CAPITOLO 30

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-MEGAN-

Stasera è capodanno.Non so ancora come festeggiarlo, i miei genitori andranno a cena fuori ma io e mio fratello non abbiamo voglia di annoiarci tutta la sera con loro. Trevor ancora non mi ha chiamata questa mattina, appena ci vedremo oggi pomeriggio di sicuro decideremo sul da farsi.

Sto studiando da un tempo infinito, quest'anno ci hanno riempiti di compiti, mangiucchio un po la matita che utilizzavo per sottolineare poi la infilo nei capelli alzandomeli in una cipolla disordinata. Il telefono comincia a squillare ininterrotamente . È il padre di Trevor, mi ha dato il suo numero sul fogliettino di carta dove era indicata la sua via di casa. Accetto la chiamata. - Pronto?- domando un po in imbarazzo. - Megan! Come stai?- domanda - bene...- sorrido.

- senti so che sono un po inopportuno e che dopo tutti quello che è successo non dovrei neanche mandarti un messaggio, ma proprio non ci sono riuscito. Parlo con te perché so che mio figlio non si proccuperebbe neanche di rispondermi... Come biasimarlo. Vi vorrei invitare di nuovo a cena qui a casa, scusa la mia insistenza, ma è capodanno! So che siete giovani però abbiamo organizzato una grande festa ...- Si ferma molto imbarazzato.

- ma figurati! non è per niente inopportuno. A me farebbe molto piacere e senz'altro ne parlerò con Trevor. Con cosi poco preavviso non so se accetterà ma prometto che farò del mio meglio- faccio una risatina nervosa. Dio mio mancano poche ore e in questo arco di tempo devo convincere Trevor.

-infinite grazie, Megan. Non preoccuparti di portare nulla basta la vostra presenza per renderci felici.- dice entusiasta. Sono un po piu tranquilla ... Ma non posso andare li a mani vuote.

- bene, ci sentiamo piu tardi per la conferma... Ti prego, fa del tuo meglio- dice quasi in un sussurro. Mando subito un messaggio a Trevor

" vieni da me "

In pochi minuti lo vedo arrampicarsi sull'albero ed entrare dalla finestra. - mio fratello non è in casa- rido. - buon pomeriggio anche a te- dice prendendomi per un polso e dandomi un leggero bacio. - sei cosi bella con gli occhiali...- sussurra levandomeli e poggiandoli sulla scrivania - e la matita infilata nei capelli...- dice facendola cadere a terra mentre i capelli mi ricadono morbidi sulle spalle. - si... Stavo studiando - dico sfiorando il suo naso con il mio. - spero che tu abbia finito..- comincia sfiorando il mio collo scoperto con l'indice. Mi sposto.

- Trevor ti ho chiamato perche dovevo parlarti - mi faccio improvvisamente seria e mi siedo sul letto. Allarga le braccia e alza le sopracciglia - eccomi qua- sorride. - mi ha chiamato tuo padre- si mette a sedere sulla sedia davanti a me e si irrigidisce. - mi ha detto che gli farebbe piacere rivederci e ci ha nuovamente invitati a cena da loro, stasera. Io... Io beh ho accettato ma vogliono la conferma se ci sarai - dico piano. - Megan- dice in tono duro. Chiudo per qualche secondo gli occhi.

- non sopporto che prendi le decisioni al posto mio... Te l'ho già detto e poi la notte di capodanno hai seriamente intenzione di stare a casa di mio padre?- mi punta un dito contro. - io credo di si e poi non ho preso nessuna decisione ancora, gli ho semplicemente detto che prima ne avrei parlato con te e piu tardi gli avrei fatto sapere.- dico in tono calmo. Sbuffa. - a che ora?- domanda. Alzo di scatto lo sguardo verso di lui. - beh credo... Verso l'ora di cena-

fremo sul posto, seriamente sta accettando? Sorrido felice e lui lo fa con me

- Dovremmo comprare almeno una bottiglia di vino, oppure lo champagne..- ipotizzo. Scoppia a ridere - sul serio vorresti portare il vino?- metto il broncio - non prendermi in giro.. Non so cosa portare!- lo spintono. Mi intrappola nelle sue braccia e mi bacia tra i folti capelli - devo assolutamente farmi la doccia caro!- lo avverto liberandomi dalla sua presa ben salda. -Dai Megan cazzo, ho una frustrazione sessuale incredibile- mi dice ridendo. -ma se te la do sempre vinta altrimenti metti il broncio- gli dico io.

Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora