-MEGAN-
La musica è ormai cessata, le persone sono diminuite, è tardi e molte sono tornate a casa. -Sei stanca?- mi sussurra Trevor all'orecchio. Scuoto la testa. -soltanto un po'- dico appoggiandomi sulla sua spalla. Andiamo a salutare Isabelle. -oh cari grazie di essere venuti, e grazie anche a te Carmen- ci abbraccia uno per uno e io solo l'ultima. Mi stringe forte. -dov'è Spencer?-domando. -è di la, stava parlando con alcune persone, be lo vado a chiamare?- domanda. -non preoccuparti, passeremo domani mattina-dice Trevor. Salutiamo un'ultima volta e usciamo dal giardino. Mentre io e Trevor ci avviamo mano nella mano verso la sua auto insieme a Carmen, Spencer ci chiama -Trevor!- urla da lontano. Si avvicina -Grazie per essere venuti in questo giorno molto importante per me.- dice guardando con un sorriso genuino e sincero la sua voce ex moglie che a sua volta abbassa un po' lo sguardo -è stato un piacere- mi intrometto. -ora è meglio che torni dentro, devo salutare gli ultimi invitati- ci saluta con un cenno della mano e dando una pacca sulla spalla a Trevor.
Poi Trev apre lo sportello a sua madre per farla salire in auto poi partiamo per riportarla a casa. Il viaggio è silenzioso. Ognuno ha i propri pensieri per la testa. So che Carmen infondo non sarebbe voluta venire, Trevor invece è serio, alterna lo sguardo dalla strada allo specchietto retrovisore per guardarmi ma io sono concentrata sul viso pallido della madre. Dopo quelle che mi sembrano ore Trevor ci avvisa -eccoci qua- sospira. Scende dall'auto accompagnando la dolce donna in casa.
Ne approfitto per sedermi davanti. -sai? Qualche settimana fa, ho comprato una casa poco distante da qua. Avevo messo da parte alcuni soldi, e ho pensato di utilizzarli così. - mi racconta. -non me ne avevi mai parlato- confesso. -non ne ho avuto mai il tempo. Potrebbe essere la nostra casa. Insomma, potremmo venire qui quando finiremo gli studi. - mi sorride un po'.
I miei occhi si illuminano. -sarebbe bellissimo- mi sistemo i capelli da un lato. -ci andiamo?- mi domanda. Annuisco con un po' di imbarazzo.
***
-così tu abiti qui?- domando indicando la casa che ho difronte. È un piccolo quartiere abitato. Anche se è sera, le strade sono tutte illuminate e devo dire che mi piace molto. -parla di meno, brontolona- dice afferrandomi per mano. Attraversiamo la strada. Dal suo orologio intravedo che sono le quattro del mattino.
Scoppio a ridere. -che c'è?-dice girandosi verso di me e alzando un sopracciglio. -Siamo due ragazzi vestiti in modo elegante in una strada alle quattro del mattino-ridacchio. Sorride e mi sfiora la guancia. Apre il cancellino in ferro battuto . Infila le chiavi nella serratura della porta ed entriamo. È molto accogliente. Il salotto da sulla strada, bastano le luci ad illuminare tutta la stanza. A sinistra c'è la cucina, grande e nella penombra della notte.Percorro il corridoio seguita da Trevor. Questa casa profuma di lui. Profuma di buono, è rassicurante e mi culla costringendomi a socchiudere gli occhi per qualche istante.
Mi guida in una direzione che non conosco. -è la camera da letto piccola-mi sussurra all'orecchio. è socchiusa.Per terra ci sono delle candele bianche e dei petali di rose rosse sparsi ovunque. Guardo interrogativa Trevor che mi fa cenno di proseguire. Poso la mano tremante sulla maniglia spingendo la porta in avanti. Il letto è completamente cosparso di petali rossi. Continuo ad aprire la porta finché non la spalanco completamente. Davanti al letto matrimoniale, attaccate alla parete, ci sono tantissime foto scattate dalla macchinetta fotografica che mi aveva regalato,tutte contornate da un filo di lucine bianche.Mi piazzo davanti con gli occhi pieni di lacrime.
Ci sono io con le mani nei capelli, gli occhiali sulla punta del naso, o con due matite disperse nella crocchia del mio cespuglio nero. Lui con le mani sul volante, lo sguardo severo. Mentre cercava di ripiegare un paio di pantaloni, a torso nudo.
Posa le mani sulle mie spalle e comincia a massaggiarle. Butto la testa all'indietro e mi lascio cullare. -Trevor è bellissimo.- sussurro posando una mano sulla sua mascella. -no, tu sei bellissima- mi sorprende con quel solito sorriso mozzafiato. Rido un po'
- sai, è strano. Ma giuro che mentre tu non c'eri, io mi sono innamorata di te un altra volta. Ancora più di prima. - dico alzandomi in punta di piedi. -non credo che qualcuno potrebbe amarti come ti amo io. - risponde di rimando.
Mi sento sciogliere. Lui, lui accende un fuoco in me. Mi prende in braccio facendomi sedere sulla scrivania. -leviamo questi tacchi- sussurra sulle mie labbra mentre io sorrido. -ma... visto che ci siamo... togliamo anche questo vestito. -
dice malizioso.Mi volto di spalle e mi lascio slacciare la cerniera. Scioglie completamente anche i miei capelli. -non sei cambiato eh?- dico slacciando i bottoni della camicia. -ti correggo...- mi da un bacio togliendo una volta per tutte quel dannato vestito. -sono ancora peggio di prima- dice prendendomi in braccio e posandomi delicatamente tra le rose, sul letto. Sento i petali tra i capelli e alcuni che mi solleticano il collo. Siamo nudi, corpo contro corpo. sono nuda sotto il suo sguardo, dopo molto tempo.Le sue mani percorrono il mio corpo un po' più piccolo rispetto al suo possente. Mi bacia sul collo poi sul seno giu giù fino alla pancia poi inizia a muoversi in modo lento dentro di me. I gemiti secondo incontrollati dalle nostre bocche.
Come fosse la prima volta, il mio corpo si muove all'unisono con il suo. I miei fianchi ondeggiano mentre guardo le sue labbra sopprimere gemiti. -Megan...- sospira solleticando i miei seni con il palmo delle dita. -Trevor...- lo chiamo senza più fiato -ti amo- dice posando il pollice sulle mie labbra. Il mio cuore batte così forte che potrebbe uscire dal petto e raggiungere il suo.
Le gambe tremano, e gli occhi ormai pesanti non fanno altro che guardare i suoi verdi.-ti amo - riesco a dire prima di invertire la posizione. Ora io sono sopra di lui ma non è steso è seduto e siamo abbracciati. Siamo un universo tutto nostro. Ho le mani intorno al suo collo e lui intorno alla mia vita.
Continuiamo a tenere gli occhi chiusi con le labbra protese per baciarci e le fronti imperlate dal sudore, unite.
Sono aggrovigliata tra le lenzuola insieme a Trevor che mi guarda. Sorrido e gli do un bacio a fior di labbra. Mi guarda in modo strano, in modo dolcissimo. -perché mi guardi così?-gli domando. -perché mi rendi felice, perché sei stupenda così, con queste guance rosse e questi petali tra i capelli- dice togliendone uno per poi giocarci con le dita.-e sai farmi stare bene con un semplice sorriso-
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Amori nostri💋
Questo era il penultimo capitolo... anche questa storia è già finita e ci stiamo deprimendo. Dopo non scriveremo altre storie, ci fermeremo qui e l'idea di lasciarvi ci rattrista!!Ma ora non ci pensiamo...
Megan ama troppo Trevor per lasciarlo andare. Lo avevamo capito tutti.
Lo ha perdonato, finalmente!!!E poi Lui è così dolce...
❤️noi ci vediamo fra qualche giorno con il nostro ultimo aggiornamento!
Un ENORME abbraccio e...Nothing more💕
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...