Ormai è una settimana che sono qui e mi piace tantissimo. Non ho ancora avuto modo di andare agli allenamenti di mio fratello ma mi ha promesso che oggi pomeriggio mi ci porta. Sono troppo curiosa di conoscere tutti!
Ora sono nel mio letto a rigirarmi tra le coperte e vorrei non essere da sola. Non vorrei chiunque ma una sola persona.
Questa settimana ho visto spesso Piotr, mangiamo quasi tutti i giorni insieme e dopo gli allenamenti spesso viene da noi. La sua vicinanza mi ha fatto capire una volta in più quanto mi piaccia ma purtroppo lui continua a non darmi segni di ricambiare ciò che io sento
Piotr ❣️~Buongiorno ragazzo occhi cielo💙
~Buongiorno Piccola peste 😉
~vieni a fare colazione da me?
~Silvia..non mi mandare queste foto
~perché? Sono brutta appena sveglia?🙈🙈
~Non è questo, non farlo e basta
~perché fai così il difficile con me?
Dai sbrigati a venire che la colazione è pronta~non faccio il difficile..arrivo tra 5 minuti
~ok.
**
Butto il cellulare sul comodino e mi tuffo con la testa nel cuscino. Lo odio, lo odio con tutta me stessa. Perché non ci prova con me come tutti i ragazzi normali? Non so più che fare. Mi alzo e mi metto una tuta della Nike, oggi non sono in vena di outfit particolari. Vado in cucina e aiuto Arek a preparare la colazione.
"Vuoi andare a svegliare Piotr?" Mi chiede mentre prepara le omelette.
"Gli ho mandato un messaggio, ha detto che sta arrivando"
"Ah ok allora"
Bussano al campanello e vado ad aprire, è Piotr. Mi sorride leggermente e punta i suoi occhi nei miei. Quando fa così mi sciolgo.
"Buongiorno Silvia" dice cercando di darmi un bacio sulla guancia ma io mi volto e lo lascio lì come uno stupido. Stamattina sono arrabbiata e vaffanculo al mondo.
"Buongiorno un cazzo" dico.
"Silvia, dai.."
Mi siedo sul divano in soggiorno e guardo un po' Instagram mentre loro chiacchierano in cucina. Poi vedo che Piotr si avvicina a me, con le mani in tasca e lo sguardo basso.
"Sei arrabbiata con me?" Mi chiede spostando le mie gambe e sedendosi sul divano.
"Un po' si.. anzi parecchio"
"Silvia cerca di capirmi, non voglio essere antipatico con te" dice mettendosi le mie gambe sulle sue e lasciando una sua mano sulla mia coscia "ma certe cose non possiamo farle"
"Non capisco a che ti riferisci, Piotr. Io vorrei solo che tu ti comportassi come se fossi una ragazza qualsiasi"
Mi guarda accigliato e apre la bocca più volte senza dire nulla. Poi si passa una mano tra i capelli e inizia a parlare.
"Tu non sarai mai una ragazza qualsiasi"
"Perché no?" Gli domando.
"Perché tu.."
"Ragazzi! È pronta la colazione!"
"Arriviamo!" Urla e sposta le mie gambe ma prima che si possa alzare lo blocco e con gli occhi nei suoi, lo costringo a continuare il discorso.
"Perché io?"
"Sei sua sorella" dice andando poi via e lasciandomi lì, con il cuore a pezzi.
Facciamo colazione e poi loro due vanno a sbrigare delle loro faccende. Io resto a casa e faccio venire Aleksandra per stare un po' in compagnia.
"Niente eh, non cede.."
"No, non vuole ma cambierà idea prima o poi"
"Certo che si"
"Ti va se usciamo un po'?"
"Non posso, oggi vado agli allenamenti con Arek"
"Allora vengo anche io con Igor, così stiamo insieme"
"Va bene, allora ci vediamo lì"
"Si" dice e va via proprio nello stesso momento in cui Arek torna.
"Sorellina, tutto bene?"
"Si"
"Preparati che tra un'ora andiamo agli allenamenti"
"Va bene, mi preparo"
Prendo dall'armadio uno short e sopra metto una maglia del Napoli di mio fratello. Mi guardo allo specchio e mi piace, Arek ha scelto il 99 perché è il mio anno di nascita quindi 'Milik 99' mi sta benissimo.
"Sono pronta!" Urlo andando in soggiorno dove c'è anche Piotr.
"Ciao" mi dice solo.
"Ciao a te" gli dico, prendo il cappellino da basket di Arek e mi avvio verso l'uscita "Arek, ti aspetto giù" urlo per farmi sentire da lui che è in camera sua.
Passo davanti a Piotr che si volta e fa uno scatto mettendosi davanti alla porta, impedendomi di uscire.
"Basta essere arrabbiata, non ti faccio uscire finché non facciamo pace" mi dice.
"Vogliamo vedere come esco? Mi metto ad urlare ad Arek che tu mi stai toccando e che ci stai provando con me"
Quando dico questa frase i suoi occhi diventano più scuri e si dilatano, sono uno spettacolo.
"Non dirlo neanche per scherzo"
"Allora lasciami passare"
"Ok, va bene.."
Si sposta dalla porta e la apre, facendomi passare. Sono quasi arrivata all'ascensore quando lui esce e mi chiama.
"Silvia! Aspetta..scusami" mi raggiunge e mi prende una mano.
"Non lo so, ci devo pensare..ci vediamo giù" dico tirando via la mano. Entro nell'ascensore lasciandolo lì e quando le porte si chiudono mi appoggio ai muri d'acciaio e faccio un respiro profondo.
Mi ha preso la mano, me l'ha stretta senza avere paura di ciò che sarebbe potuto capitare. È stata la sensazione più bella della mia vita.
Dopo poco i ragazzi scendono e andiamo agli allenamenti.
"Vieni che ti presento tutti" mio fratello mi tiene per mano e mi accompagna.
"Ragazzi! Venite..vi volevo presentare mia sorella Silvia"
"Ciao ragazzi!" Dico salutandoli con la mano.
"Tua sorella, sei sicuro? Troppo bella per essere una tua parente" dice un ragazzo biondino con un sorriso fantastico.
"Sono sicura che io e te andremo d'accordo, amico. Come ti chiami?"
"Jorge Luiz Frello, per i giornalisti Jorginho e per gli amici Jorgi"
"Oddio ahahaha allora piacere, Jorgi"
"Piacere mio"
Faccio conoscenza con tutti e seguo gli allenamenti con Aleksandra dagli spalti.
"C'è qualcuno che ti piace?" Mi chiede.
"Piotr vale?"
"No.."
"Boh forse Amadou, mi è simpatico"
"A me Marko piace troppo"
"Beh allora? Che stai aspettando?"
"Non lo so se gli piaccio"
"Certo che gli piaci, sei uno schianto"
"Non so, vedremo"
Gli allenamenti finiscono e i ragazzi vanno a farsi la doccia. Dopo una mezz'ora escono e vengono da noi.
"Che ne dite di andare a bere qualcosa stasera?" Ci chiede Marko Rog e Aleksandra quasi mi stritola la mano.
"Si dai, vi portiamo in giro" Amadou è d'accordo col compagno "o Arek non si fida?" Mi chiede.
"No macché, ora lo chiamo..Arek, vieni un attimo qui!" Urlo verso di lui mentre con lo sguardo cerco Piotr. Lo trovo poco più in là a chiacchierare con il mister e quando i nostri sguardi si incrociano mi sembra nervoso.
"Silvia..ohi, Silvia!"
"Ah si, Arek..stasera posso andare in giro con Amadou e Marko? Ti prego"
"Dove volete portarle?"
"A Chiaia, te la riportiamo tutta intera, promesso"
"Va bene ma massimo alle due deve stare a casa"
"Grazie fratellone" gli dico abbracciandolo e dandogli un bacio a stampo.
"Anche prima, noi abbiamo allenamenti domani"
Saluto tutti e torniamo a casa. Piotr è con Arek a giocare al solito videogame.
Decido di mettere una maglia nera che mi lascia le spalle nude, una gonna corta nera e dorata e la borsetta di Chanel in coordinato.
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//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•
Fanfic"Mi devi amare come le onde amano la riva, come si amano i temporali estivi, come la Nutella sul pane. Forte, amami forte o non amarmi affatto" -Pubblicata l'otto ottobre duemilasedici ||Piotr Zieliński is for women, strong and imperfect women||