QUARANTUNO / CZTERDZIEŚCIJEDEN

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Stanotte abbiamo dormito davvero poco, abbiamo più che altro recuperato il tempo perso ed è stato magnifico. Ora apro gli occhi e guardo la sveglia: è la mezza.
Mi rigiro nel letto, Piotr è accanto a me che dorme avvolto nelle coperte, lo fisso e un senso di ansia mi assale. Perché l'ho fatto succedere? Perché? Perché non gli ho semplicemente detto la verità? Era quello che dovevo fare, dirgli la verità ed andare via. Mi alzo dal letto facendo attenzione a non svegliare l'angelo biondo che dorme accanto a me, infilo gli slip e la felpa, raccolgo i vestiti e corro in bagno.
Mi sto mettendo i leggings quando vedo la porta aprirsi.
"Hei piccola, buongiorno.. cosa ti va per colazione?"
"Niente, devo andare"
"Andare? Ma no dai, resta qui.. penso che ormai Arek l'avrà capito" sorride e si passa una mano nei capelli. Dio mio santissimo è irresistibile ma non dovevo restare qua, non dovevo permettere che accadesse.
"Non c'entra Arek, io.. ho sbagliato tutto.. devo andare" dico mettendomi i calzini.
"Ma di che parli?" Mi raggiunge e mi fa alzare la testa, facendo in modo che i nostri occhi s'incrocino.
"Devo andare Piotr, tra cinque ore ho un aereo e devo ancora fare la valigia e tutto il resto"
"Aereo, ma dove vai?"
"A Monaco da Robert ed Anna"
"Ma siamo appena tornati insieme, non la puoi rimandare sta cosa?"
"Io e te non siamo ritornati insieme" puntualizzo "è stato un errore stanotte, mio, un errore mio e di nessun altro. Tu mi avevi chiesto anche di fermarti ma non l'ho fatto, mi sono fatta prendere dai sentimenti ma non dovevo"
Mi guarda perplesso e si appoggia al muro.
"Si può sapere di che cazzo stai parlando? Silvia lo sai bene che stai dicendo solo cazzate, l'abbiamo voluto entrambi e non puoi negarlo. Se non volevi e come dici tu ti sei fatta trascinare, poteva essere la prima volta, ma non le altre cinque.."
Il suo discorso non fa una piega ma non so come spiegarglielo. Non so come dirgli la verità, non so come la prenderà e questa cosa mi spaventa troppo.
"Devo andare.." dico.
"Non vai da nessuna parte se prima non mi spieghi cosa ti succede" risponde mettendosi davanti alla porta.
"Ti spiegherò ma ora devo andare, per piacere"
"No, non ti lascerò partire senza sapere che ti passa per la mente, devi dirmelo"
"È stato un errore e basta, questo devi sapere"
"Silvia non puoi dire così, io ho sbagliato e ti ho chiesto scusa tante volte, pensavo l'avessimo superato infatti ieri sera mi hai detto che mi ami e abbiamo fatto l'amore tutta la notte. Poi ti svegli la mattina e mi dici che è stato un errore.. io non ci sto capendo nulla"
"Io ti amo, è vero, ma sono successe delle cose durante questo mese, delle cose che tu non sai e che mi fanno parlare così ora.."
"Che cosa è successo?"
"Non trovo le parole.." dico poi inizia a girarmi la testa così entro in soggiorno e mi siedo sul divano.
Lui mi segue e prende dell'acqua.
"Dimmelo e basta"
"Non è una cosa facile, Piotr"
"C'entra Amadou? Se c'entra lui stavolta lo ammazzo davvero, giuro su mia madre che lo uccido con le mie mani quello stronzo"
Si innervosisce subito e si scola un bicchiere d'acqua.
"No lui non c'entra nulla"
"E chi allora?"
"Io"
"Tu?"
"E te"
"Sono sempre più confuso Silvia, per piacere.."
Mi fissa con quello sguardo per cui ucciderei, mi supplica di essere sincera e io non riesco più a tergiversare.
"Sono incinta" dico a testa bassa ma poi la alzo per guardarlo, per vedere la sua reazione. Lui spalanca la bocca e sgrana gli occhi, non parla, non dice nulla. I miei occhi si riempiono di lacrime, prendo la felpa me la metto addosso e vado verso la porta. Lo sapevo, lo sapevo che non gli avrebbe fatto piacere ma vederlo coi miei occhi, vedere che il mio peggior incubo diventare realtà, mi strazia il cuore.
Prima che riesco ad uscire lui mi raggiunge e mi ferma, prendendomi le mani.
"Ma non prendevi la pillola?"
"L'ho sempre presa, te lo giuro. Non so cosa sia successo.."
"Ti credo Silvia, non devi giurarmi niente"
"È la verità"
"Da quanto lo sai?"
"Qualche giorno con sicurezza ma me lo sentivo da un bel po"
Annuisce, mi stringe ancora di più le mani.
"Di quanto sei incinta?"
"Ora otto settimane" dico abbassando di nuovo la testa.
All'improvviso mi sento avvolgere da un calore enorme, sono le sue braccia. Mi stringe e mi bacia la testa, il viso, le labbra. Io inizio a piangere a dirotto tra le sue braccia, singhiozzo e ma poi grazie ai suoi modi di fare, mi riprendo.
"Ora devo andare"
"No, dai, resta" mi dice, tenendomi sempre le mani nelle sue.
Mi sembra scosso, si vede che la notizia l'ha colpito.
"No, meglio di no e non devi fare il carino perché ora sai questa cosa, non voglio la tua compassione. So che non è quello che avevamo progettato ma ora c'è , cresce dentro di me e non voglio farne a meno. Tu pensala come vuoi e se dici che vuoi esserci" mi fermo per un attimo e prendo aria "poi devi esserci, mio figlio non dovrà crescere senza un padre come sono cresciuta io, se dici di volerlo, allora devi esserci o troverò io altre soluzioni" dico voltandomi e andando ancora una volta verso la porta, stavolta riesco ad uscire ma lui per l'ennesima volta mi raggiunge tra le scale e mi tira per un braccio. Mi fa voltare verso di lui, facendo in modo di parlarmi guardandomi dritto negli occhi.
"Ma per chi mi hai preso? È mio figlio e ci sarò per lui e ci sarò per te, non cambia nulla per me. Io voglio te Silvia, e anche lui o lei.. non vi lascerò soli, non lo farò. Crescerà con un padre ed una madre che si vogliono bene e che lo vogliono bene, su questo non devi avere dubbi" mi dice appoggiando una mano sulla mia pancia.
Era tutto ciò che volevo sentirmi dire ma non so, non voglio che si senta costretto, non voglio.
"Lasciami andare, devo andare" dico cercando di liberarmi ma lui non me lo permette, mi tiene stretta e mi tira a tra le sue braccia.
"Tu non vai da nessuna parte Silvia, credimi, voglio essere un fidanzato e un padre se con me ci sei tu" dice appoggiando la sua fronte alla mia.
I nostri respiri sono accelerati, i nostri sguardi si incrociano e lui mi sussurra ancora qualcosa.
"Credimi Silvia, devi credermi" dice ancora.
Annuisco e lo abbraccio, ne ho davvero bisogno.
"Ti credo ma voglio partire lo stesso, non opporti ti prego, ne ho bisogno.. magari serve anche te per rifletterci, quando torno ne riparliamo"
Incrocia le braccia e si allontana.
"Non ho bisogno di riflettere su nulla, ci voglio essere e basta. Se tu vuoi andare vacci, ma non ne sono entusiasta, soprattutto perché sei senza di me e incinta"
"Voglio andarci" gli dico.
"Non potevamo farlo a Natale? Venivo anche io, da sola là.."
"C'è Aleksa, e Anna e Robert.. ti chiamo sempre e ci sentiamo coi messaggi, starò bene"
"E va bene"
"Grazie" gli dico e lo abbraccio.
"Però ti accompagno all'aeroporto, non voglio sentire scuse"
"E va bene, sali per le quattro"
"Ok, a dopo allora"
"A dopo"
"Ah Piotr, un ultima cosa.. non dirlo a nessuno, lo sappiamo solo io e te"
"Nemmeno Arek lo sa?"
Scuoto la testa.
"Tranquilla, quando torni glielo diciamo insieme"
"Si, quando troverò il coraggio, si" ci sorridiamo e vado via.
Mi sento un peso in meno sul cuore.
*****
Non riesco ancora a crederci, diventerò papà.
Papà. Io papà.
Non so descrivere ciò che sento in questo momento, so solo che nonostante sia molto presto e nonostante non fosse una cosa programmata, diventare genitore insieme a Silvia mi fa essere più tranquillo. Non che non sia in ansia eh, perché credetemi, ne ho da vendere. Però non so, vedere il suo pancino crescere, scoprire se sarà un maschietto o una femminuccia, scegliere il nome, fare le visite insieme.. ecco tutto questo, se penso di farlo con lei mi fa stare bene.
Sarò un disastro come padre già lo so.
Dio mio già mi vedo a mettere i pannolini storti, le maglie al contrario e tutto il resto. Speriamo che mi farà dormire la notte, non posso non dormire, io amo dormire. E se fosse una femminuccia, potrei morire d'amore. Ma forse meglio un maschietto, meno problemi, più soddisfazioni. Gli insegnerei come conquistare una ragazza, come rimorchiare, come giocare a pallone, proprio come mio padre ha fatto con me. Mi sento vecchio, sarò padre tra poco meno di sette mesi. Sono pochi sette mesi ma li faremo bastare.
Mentre il mio cervello sta ancora elaborando tutto ciò, mi squilla il cellulare: 'Piccola Peste💎' c'è scritto.
-Pronto Piotr?
-Silvia dimmi.
-Sono le quattro e cinque, sei pronto?
-Le quattro e cinque? Porco cazzo, stavo pensando e non me ne sono accorto, dammi un minuto e salgo, ok?
-Va bene, ti aspettiamo
Dice e chiude la telefonata.
Mi metto un pantalone e una maglione al volo, prendo le chiavi dell'auto e salgo su.
"Eccomi, scusate"
"Ma che hai fatto?" Mi chiede Arek.
"Niente, stavo pensando.." guardo Silvia, poi la sua pancia "e mi sono addormentato" termino spostando lo sguardo.
"Ci avrei scommesso" Arek ride e mi dà uno schiaffo dietro la testa.
"Eh si.." gli rispondo poi guardo le ragazze "voi siete sempre sicure di voler partire, si?"
"Certo, ci stanno aspettando" dice Aleksa.
"Si, lo sai ne abbiamo già parlato"
"Si lo so, hai ragione. Allora andiamo"
Salutano Arek e ci avviamo verso l'aeroporto.
Entriamo e aspettiamo in check in. Silvia e Ale sono sedute su una panchina e chiacchierano, Silvia ha addosso una felpa, un giubbino e un cappellino in testa. In realtà non fa molto freddo, ma ora che so, capisco il perché del suo abbigliamento.
"Ragazze vado a prendere una cosa in auto, torno subito" dico e loro annuiscono.
Vado in auto e prendo una mia felpa del Napoli che avevo li. Rientro in aeroporto e le raggiungo.
"Silvia, puoi venire un attimo?" La chiamo in disparte.
"Si eccomi"
Mi raggiunge mentre iniziano i primi check-in.
"Ecco questa è per te" le porgo la felpa.
"Oh grazie, la adoro lo sai"
"Si e poi lì fa freddo, Robert me lo dice sempre.. io voglio che voi" le metto le mani sui fianchi e lei sbianca per paura che le toccassi la pancia "voglio che voi stiate sempre al caldo e al sicuro, quando hai freddo, quando ti manco, se ti mancherò.. mettila, io sarò lì con voi"
"Grazie di tutto Piotr, ti amo da impazzire" mi dice, allacciandosi con le braccia al mio collo e alzandosi sulle punte per baciarmi. Io la stringo a me, ma non troppo, ho il terrore di farle del male.
"Troppo forte?"
"No, stanotte è stato molto più forte e non ho avuto problemi" mi dice facendomi la linguaccia.
Oddio, è vero. Ci siamo andati giù pesante stanotte, cazzarola.
"Dovevi dirmelo prima"
"Mi sono informata, sai. Il sesso non fa male al bambino e in compenso fa bene alla mamma" dice sorridendo e dandomi un bacio a stampo.
"E al papà"
"Ahah eh si, scommetto proprio di si" dice e poi sentiamo l'ultima chiamata per il check-in.
"Andiamo dai"
"Si"
Le accompagno a posare i bagagli e le saluto. Resto lì fino a che l'aereo non decolla, poi me ne vado da Arek.
"Tutto apposto?"
"Si, tutto bene" dico.
"Non ti vedo entusiasta" mi dice Igor.
"Non lo sono"
"Robert le terrà d'occhio" mi tranquillizza Arek.
"Non è quello il problema, è che non stiamo insieme da quasi due mesi, ora che siamo tornati insieme lei va via.. e poi come sta ora.."
"Perché come sta ora?" Mi domanda Igor.
Che fratello del cazzo che sono, porco giuda! E ora che mi invento? Loro sono come i miei fratelli e gli ho sempre raccontato tutto, ora mi era venuto naturale fare riferimento alla gravidanza ma Silvia mi ha chiesto di non dirlo e devo farlo.
"Non lo so, la vedo un po' debole, sarà l'influenza"
"Ah si può essere" dice Arek, mettendo l'Xbox.
"Poi là fa pure freddo da morire.."
"Vabbè ma loro sono abituate alla Polonia, che sarà mai Monaco di Baviera"
"Vero, vero.. vabbè, giochiamo e spero che questi giorni volino"
"Si dai, sarà così"
Iniziano il torneo Igor e Arek e io nel frattempo mi faccio una capatina su Instagram, Silvia ha appena pubblicato una foto.

Silviamilik99 ha pubblicato una foto.

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Silviamilik99 Just arrived ✈️ 🇩🇪 #bbf #munich #friends @Aleksalasicki 💘
Aleksalasicki: ci voleva proprio questo viaggio! Ti adoro💘
Annalewandowskahpba: Finalmente😍😍😍
Arekmilik: fate le brave 😌😌❤️
Zielu_94: se le succede qualcosa ti ammazzo, sei avvisato🔪🔫 @_rl9
_rl9: Stanno al sicuro, tranquilli amici!😘😘 @Arekmilik @zielu_94
Igorlasicki: belle, divertitevi!👌🏼❤️
Marko_rog: siete bellissime, soprattutto tu amore mio! @Aleksalasicki, divertitevi❤️❤️
Kkoulibaly26: belle, belle, belle💘💘💘
Jorginhofrello: sempre aggressivo tu eh..@zielu_94 😰
Zielu_94: se si tratta di lei, si!😉 @jorginhofrello
Silviamilik99: ❤️❤️❤️ @zielu_94
Kkoulibaly26: sono troppo contento che si è riformata la mia ship😍 #MiliNskiForevah💘
Silviamilik99: grazie Kalidou❣️❣️

***

Sono passate solo quattro ore e già non ce la faccio più, non sapere dov'è, cosa fa, mi fa contorcere il fegato. La vorrei qui con me sul divano per guardare un film insieme, prepararle i suoi popcorn preferiti, ordinare una pizza e fare l'amore quando ci va. E affanculo l'Xbox e Monaco del cazzo.
"Zielu, tocca a te!"
"Si, chi devo distruggere?"
"Pff ma che buffone" dice Arek.
"Su dai che mi devo sfogare, sto nervoso"
"Ti disintegro Zielu"
"Vediamo"
E niente, passiamo così la serata e quando è ora, ci addormentiamo tutti e tre qui a casa di Arek.
Vorrei che fosse già lunedì primo dicembre e invece no, è ancora il fottuto ventiquattro novembre.

//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora