-MEGAN-
un'altra settimana. Sette giorni senza avere notizie di lui. Di nuovo. Una parte di me non smette di pensare a lui, al suo sorriso ma l'altra ancora si rifiuta di incontrarlo. Sono affacciata alla finestra di camera mia, guardo i passanti camminare chi a passo svelto, chi con delle buste tra le mani, tutti incappucciati con sciarpe e guanti. Sono sola a casa, i miei torneranno a momenti e credo anche mio fratello. Vedo una macchina parcheggiare sotto casa mia, davanti al cancello. Trevor scende e porta i suoi occhi subito verso di me. Sussulto nascondendomi dietro la tenda. No non può essere. Perché è venuto qui? Il mio cuore comincia a battere velocemente. Calmati Megan, calmati. Bussa alla porta. Non gli aprirò, aspetterà così tanto che prima o poi se ne andrà. Bussa di nuovo. Faccio avanti e indietro era la stanza poi mi decido a scendere. -Megan apri. Ti ho vista prima. - dice dando un pugno al legno. No non lo farò. -Megan ti prego...- sussurra. Mi avvicino alla porta e ci appoggio la fronte chiudendo gli occhi -Sto male,Meg. Sto male senza di te. So che le cose che mi hai detto una settimana fa non le pensi sul serio. So che mi ami... come io amo te. Il patto non c'entra più niente nella nostra relazione ormai da un po'. Lo era per le prime settimane poi ho capito che eri tu a rendere le mie giornate più belle, era la tua voce fastidiosa, era la tua pelle calda,era semplicemente la vera te. Con la tua furbizia e testardaggine. Con il tuo lato passionale e travolgente ma anche quello schivo e arrogante. Megan, conosci tante cose di me, sai di mia madre, conosci la verità su quello stronzo di mio padre, la separazione e la malattia. Non ho mai detto niente a nessuno di tutto ciò. Fin dall'inizio io mi sono sempre fidato di te. Ci siamo divertiti tanto insieme, arrabbiati... ti prego capiscimi... all'inizio volevo solo, bhe sai che intenzioni avevo.Non ti conoscevo e in quel momento pensavo solo alla mia vendetta. Piano piano Bridget è svanita nel nulla e il suo posto se l'è preso una ragazza dai capelli neri e gli occhi cristallini. A me importa solo di te... di te e di nessun'altro. So che mi stai ascoltando, ti prego Megan..- la sua voce trema mentre pronuncia quelle parole con un po' di paura e rancore.
-TREVOR-
La serratura scatta e lentamente la porta si apre. Non ci credo. Megan è in un mare di lacrime, indietreggia fino ad appoggiarsi al divano. Mi avvicino a lei chiudendo la porta. -mi hai sentito?- domando. Annuisce, il mio cuore fa una capriola nel petto .Sorrido un po'. Forse non è tutto perduto, forse è disposta perdonarmi . Chiude per un attimo gli occhi, ne approfitto, mi avvicino lentamente e le prendo una mano e stranamente non si ritrae.
Mi avvicino di più a lei. -ti prego.....-non so nemmeno perché la sto supplicando. -baciami-sussurro ma lei scuote la testa. Non si fida. Non si fida più di me. Non so cosa fare, ho bisogno delle sue labbra almeno per qualche secondo.
Mi manca, mi manca e non so più come diglierlo. -proviamo a sfiorarci le labbra. Poi se tutto è finito, se non c'è alcun brivido, ti prometto che andrò via ma proviamoci Megan, ti prego!- continuo. Non le do il tempo di rispondere, la colgo alla sprovvista.La prendo per la nuca mentre lei rimane immobile assaporando le mie labbra. Le asciugo le lacrime sulle guance e lei tira un po' su con il naso. Poggio una mano sulla schiena e intensifico il bacio. È rigida, ma per un momento sento che si lascia andare passa le mani sul mio collo, poi però le rimette sul mio petto per allontanarmi. Scuote decisa la testa spingendomi via. -no ti prego- sussurra. -io... io non posso, non ci riesco- piagnucola. - Megan, per favore. Mi manchi da morire.
Ti amo con tutto me stesso. - cerco di convincerla. -devo ricordarti cosa mi hai fatto? E se stai ancora mentendo? Chi mi dice che mi ami sul serio?- piange -Megan guardami- le dico strattonandola per un polso - guardami negli occhi. Non ti sto mentendo. Non mento. - rimaniamo così a fissarci per minuti interminabili poi abbassa lo sguardo -è meglio che... che per un po' di tempo non ci vediamo. Ho bisogno di pensare. Ho bisogno che tu mi lasci in pace. Dobbiamo allontanarci, fa troppo male averti vicino, ti prego ora vattene. Vai via- sospira esasperata piangendo. -non puoi dire così Megan, non puoi assolutamente, noi dobbiamo ancora conoscerci completamente!- urlo. -io ti ho dato tutta me stessa Trevor, ma tu mi hai accartocciata. Mi sono lasciata conoscere, sai tutto di me! Eri la persona che mi conosceva meglio di chiunque altro! Sei tu lo sconosciuto. Ora vattene via!- urla scossa dai singhiozzi. Prima di andarmene la guardo negli occhi. -ti aspetto Megan,aspetterò per sempre se ce ne sarà bisogno, io non me ne vado- vedo che le mie parole la colpiscono ma decido comunque di andarmene altrimenti uno dei due potrebbe dire qualcosa di sbagliato di cui potrebbe pentirmene per sempre e probabilmente sarei io.
-MEGAN-
Ormai il mio cuore appartiene a lui. Sento che una parte di me è andata via con lui. È straziante vederlo uscire da casa mia sapendo che non lo vedrò più. Ho bisogno di pensare, riflettere su ciò che mi ha detto. Sono letteralmente terrorizzata da quello che potrebbe succedere, ma non voglio averlo accanto. Fa troppo male. Mi asciugo le lacrime che hanno continuato a scorrere per oltre mezz'ora dopo che se n'è andato. -Megan,?- domanda Michael vedendomi fissare il vuoto seduta sul divano a gambe incrociate-è stato qui ? Quello stronzo è stato qui vero?- mi chiede in tono stranamente calmo accarezzandomi una guancia, mi scosto da lui. -mi dispiace Megan non so più come dirtelo.Mi dispiace che tu lo abbia scoperto in quel modo, ma non c'ho visto più dalla rabbia, dovevi sapere. -dice. -tu non hai proprio idea di quanto a male eh? Non hai proprio idea di come ci si sente a scoprire di essere un gioco? Ogni mossa, ogni carezza, ogni cosa- rido amaramente tra le lacrime-. Era tutto pianificato.
E tu! Tu lo sapevi! Avevo il diritto di saperlo Michael!- singhiozzo. -lo so Megan, lo so ma volevo proteggerti, ho cercato in tutti i modi di dirtelo di fartelo capire, ma io ci sarò sempre- dice appoggiandomi al suo metto. Mi lasciamo andare mi rannicchio sul suo petto e inzuppo la sua maglietta di lacrime. È mio fratello e non posso perdere anche lui. Sarò sempre un po' arrabbiata con lui, almeno una parte lo sarà sempre però ora ho bisogno che mi stia accanto.Dopo tempo che ho passato abbracciata a lui alzo la testa. -scusami se ti ho sporcato la maglietta e scusami se non ti ho dato ascolto, avevi ragione su ogni cosa, fin dall'inizio- tiro su con il naso -ti capisco e non scusarti per favore - mi posa un bacio sulla fronte stringendomi forte. -la cosa che fa più male è sentirgli dire che mi ama quando non sa nemmeno cos'è l'amore-confesso - ho visto la disperazione nei suoi occhi quella sera, quando ho insistito a fargli confessare tutto.
Era terrorizzato e così non lo avevo mai visto. Ho capito che in un certo senso tiene a te più di ogni altra cosa, in un modo malato e insano per una relazione ma ora come ora devi stargli lontana- mi sposta i capelli dietro le spalle. Annuisco. -vuoi che resti con te stasera?-mi domanda. -si per favore, non voglio stare sola-dico piano. Annuisce. Mi stendo sul divano con la testa sulle gambe di mio fratello, con gli occhi pieni di lacrime e la consapevolezza che Trevor sarà sempre parte di me. Così mi addormento.
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Ciao bei ragazziii!!
Come stanno andando queste vacanze?
Speriamo di riuscire ad aggiornare con più frequenza visto che non si va a scuola!Ma parlando del capitolo.... Megan per adesso non vuole proprio saperne niente di Trevor. Per un po' non si vedranno.
Cosa succederà adesso? Riusciranno a stare lontani uno dall'altro?
Vi mandiamo un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo❤️
Nothing more💕
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Se l'amore non esiste, facciamolo. (COMPLETA)
RomanceAsher ed Alice ormai sono adulti e hanno due figli. Ora è il momento di raccontare la storia di Michael e Megan i due fratelli inseparabili. Michael con i lineamenti duri come il padre ma i capelli e gli occhi marroni come la madre. Ribelle, sfacci...