggo la stessa frase dieci volte. Mi sento nervosa, mi sta fissando e sorride. -puoi andartene per favore! Sto leggendo è mi stai importunando- dico chiudendo il libro poco garbatamente.

-Ma come? Prima vuoi sapere chi sono e poi chiedi di andarmene, stai bruciando un po' le tappe- mi beffeggia. Mi sta provocando. Come mi irrita. Mi strappa il libro dalle mani. -Ehi ridammelo, sennò... sennò...- cerco un qualcosa per minacciarlo. -Dai prendilo- mi dice alzandosi e iniziando a camminare. Lo seguo e cerco di riprendere il mio libro. -Così ti chiami Megan eh, bel nome- dice sorridendo leggendo il mio nome sulla prima pagina. Faccio un piccolo sorriso. E pensare che a me non piace affatto. -Ti piace sottolineare i libri, suppongo le frasi che ti rappresentano. - comincia a dire. Poi si gira e mi guarda da capo a piedi. Scommetto che sotto quella felpa si nasconde un magnifico corpo. Mi incuriosisci-

"Non sorridere Meg non sorridere" mi ripeto.

- come scusa?- domando alibita alzando un sopracciglio. - hai capito bene e dalla tua espressione deduco che sono bravo ad indovinare. Dovresti valorizzati di più sei una ragazza molto carina, Meg. -.

Ripete passandosi una mano in quel cespuglio che si ritrova in testa.

C'è qualcosa di strano in quello che dice, è profondo e non sopporto che il mio nome stia maledettamente bene tra le sue labbra. Nemmeno mi conosce e già mi chiama Meg. Sorrido leggermente . -Ah allora sorridi- dice voltandosi. È imbarazzante. -Bene Megan, ora devo andare, grazie per il libro- dice alzandolo in aria e girandosi verso la porta.

-Ehi no aspetta- gli corro dietro. -mi stai per caso pedinando?-  ma lo fa apposta!?

-no ma rivoglio il mio libro! - sbuffo un po'. Finalmente si gira e viene verso di me, forse si avvina un po troppo. Non pensavo fosse così alto,per lo meno prima non mi sembrava così.

Io non sono troppo bassa ma lui è enorme,mi sovrasta completamente. -Bene, te lo ridarò solo se accetti di uscire con me-

Ma che sfacciato! -Ma se non so nemmeno il tuo nome!-. Sbraito laterandomi semore di più. Si avvicina ancora. È molto espansivo...

-Io sono Trevor piacere- sussurra abbassandosi un po' per guardarmi negli occhi. -Si bene, ora posso riaverlo?- domando sistemando gli occhiali. -Dio mio quanto cazzo sei gelosa delle tue cose- lo guardo male.

-Tu non mi conosci, non puoi permetterti di giudicare-. Mi alzo in punta di piedi ma il risultato è che scivolo e gli vado a finire addosso. Prima che possa cadere mi circonda la vita e mi stringe. Avvampo. Ha una presa forte. Sorride compiaciutoNon posso pensare certe cose, non posso. abbasso lo sguardo e ne approfitto per spingermi sul petto con una mano, slanciarmi e cercare di raggiungere il libro che ha tra la mano distesa in alto. Ha il petto sodo lo sento con i polpastrelli. Mi guarda e a quel punto spigo sulle sue spalle ma si sbilancia e finiamo a terra.

Spalanco gli occhi quando mi aggrappo alle sue braccia per non finire completamente sul suo corpo muscoloso.

Ma quando mj accorgo della posizione in cui siamo finiti torno seria. Sono praticamente a cavalcioni su di lui. -Sei proprio maldestra- ride. Gli strappo il libro dalle mani e cerco di alzarmi.

Mi tiene le gambe saldamente. - levati, lasciami in pace! Cosa vuoi ancora?- dico cercando di liberarmi dalla sua presa. -Allora esci con me? Ti ho ridato il libro-

Che faccia tosta! E io che per poco non mi uccidevo nel di prendere il mio amatissimo libro -No, non voglio uscire con te, non posso uscire con te! mio fratello non vorrebbe e non ho bisogno di qualcuno ora.- dico alzandomi e sistemandomi la felpa. Si mette in piedi anche lui.

-Ciao Trevor, ci vediamo- taglio corto vedendo che non risponde. È pensieroso, chissà cosa gli passa per la mente

-Aspetta no, noi potremmo...- mi prende per un polso voltandomi. -No Trevor noi non potremmo fare nulla!- mi sposto dalla sua presa e me ne vado. Mi avvio a casa a piedi. È stato strano. Trevor è così misterioso, così inebriante.

I miei campanelli d'allarme sono andati in corto circuito e i miei ormoni erano più in fermento di quanto avrebbero dovuto essere e questo non va affatto bene, forse perché è molto "attraente"?

Non lo so fatto sta che mi fa andare fuori di testa, mi fa innervosire come non mai. La mia testa non sa decidere se è irritante o stupido.

O molto bello...

Il modo in cui mi ha guardata , era strano, sorrideva sempre e quegli occhi erano come affamati. Affamati di una semplice ragazza come me.

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Nothing more💞

Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora