Abbiamo appena finito gli allenamenti e chiamo Kalidou per chiedergli un favore.
"Kalidou, vieni un attimo!"
"Zielu eccomi, dimmi tutto"
"Dovresti aiutarmi con Arek, ancora una volta"
"Ancora guai con lui?"
"No stavolta no, o almeno spero.. ma devi darmi una mano"
"Certo per te e Silvia, tutto"
"Grazie, sei un vero amico"
"Si ma dimmi che devo fare"
"Ah si, giusto. Dovresti portarti Arek da qualche parte stasera e riportarlo a casa per le nove"
"Le nove?"
"Lo so che è tardi e che vorresti stare con la tua famiglia, ma ti prego, aiutami"
"Ma certo che lo faccio Piotr, non c'è bisogno che me lo ripeti.. me lo porto con me all'Apple store e poi perdiamo un po' di tempo, stai tranquillo"
"Grazie Kalidou, ti devo ancora una volta un favore enorme, grazie" lo abbraccio e sto per allontanarmi ma lui mi ferma.
"Ma che dovete fare?" Mi domanda.
"Una sorpresa per Arek"
"Ma il suo compleanno non è tra qualche mese?"
"Si ma non c'entra nulla"
"Ah..continuo a non capire"
Gli appoggio le mani sulle spalle.
"Kalidou ora non posso dirtelo, ma domani lo saprai, credimi"
"Va bene, non insisto anche se sono curioso"
"Domani sarai il primo a saperlo"
"Va bene allora, te lo riporto alle nove in punto"
"Grazie ancora"
Stavolta prendo il borsone e vado al parcheggio. Mentre sono in auto mi chiama Arek.
-Pronto Arek?
-Piotr, io sto con Kalidou, lo accompagno a fare un servizio.. lo dici a Silvia? Ha il cellulare staccato e non mi risponde, dille che faccio tardi e che se ha fame iniziasse a mangiare.
-Si glielo dico io e per la cena stai tranquillo, prepariamo qualcosa così quando torni mangiamo insieme, tanto che ora potrai mai fare?
-Aspetta che chiedo.. Kalidou dice massimo otto e mezza, nove.
-Va benissimo ci vediamo per le nove a cena allora.
-Ok a dopo
-A dopo.
Attacco e torno a casa. Tutto va secondo i piani.
Quando entro a casa di Arek sento dei rumori provenire dalla cucina e trovo Silvia arrampicata sul davanzale che cerca di prendere un piatto in un mobile alto.
"Ma che cazzo fai Silvia!" Urlo appena la vedo.
"Niente, mi serviva questo piatto bianco" mi risponde mentre scende io la raggiungo e la aiuto a scendere.
"Non le devi fare queste cose, e se cadevi eh?"
"Non sono caduta, sto bene come puoi vedere"
"Si ma è pericoloso, potevi aspettare me e te lo prendevo io" cerco di prenderla con le buone anche se vorrei urlarle contro.
"Si ma mi serviva"
"Va bene ma la prossima volta aspettami"
"Si, ok" dice.
"Comunque Kalidou ce lo riporta per le nove"
"Perfetto, io ho già imbottito la lasagna e comprato la carne.."
"Bene, cosa posso fare?"
"Prepari l'insalata greca?"
"Va bene, lo faccio subito"
Mi metto a preparare l'insalata ma do sempre uno sguardo a lei che si sta davvero facendo in quattro per questa cosa è mi sembra stressata, parecchio. Finisco il mio compito e la raggiungo. La abbraccio alle spalle e lei si ferma un attimo e si appoggia a me.
"Andrà tutto bene, e comunque hai me, non sei da sola"
Annuisce.
"Lo so ma ci tengo alla sua approvazione"
"Anche io e sono sicuro che la avremo"
"Si speriamo bene.. qui è quasi tutto pronto, metto le lasagne in forno"
"Va bene, io vado ad apparecchiare"
"Si"
Vado in cucina e apparecchio per tre, come al solito ma stavolta sarà una cena diversa, una cena che ricorderemo per tutta la vita.
Sono le nove meno cinque e sentiamo qualcuno aprire la porta, è sicuramente Arek. Silvia porta i piatti a tavola e poi ci sediamo.
"Hei ragazzi eccomi"
"Ciao Arek"
"Wow vi siete dati da fare vedo.."
"Si, avevamo voglia di fare qualcosa di speciale" dico e Silvia sorride leggermente.
"Meglio così, anche perché sto morendo di fame" si siede con noi e iniziamo a mangiare le lasagne.
"Dove ti ha portato Kalidou?"
"Eh.. prima al centro Apple e poi in un negozio per bambini, doveva comprare delle cose a Seni, cose troppo sfiziose ha preso"
"Ah..che bello" rispondo e guardo Silvia che sta iniziando ad innervosirsi e si vede.
"Porto il secondo" dice alzandosi.
"Ti aiuto" mi alzo e la raggiungo in cucina. La trovo appoggiata ai fornelli.
"Piccola, hei.. stai tranquilla, tra poco sarà tutto finito"
"Facciamo presto perché non ce la faccio più, ho paura di perderlo definitivamente"
"Non succederà e lo sai.. dai andiamo"
"Si" prendiamo la carne e l'insalata e torniamo in cucina.
"Cazzarola, carne e insalata greca.. bravi ragazzi"
"Ci siamo impegnati proprio"
"Si vede" risponde tagliando e mangiando la carne.
Quando abbiamo finito lui fa per alzarsi da tavola ma noi lo fermiamo.
"Aspetta Arek, c'è ancora il dolce" gli dico.
"Pure? Mammamia ma che vi siete messi in testa stasera?"
"Dai assaggialo, vediamo solo come è venuto"
"Va bene, si, lo assaggio volentieri.. che dolce è?"
"Ora vedi" dice Silvia e ci alziamo di nuovo insieme.
Andiamo in cucina e prendiamo due fette di tiramisù per me e lei mentre per Arek un piatto con scritto 1+1=3 coi chicchi di mais.
Mettiamo i nostri piatti ai nostri posti a tavola e a lui diamo il suo. Iniziamo a mangiare e lui ci inizia a guardare stranamente.
"Ragazzi, scusate.."
"Si?" Dice Silvia.
"Non ti piace il tiramisù?" Gli domando.
"Ma non mi avete dato il tiramisù.."
"Ah no? E cosa?" Dico ancora io, ormai Silvia non parla più, trema solo.
"Dei chicchi di mais? Che dovrei farci con questi?" Ci domanda.
"Non so.."
"Ma che..c'è scritto qualcosa.." legge e poi ci guarda, legge e poi ci riguarda " '1+1=3' ? Che significherebbe?" Ci chiede.
"Arek.. noi.." Silvia ci prova poi mi guarda e mi stringe la mano come a chiedermi aiuto. Capisco che Silvia si è bloccata, così parlo io.
"Noi aspettiamo un bambino" dico aspettando una sua reazione ma lui sembra di pietra, resta immobile e non dice una parola "e ne siamo felici" aggiungo per fargli capire bene la situazione.
"Si lo so che sembra strano, che sono piccola, che siamo piccoli..ma noi abbiamo deciso di tenerlo e siamo felici di diventare genitori. Mi dispiace se ti ho deluso ancora, se non te lo aspettavi o se ti vergogni di me ma è così, aspettiamo un bambino" dice Silvia e poi mi abbraccia.
"Speriamo che dopo lo shock iniziale tu ne sia felice come noi, abbiamo bisogno di te, sarai uno zio perfetto" gli dico ma lui ancora non dà cenni di reazione.
Ci fissa con le braccia incrociate e lo sguardo vitreo.
Io e Silvia lo guardiamo, cerchiamo di capire se è un bene o un male il fatto che non dica e faccia niente. Poi Silvia inizia a piangere e ricomincia a parlare.
"Scusami Arek, ti prego.. ho sempre voluto renderti orgoglioso non voglio che tu ti vergogni di me.." dice rivolgendosi a lui, ormai in lacrime.
Arek la guarda ancora, poi guarda anche me.
"Scusami Arek.. scusa" continua a dire Silvia.
"Non dirlo più" finalmente Arek risponde "non dire mai più che mi vergogno di te perché non succederà mai, mai. Ti amo Silvia, con tutto il mio cuore e amerò anche.. il mio nipotino anche se è da pazzi, voi siete pazzi" dice e spalanca le braccia invitando Silvia ad abbracciarlo. Lei lo raggiunge e lo stringe forte, io li guardo, sono bellissimi.
"Non ci posso credere, siete degli irresponsabili, coglioni e deficienti ma vi amo più di tutto il resto" dice e poi guarda anche me "vieni qua paparino.." li raggiungo e continuiamo l'abbraccio.
"Grazie per la comprensione, grazie davvero"
"Mammamia che shock, diventerò zio e la mia sorellina sara mamma.. non ci credo.." dice e Silvia lo avvicina facendogli mettere una mano sulla sua pancia.
"Credici, è proprio qui.." gli dice e lui sorride emozionato.
"Devo ancora metabolizzare.. però ora pensate solo a far crescere bene mio nipote..Mia sorella mamma e tu" mi indica e scuote la testa " tu papà, il mondo andrà a rotoli" dice e poi scoppiamo a ridere.
"È vero, ne sono consapevole" dico ridendo con lui.
"Invece per ora si sta comportando perfettamente, si preoccupa per me, per noi.. cerca sempre il mio bene e mi fa stare bene.. non potevo avere un uomo migliore in questo percorso" dice Silvia al fratello.
"Non avevo dubbi" risponde lui.
"Vieni qui" la tiro a me e la bacio con tutto il cuore.
Sento che la mia vita sta piano piano arrivando alla perfezione.
*****
Sono passati quattro giorni da quando l'abbiamo detto ad Arek e ora è praticamente sempre attaccato alla mia pancia. Piotr ci prende in giro dicendo che il bambino avrà due papà, non uno solo vista la morbosità di Arek.
Ora siamo seduti sul divano a casa mia, io e Arek mentre Piotr sta preparando la cioccolata calda.
"Eccolo che arriva" dice Arek quando lo vede arrivare mentre con la mano destra mi accarezza la pancia.
"È pronta, arriva" dice lui.
"Grazie mille"
Sorseggiamo la cioccolata e mangiamo dei biscotti al burro quando Arek inizia a parlare.
"Quando lo dite alla mamma? Sapete, vorrei pubblicare una foto sui social per il mio nipotino" dice indicando la mia pancia.
"Ah certo, solo per quello lo faremo, sicuro" dice Piotr.
"Io non ne parlo con mamma, assolutamente no"
"Lo faccio io, basta che mi dai l'ok"
"Ma se glielo dici poi ci rompe il cazzo e io non voglio sopportarla"
"Ma deve saperlo Silvia.." mi dice Arek.
"Si lo so.. io l'ho già detto a Lukasz.. Piotr lo dirà a mamma"
"Ho già detto che voglio farlo, dopo la chiamo"
"In culo alla balena fra, non sarà una passeggiata"
"Si lo so ma si deve fare e lo farò"
"Ti amo per questo, lo sai vero?" Gli dico e lo bacio.
"Si lo so, piccola"
"Vabbè ragazzi io vado che Igor mi aspetta"
"Igor o Lilian?" Chiedo io.
Arek si gira di scatto verso di me e abbassa lo sguardo.
"Con Igor, Lil non mi vuole e ha ragione"
"Ma ha ragione un cazzo" dice Piotr incazzandosi "è lei che è fidanzata, non tu. Lei doveva tenerti alla larga e se invece ti vuole che cacci le palle"
"Stanno insieme da cinque anni Piotr, non cinque mesi"
"E allora a te non ti doveva proprio guardare, caro Arek"
"È vero, se fosse così innamorata non si avvicinava così tanto a te"
"Si ok, avete ragione ma a certe cose non si comanda e voi lo sapete bene, o no?"
"Sì certo, ma ti ripeto Arek, non farti prendere per il culo, chiedile di essere onesta con te, tutto qui"
"Lo so, devo chiederglielo e lo farò. Ora posso andare che Igor mi aspetta, o dovete farmi altre domande?"
"Arek noi ti vogliamo bene, lo diciamo per te.."
"Lo so e vi ringrazio. Ora vado.. a dopo"
"Ciao fra"
"Ciao Arek"
Chiude la porta e se ne va.
"Non gliene va una buona"
"Già, ma è anche lui, non è lucido è accecato dall'amore"
"Lo capisco.. vabbè speriamo si riprenda"
"Si infatti"
"Piccola io vado a casa che mi devo preparare per domani per gli allenamenti, ci vediamo a cena?"
"Si va bene"
Mi saluta e se ne va.
Io mi faccio un giro sui social e decido di pubblicare una foto.
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//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•
Fanfiction"Mi devi amare come le onde amano la riva, come si amano i temporali estivi, come la Nutella sul pane. Forte, amami forte o non amarmi affatto" -Pubblicata l'otto ottobre duemilasedici ||Piotr Zieliński is for women, strong and imperfect women||