CAPITOLO 10

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- TREVOR-

È bellissimo qui. - sussurra appoggiandosi al mio braccio e facendo uno sbadiglio. Prendo dallo zaino due piccoli cuscini poi uno lo do a lei.

Ci stendiamo abbracciati mentre fissiamo le stesse. - guarda - susssurra indicando una stella. - guarda quanto è luminosa e si differenzia da tutte le altre. - continua. La fisso intensamente e socchiudo gli occhi facendo un respiro profondo.

Sposta lo sguardo verso di me per qualche secondo poi guarda di nuovo in alto mentre il suo volto viene illuminato dalla luna. - da quando ero piccola, quella stella mi affascina . Ogni volta che guardavo il cielo di notte, lei era sempre li presente ricordandomi che non si sarebbe mai dimenticata di me in qualche modo, mi ricordava che faccio parte anche io dell'universo. Mi ha dato sempre molto conforto sapendola li a guardarmi. Quando ero più piccola mi chiedevo sempre perché fosse cosi luminosa, la più grande tra tutte. Forse ci sono gli alieni, forse c'è una città che nessuno ha mai scoperto fino ad ora. Rappresenta il nostro amore più grande.

Ciò che ci fa star bene e che amiamo e adoro immaginare che quella stella sia un angelo. - finisce sospirando. Serro la mascella e deglutisco rumorosamente. - scusa, forse ti sto annoiando - dice spostandosi un po. Scuoto la testa. Le sue parole mi hanno riportato in dietro nel tempo, a quando stringevo la mano di mia mamma sul letto dell'ospedale. Mi tiro a sedere e guardo in alto. - qualcosa non va? - domanda posando una mano sulla mia spalla.

Le prendo il mento con una mano, chiudo gli occhi e vengo travolto dal sapore della sua lingua. Non devo pensare, ora devo solo lasciarmi andare, lei mi fa sentire bene in qualche modo.

- MEGAN -
Le mie parole l'hanno stupito, e molto. Si è irrigidito e non vorrei esagerare ma sembrava che stesse quasi per piangere.

Silenzioso e cupo, mentre ascoltava attentamente ciò che dicevo come se i miei pensieri riguardassero un po anche lui. Dopo un lungo bacio si stende su di me mentre la coperta copre ancora i nostri corpi.

Le sue mani toccano il mio seno poi il mio sedere. Passa una mano sul bordo dei pantaloni e mi sento il fiato mancare. Mi guarda probabilmente chiede il permesso, faccio un lieve cenno con il capo e lui mi abbassa un po' la zip. Infila una mano piano sotto i pantaloni e si muove.

-adesso devi stare ferma, ti piacerà tanto- dice con una luce negli occhi. Mi tiene fermo il bacino e scosta le mutandine con le dita gelide.

Faccio un piccolo verso mozzato a causa di quel contatto.Fremo a quel tocco. Quando fa una cosa strana con le dita gemo. -Oddio Trevor-dico ansimante. Continua più velocemente e io ansimante sospiro.

Fa dei cerchi con le dita dentro di me e mentre sto per ansimare ancora mi si avvicina all'orecchio e sussurra-Questi verso i potrebbero essere la cosa più sexy che io abbia mai sentito-. Mi bacia a fior di labbra e si allontana completamente da me lasciandomi un bacio sul basso ventre mentre tira su i pantaloni. Sono scossa dai brividi di piacere. -com'è andata? Scommetto che nessuno ti aveva mai toccata come ho fatto io-mi sussurra mordendomi il lobo. Mi mordo il labbro inferiore e deglutisco. -Sei stata bravissima eri così pronta ed eccitante-continua posandomi una mia mano sulla sua eccitazione e sbarro gli occhi mentre lui ammicca a un sorrisino. Lo bacio. Bacio nuovamente quelle labbra morbide e vogliose del mio corpo.

Gli vado sopra a cavalcioni e lo attiro ancora di più a me. Muove le anche un po' all'insù per venirmi in contro e per farmi sentire quanto mi desidera. Sospira affanmosente ma non si ferma nel modere le mie labbra.Mugolo sonoramente e lui al mio seguito. Le sue mani sul mio corpo riescono a mandarmi in corto circuito. Sembra si muovano in automatico conoscendo tutti i miei punti deboli. Soffia accanto al mio orecchio mentre mi sussurra che vorrebbe fare tante cose con me. Arrossisco visibilmente e dopo avermi sfiorato le guance e baciato un po' il collo ci stendiamo l'uno accanto all'altro accoccolati,sposta i suoi occhi verdi verso la mia stella preferita. 

Sospiro e appoggio la testa sul suo petto ascoltando i battiti un po accelerati del cuore. Mi stringe forte come se non volesse farmi scappare.

***

- cazzo, cazzo!- urlo alzandomi di scatto. - Trevor svegliati !- urlo lanciandogli il cuscino in faccia. Mi ha intrappolata nel sonno e sopra alla mia pancia e quasi non respiro.Apre gli occhi dopo essersi stiracchiato - con comodo, mi raccomando!Sono le cinque del mattino! Se i miei si sono accorti della mia assenza? Saranno in pensiero per me! Cosa gli racconterò?- grido facendo avanti e indietro con le mani tra i capelli. - calmati - sussurra sbadigliando.

Sono sempre piu arrabbiata - mi chiedi di stare calma!? Se non ti alzi subito da li e ce ne andiamo non sai cosa ti succede - lo minaccio cercando di farlo muovere. - alzati - ordino. Alza le mani in segno di arresa e mette le coperte nello zaino. - baciami - sussurra prima di scendere.Mi avvicino a lui alzandomi un po e schioccio un bacio sulle sue labbra. -

Adesso per favore andiamo- dico un po piu gentilmente. Mentre lui è concentrato nel guardare la strada davanti a se guardo se mi hanno chiamata. Fortunatamente no. Mi appoggio al finestrino e fisso gli alberi e le case passarmi accanto come razzi, mentre il cielo comincia a diventare sempre più chiaro.mi viene in mente una cosa, prendo la macchinetta fotografica e scatto un'altra foto. -non immaginavo ti piacesse così tanto-mi dice sorridente. Ricambio il sorriso passandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Scendiamo dalla macchina e silenziosamente apro il cancello di casa.

- Mi aiuti?- domando indicandogli l'albero. - poggia un piede li, io ti spingo e te sali- mi indica. Poggio il piede dove indicato, sul tronco.

  Le sue mani si poggiano sul mio sedere palpandolo un po, poi mi da una forte spinta che mi permette di salire. Imbarazzata mi copro il viso con la felpa. Mi fa l'occhiolino - questa notte non sembravi tanto imbarazzata - sussurra - Bhé mi sembra che nemmeno tu riuscivi a trattenerti, brutto egoista-sussurro arrabbiata.

Scoppia a ridere e sale in macchina andandosene. Apro la finestra ancora socchiusa e dopo essermi spogliata mi fiondo nel letto ripensando a ciò che è successo questa notte e sento lo stomaco in subbuglio.

No Megan. Non puoi.

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Nothing more💞

Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora