-MEGAN-
Mi sveglio sentendo l'odore di Trevor, ma stranamente le sue braccia non mi cingono la vita. Mugolo assonnata e passo una mano dall'altra parte del letto. È ancora calda ma di lui non c'è traccia. Decido di aprire gli occhi e confermo che lui, non è li.
Se n'è andato, senza dirmi nulla, è sparito e mi ha lasciata sola. Sprofondo nuovamente con la testa sul cuscino e sento che la testa potrebbe scoppiarmi. Guardo il telefono: nessuna chiamata e nessun messaggio. Ovvio, perché avrebbe dovuto farlo? Non mi ha dato neppure una spiegazione sul perché ieri si siano picchiati. Oggi sarei dovuta andare a fare colazione con Lucy siccome sono sola a casa.
Do un'occhiata alla sveglia è noto che sono decisamente in ritardo. Come al solito, infilo i primi vestiti che mi capitano e esco.
⁃ si può sapere cosa ti prende?- mi domanda Lucy. Abbasso lo sguardo sulla mia tazza fumante di the e sussurro - non lo so- effettivamente è da più di dieci minuti che cerco di trattenere le lacrime. Non so perché Trevor mi renda così emotiva -è successo qualcosa con lui, vero?- chiede poi cercando di farmi alzare lo sguardo.
Non faccio in tempo a rispondere che lo vedo entrare sorridente con due ragazzi. Anche se volessi evitarlo sarebbe impossibile dato che frequentiamo gli stessi posti. Subito quando si guarda in torno, scivolo lentamente sullo schienale e mi copro la faccia con le maniche del maglione. -Meg-mi sussurra Lucy. -vuoi che c'è ne andiamo?-continua. La guardo negli occhi, mi mordo il labbro inferiore e per quanto desideri farlo scuoto la testa decisa. Sento che mi sta guardando, mi sorride ma io abbasso lo sguardo sospirando non riuscendo a sostenere il contatto visivo. Lo guardo con la coda dell'occhio e vedo che si è rabbuiato un po'.
Cerc di attirare la mia attenzione, ma con scarsi risultati. Dopo qualche minuto mi alzo ed esco assieme a Lu. Prima di andarsene mi abbraccia e prosegue verso casa sua. Ora sono sola e mi avvio velocemente in quanto sta per arrivare un temporale, dato il cielo nero. Sento dei passi dietro di me e mi irrigidisco appena mi prende per un polso facendomi girare, chiudo gli occhi e poi sento la sua voce. -cosa succede?- dice passandomi una mano sulla guancia, vorrei appoggiarla completamente ma mi trattengo e mi allontano un po'. -te ne sei andato, senza dirmi nulla- dico calma, in realtà dentro sto urlando. Sento gli occhi pizzicarmi, non ora, non posso piangere di nuovo davanti a lui.
-non volevo svegliarti Meg, non complicare la situazione quando non ce n'è bisogno- mi dice con uno sguardo severo. Annuisco e sussuro -ci vediamo allora-, mi giro e continuo per la mia strada. Ho bisogno di lui ora, ma è tornato dentro dai suoi amici imprecando e sbuffando. Infondo sono io che me ne sono voluta andare.
***
Mi stringo nella coperta e mi rannicchio sul divano. Sto guardando un film mentre fuori diluvia da almeno mezz'ora. Proprio mentre sto per chiudere gli occhi, sento il campanello trillare in continuazione. Chi può essere? -sto arrivando-urlo frustrata. Appena apro vedo gli occhi di Trevor scrutarmi. È fradicio ma non mi importa, cerco di sbattergli la porta in faccia ma la blocca con un piede. -cosa c'è?- domando esasperata. -fammi entrare e dopo parleremo- dice con il respiro affannato. Apro di poco la porta, il minimo indispensabile perché possa entrare e mi oltrepassa velocemente. -non c'è niente di cui dobbiamo parlare- gli dico cercando di sembrare fredda. -si invece, mi hai fatto una domanda ieri giusto?!- mi dice. Annuisco piano. -non so perché ci siamo picchiati, ero ubriaco Megan, non ero lucido e l'ho stuzzicato perché semplicemente da stronzo che sono ne avevo voglia- dice velocemente. Dovrei credergli?
-come puoi dire che hai picchiato mio fratello soltanto perché ne avevi voglia? Ma ti rendi conto?-gli urlo. Annuisce, vedo che stringe i pugni lungo i fianchi. Si sta trattenendo. -vado a farmi una doccia, quando ho finito la fai tu e poi te ne andrai- gli dico. Senza fiatare si sposta i capelli bagnati all'indietro e annuisce. Velocemente mi faccio una doccia Infilo l'accappatoio e urlo il suo nome avvisandolo che ho finito.
Un po di tempo fa mi aveva prestato la sua giacca, ora è il momento di ridarglela.
Vado in camera dei miei genitori e frigo nel cassetto di mio papa in cerca di un paio di boxer, una maglia e dei pantaloni puliti. Torno in capera e Infilo l'intimo poi passo allo strecciamento dei miei folti capelli.
Due mani grandi si posano sui miei fianchi scoperti e gli occhi verdi di Trevor mi guardano attraverso lo specchio davanti a me.mi sposta alcune ciocche da un lato e comincia a baciarmi il collo. Sposti la testa di lato per permettergli piu spazio. Da dei leggeri morsi, succhia e lo bacia ancora. Le sue mani arrivano fino al mio sedere spostando un po le mutandine. Ansimo ma non mi lascio trasportare e lentamente mi sposto.
- Trevor fermati. Non posso - sussurro. Lo sento irrigidirsi sul posto e mi giro piano. È bellissimo con solo quell'asciugamano in vita. Bruscamente si sposta da me - Megan! Cosa cazzo ti prende!? Perché sei cosi schiva nei miei confronti? - sta urlando.
In realtà non lo so nemmeno io. Perché sento di dovermi allontanare da lui anche se ne sono completamente innamorata e non riuscirei a resistergli? Scuoto leggermente la testa come per scacciare i pensieri. - ho bisogno di te, meg. Ho bisogno che non mi lasci, che mi resti accanto nonostante i miei sbagli. Megan, porca puttana!
Ho bisogno che mi baci, adesso- sussurra. Lentamente mi avvicino a lui che mi prende per i polsi e si avventa sulle mie labbra mordendole. Mi spinge verso il letto, mi sdraio su di esso e lui mi viene sopra posizionandosi tra le mi gambe nude. Mi bacia il collo poi la mascella e di nuovo le mie labbra. Le goccioline scivolano tra i suoi capelli e cadono sul mio viso. Scende con i baci caldi fino al ventre, prende un seno con una mano giocandoci e l'altra mi tiene il fianco dando dei leggeri pizzicotti.
Scorre con il naso sul basso ventre facendomi venire la pelle d'oca e i capelli mi solleticano la pancia - Trevor mi fai il solletico!- scoppio a ridere. - smettila !- dico tra le risate. - no non voglio - dice fissandomi gli occhi intensamente. - non voglio smettere di ascoltare la tua risata.- a quelle parole mi spunta un sorriso e lui continua a muoversi sul mio corpo. Lentamente lo prendo tra le mani i lembi del l'asciugamano che ha in vita slegandolo.
Ho bisogno di lui come l'ossigeno. Oggi non voglio tirarmi indietro. Voglio sentirlo veramente, mentre mi sussurra parole dolci e mi fa sentire bella e amata.
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Ragazzi sta per succedere.... 😱
Non vogliamo spoilerare niente ma dal prossimo capitolo niente prometterà bene!!Commentate e mettete tante stelline
Nothing more💞
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...