-MEGAN-
Lentamente la porta si apre e compare una donna sulla cinquantina. Ha i capelli castani e gli occhi chiari come quelli di trevor. È abbastanza magra, vestita con una tuta. Il suo viso è un po pallido e scarno. Appena ci vede alza lo sguardo con un lieve luccichio e sorride flebile-buon compleanno, tesoro- grida aprendo le braccia e Trevor l'abbraccia subito. - ciao mamma - sussurra sorridente. Ci fa entrare -tu devi essere la ragazza che ha parlato al telefono con me prima - dice tossendo un po. Annuisco lievemente portando le mani dentro le tasche. - come ti chiami?- dice facendoci entrare - Megan- le sorrido. -che bel nome- dice allegra. -grazie,-le rispondo.
Trevor forza un sorriso. Lo guardo interrogativa. - hai la sua stessa età?- domanda ancora - no veramente abbiamo tre anni di differenza... - le spiego. - ah bene! Vi siete conosciuti questo anno suppongo... Visto che per tutti e quattro lui ha perso gli studi stando in Inghilterra , - risponde la madre - mamma, non ti sei neanche presentata !- cambia subito discorso - oh mio dio , perdonami. Piacere io sono Carmen . - dice porgendomi subito la mano che stringo volentieri. Trevor aiuta la madre a sedersi sul divano sistemandola con dei cuscini dietro la schiena. Sospira rumorosamente. La vedo molto stanca. - signora le abbiamo portato un dolce fatto poco fa, spero lo possa gradire, da per il compleanno di Trev - sorrido stringendomi al braccio di Trevor. -ma che signora e signora! Chiamami pure per nome, Trevor sii educato e vai a prendere tutto- dice allegra.
Lui va a prendere i piatti e in silenzio cominciamo a mangiare. Dalla lieve scollatura di Carmen noto una lunga cicatrice. Lei se ne accorge e sorride coprendosi. -scusami io non volevo- cerco subito di scusarmi. -ma figurati, ho dovuto fare un'operazione qualche mese fa è per questo che ancora non sono del tutto in forma- mi fa l'occhiolino ridendo lievemente.
Subito entro in sintonia con lei, -e perché ti sei dovuta operare?- le chiedo un po' imbarazzata, -avevo delle piccole metastasi al cuore e ai polmoni che andavano tolte diciamo- mi spiega. Annuisco comprensiva e le stringo la mano piano, faccio questo gesto in modo molto naturale. Trevor si alza serio ed esce in veranda, so che è molto teso per tutta la situazione è stato praticamente obbligato a portarmi qui. Lo vedo fumare guardando lontano.
La madre mi guarda comprensiva. -cosa c'è tra voi?- mi domanda improvvisamente. La guardo un po' scossa. -assolutamente nulla,- rido -siamo solamente amici credo- finisco dicendo in un sussurro. -non credo cara, il modo in cui ti guarda, il modo in cui ti osserva piano, in silenzio ed anche solo il fatto che ti abbia portata qui, sono tutte cose importanti per lui, tutti piccoli grandi passi - mi rivela. -ora vai da lui, vi aspetto qui- continua. Esco fuori chiudendo piano la porta della casa. Si gira verso di me e poi torna a guardare lontano. -trev- sussurro.
-torna dentro megan, non ho bisogno di te ora- mi dice secco buttando fuori dalle labbra il fumo. -ah beh giustamente tu hai bisogno di me solo quando vuoi sfogare le tue fantasie sessuali- quasi urlo, mi trattengo perché so che dentro c'è sua madre . Sto per rientrare quando mi blocca per un polso. -ma cosa cazzo pretendi eh? Ti faccio conoscere una parte importante della mia vita, e sembra che ora siate migliori amiche, tu non avevi il diritto di sapere i cazzi nostri eppure quella lingua lunga di mia madre non si è fatta problemi a parlartene, ma per me ci sono i problemi perché tu dovevi starne fuori e invece e invece non è così...- sento la sua voce frustrata e rauca, si passa le mani tra i capelli e cammina avanti e indietro.
-sai, hai ragione io non c'entro nulla , non voglio intromettermi perciò ora torno dentro e poi mi riporterai a casa, ci dimenticheremo entrambi di quello che è successo e la finiamo qui se è quello che vuoi-dico piano cercando di non far trapelare emozioni, lui mi guarda disperato è proprio quando sto per aprire la porta mi mette le mani a coppa sul viso e mi bacia. Mi tiene stratta e io vago con le mani sui suoi capelli. -ti prego- mi sussurra. So che mi vuole accanto a lui lo capisco. Mi bacia di nuovo più a fondo. -trevor- In realtà avevo bisogno di lei, ne avevo come l'ossigeno.
Mentre la baciavo mi sentivo bene come se mi avessero dato acqua dopo essere stato assetato per giorni e giorni. Lei non è la mia valvola di sfogo. Ora mentre ride guardando le mia foto da bambino la stringo per la vita e ride sul mio collo facendomi un po' di solletico. - oddio guarda questa- le indica mia madre una foto di me con in testa un cappello assurdo. -eri una peste da piccolo- dice ridendo. -non solo da piccolo- mi sussurra all'orecchio. - dopo la peste ti sistema per bene- le dico maliziosamente e piano per non farmi sentire da mia madre.
Lei scoppia a ridere e le incastro una mano tra le gambe stringendo delicatamente. -beh noi dobbiamo andare- dico a mia madre. -tornate a trovarmi presto-ci dice allegra. L'abbraccio forte e si saluta dolcemente con Megan.
***
-TREVOR-
-quindi,la fotosintesi clorofilliana avviene quando.... quando avviene? Non mi ricordo più- mi dice Meg esasperata. È da quando siamo tornati da casa di mia madre che mi sta facendo impazzire ripetendo scienze. -ti prego Megan, per favore smettila, vieni qui- le dico mentre sono sdraiato con le braccia dietro alla testa. L'unico lato positivo è che gira per casa soltanto con addosso una felpa e delle mutandine rosa sottili.
Le se vede tutto il sedere e ho visto certe cose che sarei potuto anche sbatterla sul letto e spogliarla all'istante. Lancia il libro sul pavimento e mi si avvicina a gattoni. Toglie i grossi occhiali e si stende su di me. Poso le mani lì dove è scoperta e le do uno schiaffetto. -ahiiii-urla. -è tutto il pomeriggio che desidero farlo-le rivelo ridendo. Mi morde il collo lievemente e scoppio a ridere. Giocherello con l'orlo delle sue mutandine. -no no no buono- mi sussurra sulle labbra. -Megan non fare così perché potrei anche fare cose di cui me ne pentirei - le dico serio. -infatti è da un po' che non facciamo cose di questo tipo -continuo baciandole la mandibola. -mmmh giusto- mi dice con gli occhi chiusi e sospirando.
Infilo le mani nella sua felpa e sotto il reggiseno. Sposto le coppe e inizio a stuzzicarle i capezzoli baciandole il collo. Inarca la schiena e sospira. -sei così sexy quando sei in questo stato, potrei venire soltanto guardandoti-le sussurro. Sento l'eccitazione crescere dentro di me e la immobilizzo sotto di me con un veloce scatto. Le tolgo velocemente la felpa e inizio a succhiarle la parte bassa del ventre, i fianchi, il seno, il collo, l'interno coscia lasciando su ogni punto macchie violacee. Non mi sta fermando. Forse oggi è il momento giusto.
Mi piace sentirla mia dopo questi momenti, mi piace sapere che solo io posso farla sentire così e mi piace sapere che in quel modo così dolce pronuncia soltanto il mio di nome. Con le mani mi alza la maglia accarezzando i pettorali. Con le dita arrivo alle estremità delle mutande spostandole un po e provocandole piacere muovendomi sulla sua intimità.
Geme sulle mie labbra eccitandomi ancora di piu. Le tocco i capelli spostandoli su una spalla e le lascio un altro segno dietro l'orecchio, cerco di abbassarle le mutandine ma mi blocca gemendo sulle mie labbra. -è meglio che vada, i miei genitori potrebbero preoccuparsi visto che è già ora di cena. - dice sorridendo un po'. Sta ancora ansimando deve riprendersi dalle sensazioni che le provoco.
Sbuffo. Si riveste imbarazzata e riprende tutti i suoi libri. - ciao Trev - dice dandomi un bacio a fior di labbra . Richiude la porta e mi siedo sul divano mettendo le mani nei capelli. Voglio ancora scoparmela solo per farla pagare a suo fratello?
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Buona sera ragazziiii!!!
Vi siamo mancate? 😘
Cosa ve ne pare del capitolo? Abbiamo scoperto una piccola parte della vita di Trevor ma cosa si nasconde sotto la vendetta?
Ma soprattutto, riuscirà a portala a termine?
Vi auguriamo un buon fine settimana🌸
Un bacioNothing more💞
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...