TREDICI / TRZYNAŚCIE

1.6K 50 8
                                    

Non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro cercando una posizione comoda nel letto ma non la trovo. Continuo a ripensare alle parole di Piotr, so che non voleva ferirmi, ma l'ha fatto. Poi penso a quella foto e forse ha ragione lui, non ha fatto nulla di male. Più ci penso più mi si secca la gola, devo bere. Mi alzo dal letto e vado in cucina, mi riempio un bel bicchiere d'acqua e me lo scolo tutto d'un fiato. Torno in camera mia e mi rimetto a letto.
Fisso il soffitto e dopo un po' riesco ad addormentarmi.
Ad un certo punto apro gli occhi, ho come l'impressione di avere un qualcosa di strano. Mi guardo intorno ma è buio e non vedo nulla, ma sento chiaramente delle braccia che mi stringono.
"Arek?" Chiedo prudentemente.
"Sono Piotr" risponde con un filo di voce "volevo solo stare qui con te" continua.
"Mmm mmm" annuisco e torno a sdraiarmi.
Lui avvicina la sua bocca alla mia fronte e mi bacia, stringendomi ancora di più al suo corpo caldo.
"Mi dispiace Silvia, non volevo dire quelle cose. Perdonami" mi sussurra sempre a bassa voce e mi abbraccia facendomi appoggiare con la testa sul suo petto.
"Con quella non ci hai fatto nulla?" Gli chiedo perché non posso farne a meno, sono gelosa di chiunque gli si avvicini.
"No, non so neanche come si chiama"
"Va bene..ah e io con Amadou neanche"
"Lo so" mi risponde sorridendo.
Restiamo abbracciati per tanto tempo, lui mi accarezza la schiena e io gli bacio il petto.
Poi mi fa alzare la testa e mi guarda negli occhi.
"Hai voglia di rilassarti un po'?" Mi chiede e non aspettavo altro.
"Sì" annuisco e mi sposto, lasciandogli lo spazio per agire.
Piotr mi spinge dolcemente facendomi sdraiare con la schiena sul letto, mi alza le braccia e me le mantiene ferme sulla testa.
"Tu non devi fare niente, ok?"
"Ok" annuisco e poi lui mi bacia.
Mi bacia piano come se con ogni bacio volesse chiedermi ancora scusa. Mi succhia le labbra e mi morde la lingua, ma mi piace. Ogni cosa che mi fa, il suo respiro sulla mia pelle, i morsetti che mi lascia mentre dalla bocca scende al collo, ogni cosa la adoro.
"Non ti muovere" mi dice lasciandomi le braccia.
Mi sfila la canotta e mi guarda. È buio ma sento benissimo il suo sguardo che mi fissa e mi scruta. Sta fermo a guardarmi per qualche secondo e poi torna a baciarmi e a toccarmi. Mi bacia la bocca e mi mette una mano fra i seni, rendendomi difficile respirare. Poi scende e mi bacia il collo e arriva ai seni che stuzzica e bacia lentamente. Le mie mani sono tra i suoi capelli e la mia schiena si inarca per diminuire le distanze già minime. I suoi baci si spostano dai seni e inizia a baciarmi la pancia e scendendo sempre più giù. Arriva ai miei slip e mi guarda, ora c'è un po' di luce proveniente dalla luna quindi riesco ad intravedere il suo sguardo. Mi guarda e io guardo lui, mordendomi il labbro inferiore pensando a ciò che sta per farmi. Lui se ne accorge e sorride impercettibilmente, scende ancora un po', senza spostare l'intimo appoggia la bocca al centro di me e mi bacia. Una sensazione meravigliosa di irradia in tutto il corpo e mi rilasso all'istante mentre lui continua a torturarmi con la lingua. Io appoggio la mano sul bordo dei miei slip e faccio per togliermeli ma lui mi ferma.
"Troppo facile così" mi dice salendo e tornando a baciarmi la bocca.
Si appoggia col suo corpo al mio e siamo perfettamente incastrati. Sento la sua erezione spingere tra le mie gambe e capisco, vuole farmi soffrire.
"Ah, vuoi vedermi soffrire?" Gli chiedo tra un bacio e l'altro.
"Al contrario, voglio vederti godere" dice e inizia a strofinarsi su di me.
Sento subito una strana sensazione al basso ventre che si propaga in tutto il corpo, arrivando fino alla punta dei piedi. Più si muove più mi manca il fiato e più il cuore mi corre più veloce.
"Non smettere, non smettere" gli dico e lui mi ascolta eccome. Va più veloce, si strofina su di me e ora mette anche una mano tra di noi. Le sue dita sulla mia pelle sono come una scossa di adrenalina seduta stante, mi tocca e il piacere si impossessa del mio corpo.
"Brava piccolina" mi sussurra senza fermarsi e sento un tremore che mi prende ogni cellula del corpo.
Ho l'affanno e anche lui, mi bacia la bocca e poi si sdraia accanto a me, abbracciandomi.
Non ho mai provato nulla di così forte in vita mia.
************
Non so che mi prende quando sto con Silvia, non mi riconosco, non sono io. Me ne sono sempre fregato di andarci piano e di gustarmi i momenti, ma con lei no. Mi piace vederla agitarsi quando la tocco, mi accorgo che anche solo sfiorandola si agita e mi piace. Neanche con Laura sono mai stato così e con lei ci sono stato due anni.
Non so perché ma so che c'entra Silvia.
Ora dorme tra le mie braccia, siamo seminudi e ci abbracciamo.
"Piooootr!"
"Oh cazzo Arek?!" Urlo e balzo fuori dal letto, mi metto un pantalone ed esco.
In cucina non c'è e neanche in salone.
"Piotr! Silvia! Ma che cazzo" lo sento ancora e capisco che è fuori la porta. Vado ad aprire.
"Finalmente ma che stavi a fare?"
"Dormivo" dico subito.
"Silvia?"
"Boh, penso pure lei"
"Mi sono scordato le chiavi in macchina e mi scocciavo di andarle a prendere"
"Capita" dico e mi allontano "io salgo che vado a farmi una doccia, ci vediamo oggi agli allenamenti"
"Va bene a dopo"
Prendo le mie cose e me ne vado.
Per poco, stavolta ci è mancato davvero poco. Non posso rischiare così tanto, non posso.
Arrivo a casa, mi lavo e scendo di casa. Oggi pranzo fuori con Dries e Kalidou.
"Ieri notte vi siete dati alla pazza gioia eh?" Mi chiede Dries e Kalidou lo appoggia sorridendo.
"Macché, io neanche ci volevo andare.."
"E ci credo, quando uno ha la ragazza è così" dice Kalidou e io lo guardo stranito mentre Dries ride scuotendo la testa.
"Io non ce l'ho la ragazza Kalidou, non mi andava di andare a ballare e basta"
"No sul serio neghi di stare con Silvia?"
"Lo nego" dico e mando giù un sorso di gassosa per evitare il suo sguardo.
"Bah a me sembra palese che vi piacete e non solo, secondo me state insieme e fate anche bene" continua lui battendo una mano sul tavolo.
"Ti dico di no"
"Nega quanto vuoi, non ti credo" dice ancora.
"Ok, va bene basta.. Kalidou, saranno fatti loro se stanno insieme o no"
"Ma non stiamo insieme.." vorrei che se ne convincessero.
"Io resto della mia tesi"
"Vabbè" dico e loro cambiano discorso. Mentre chiacchieriamo mi arriva un messaggio di Silvia su Whatsapp.

//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora