SEI / SZEŚĆ

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Ormai sono tre mesi che sono qui a Napoli da Arek e tra neanche un mese sarà Natale. Odio le feste convenzionali, odio che bisogna fare i regali solo quando dice il calendario e odio il finto buonismo delle feste. Sono una sorta di Grinch.
Arek, che è il contrario di me, invece lo adora. Sta già preparando tutto per tornare a Tychy ed è già super eccitato.
"Che ne dici se a mamma prendiamo quel divano che tanto le piaceva?"
"Fa come vuoi Arek, tanto paghi tu"
"Che c'entra Silvia, voglio che collabori"
"Si prendiamo quello"
"Devo dire che sei proprio energica eh.."
"Arek, lasciami dormire sono le otto"
"Si lo so, è che non vedo l'ora di rivedere mamma e Lukasz"
"Si si, lo so. Ora chiudi la porta e lasciami dormire"
"Va bene Grinch, buon riposo" mi dice baciandomi la fronte e andando via.
Non ho nulla contro il Natale ma non mi entusiasma, non possono costringermi ad essere felice per il Natale, io non sono così.
Cerco di prendere di nuovo sonno ma sento delle voci provenienti dalla cucina. Cerco di concentrarmi per capire di chi si tratti ma nulla. Poi sento una risata, la risata che riconoscerei anche tra un milione di risate. È Piotr.
Prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp.

Whatsapp
Piotr ❣️

                                                                                                                                          ~sei da me?

~si, scusa ti ho svegliata?

                                                                             ~sì...
quindi ora devi farti perdonare

~ah sì? E come?

                                                                                      ~potresti raggiungermi e ti farei vedere..

~potrei..ma c'è Arek

                                                                                                                         ~non sai che ti perdi
                                                                                                           O forse posso fartelo sapere..

                                                                                                                         ~non sai che ti perdi                                                                                                         ...

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~per la miseria Silvia..ti ho già detto
Di non mandarmi foto del genere

~vieni o no?

~vengo solo a salutarti, Arek è andato a
Fare la doccia

~allora abbiamo un'ora di tempo ⌛️⌛️

**

Nello stesso momento in cui premo invio la porta della mia camera si apre e Piotr entra lentamente.
"Buongiorno peste" mi dice restando fermo sulla porta.
"Buongiorno Piotr" gli dico con un sorriso.
"Scusa se ti ho svegliata, non volevo"
"Oh si che volevi"
"No"
"Vieni qui o aspetti sull'uscio della porta?"
"Meglio se sto qua"
Mi alzo dal letto portandomi dietro un lenzuolo che mi avvolge e lo raggiungo. Gli prendo la mano e lo tiro a me verso il letto.
"Lo conosci meglio di me Arek, ci mette un eternità per farsi la doccia, stai tranquillo"
"Non posso stare tranquillo se lui è a dieci metri da noi"
"Io però sono tranquillissima" dico, lasciando scivolare il lenzuolo a terra e coprendomi i seni con le mani.
"Silvia..l'ho già detto che sarai la mia rovina?" Dice passandosi una mano tra i capelli.
"Si, qualche volta" rispondo mentre lui mi avvicina.
Cammina piano e ha gli occhi puntati nei miei, quando mi è a pochi centimetri di distanza mette le sue mani sulle mie e me le sposta, scoprendomi i seni.
"E che sei bella l'ho già detto?"
"Qualche volta..ma non so se crederci.." gli dico e lui mi guarda perplesso "dimostrami quanto ti piaccio Piotr"
Mi appoggia le mani addosso, all'inizio senza muoversi. Mi spinge sul letto e  si mette su di me senza però far toccare i nostri corpi. Inizia a baciarmi dietro le orecchie, sul collo..sempre lentamente, senza fretta, come se avessimo tutta l'eternità per assaporarci. Anche le mie mani hanno fame di lui, così inizio ad accarezzargli il petto e poi l'addome. Lui continua a baciarmi il collo e scende verso i seni ma poi si blocca e torna a guardarmi negli occhi.
"Troppo, mi piaci troppo" sussurra e scende repentinamente con la bocca sui miei seni. Li assaggia avido, li stuzzica, li morde e mi fa ansimare di piacere. Gli accarezzo la schiena tesa ma quando mi morde e poi succhia, sono così presa che gli conficco le unghia nella pelle e lo sento gemere.
"Lo vedo" dico e con la mano destra scendo verso il cavallo del suo pantalone, afferrando la sua erezione.
"Silvia.."
"Tu puoi toccarmi e io no?" Dico "non è giusto"
"Si ma.."
"Shhh nessun ma.." lo interrompo continuando a muovermi con la mano sui suoi pantaloni.
Lui torna a baciarmi il collo e poi i seni, siamo sempre più eccitati e presi.
"Baciami Piotr..devi baciarmi.." gli chiedo.
Lui alza la testa e mi guarda di nuovo negli occhi. Sono di un azzurro talmente chiaro e limpido che potrei usarli come specchio.
Si abbassa su di me, le nostre labbra stanno per sfiorarsi, lo sento, sento il suo respiro sul mio viso..
"Piooootr! Mi porti la borsa degli allenamenti?"
"Cazzo! Devo andare..copriti Silvia" dice allontanandosi e andando via in un baleno.
"Ma.."
"Si eccola" urla a mio fratello.
Scendo dal letto, metto un pantaloncino e una t-shirt e vado in cucina da lui.
"Preparo la colazione, ti va?"
"Prendo solo un bicchiere di latte, grazie"
"Va bene"
"Eccomi..ah, una doccia ci voleva proprio"
"Buongiorno Arek!"
"Buongiorno sorellina" dice avvicinandomi e dandomi uno schiaffo sul sedere.
"Ahi ma sei pazzo?" Dico tirandogli un pugno sul braccio e guardo Piotr che sorride e si inumidisce le labbra.
"No per niente, sono tuo fratello e ho questo tipo di agevolazioni"
"Ti sbagli, nessuno ha queste agevolazioni, neanche un fratello..tu che ne pensi Piotr?" Gli domando mentre gli verso il latte.
"Io..io credo che tra fratelli e fidanzati ci può stare. Anzi più tra fidanzati.."
"Eh no..io dico di no" rispondo.
"Io dico che se il tuo ragazzo ti tratta così vuol dire che gli piaci"
"Io lo ammazzo" aggiunge Arek e vedo Piotr diventare nervoso.
"Perché?" Chiede.
"Perché è mia sorella Piotr, vedere un estraneo che le tocca il culo non sarebbe divertente per me"
"Capisco.." dice tossendo.
"Vabbè Arek, col mio ragazzo faccio quello che mi pare e non devo farlo sicuramente davanti a te..giusto Piotr?"
"Cosa? Sì certo, davanti a tuo fratello sarebbe poco appropriato" dice quasi strozzandosi col latte.
"Ma chi è questo tuo ragazzo?"
Piotr è nervoso e si vede, muove istericamente la gamba e beve il latte con lo sguardo basso.
"Io non ce l'ho il ragazzo Arek ma se lo avessi, credimi, certe cose non te le verrei a raccontare"
"Tu non ti fidanzerai allora, mi fai paura"
Piotr ride e a scuote la testa divertito.
"Scusa Arek ma tu con Jessica che facevi? Guardavate i puffi in televisione?"
"No certo che no..ma lei è mia sorella, Jessica no"
"E voglio ben vedere, che facevi, ti scopavi tua sorella?" Dico io e mio fratello e Piotr mi guardano ridendo.
"Non sono un tipo geloso ma pensare a queste cose mi innervosisce, quindi sorellina, quando ci sarà questo ragazzo..digli che prima di sposarvi non potrà neanche guardarti in costume"
"Ma dai che stronzata Arek!"
"Piotr lascialo perdere, sta delirando"
"E se lo conosco è peggio ancora!"
"Sta zitto!" Gli dico e vado in camera mia.
Mi spoglio e mi butto sotto la doccia, l'acqua calda mi riscalda la pelle anche se preferirei essere altrove, magari sulle labbra di Piotr.
**************
"Fino a ieri non eri geloso, ora non può neanche farsi vedere in costume?"
"Su quello scherzavo, però alcune cose mi darebbero fastidio. Tipo quando si addormentò con Amadou sul divano..insomma io so che sono solo amici eccetera, ma il modo in cui lui la accarezzava senza essere nessuno..non nego che ho provato fastidio"
"Come la accarezzava? E in che senso non è nessuno?"
"La accarezzava muovendo il pollice come se, non lo so, fosse il fidanzato ma non lo è. Se era il fidanzato e io lo sapevo non mi avrebbe dato fastidio"
"Ho capito..anche a me ha dato fastidio"
"A te?"
Cazzo, cazzo, cazzo. E questa da dove mi è uscita?
"Mi avrebbe dato fastidio, volevo dire. Se fosse stata mia sorella mi avrebbe dato fastidio"
"Ah ecco..comunque, l'importante è che se si fidanza almeno che sia con un bravo ragazzo, che la ami e la tratti con rispetto..poi che facciano sesso è normale"
"Già"
"Vabbè ora meglio andare che Igor ci sta aspettando"
"Si andiamo"
Usciamo da casa, passiamo a prendere Igor e andiamo agli allenamenti.
"Che ne dite se stasera venite da me per cena?" Ci chiede Jorgi mentre ci riscaldiamo prima dell'allenamento.
"Per me va bene" dice Allan.
"Anche per me" anche Vlad acconsente.
"Voi? Piotr, Arek?"
"Io ho mia sorella.."
"Anche lei è invitata logicamente"
"Allora ci sto"
"Anche per me va bene"
"Ama! Marko! Voi venite?"
"Io oggi devo uscire con Silvia, magari veniamo insieme direttamente da te"
"Va bene"
"Con Silvia?" Chiedo fermandomi nel bel mezzo del campo mentre corriamo.
"Si, mi accompagna a comprare dei vestiti"
Ricomincio a correre per non dare troppo nell'occhio ma dentro di me sta scoppiando la terza guerra mondiale.
"Ho capito"
"Vuoi venire anche tu? " mi chiede sorridendo.
"No grazie" rispondo e corro più veloce lasciandolo infondo al gruppo.
Passiamo agli allenamenti di tattica e poi alla partitella finale.
Facciamo la doccia, ci rivestiamo e andiamo via.
Vado da Arek e quando arriviamo a casa Silvia già non c'è.
Dannazione! Dannato me che mi sto facendo coinvolgere in questa pazzia e dannato me che l'ho toccata. Non riesco più a liberarmene, la penso in continuazione, penso a come sarebbe baciarla e a come sarebbe essere dentro di lei. Mioddio, devo smetterla questa ragazza mi ha fottuto il cervello completamente.
"Piotr, vieni..guarda questa"
Arek mi mostra delle foto di una ragazza sul cellulare.
"Chi è?"
"L'ho conosciuta l'altra sera in pizzeria..le voglio chiedere di uscire"
"Ah si fai bene, è carina"
"Si eh? Se vuoi ha anche un'amica, potremmo uscire a quattro"
"No Arek grazie, non mi va"
"Dai Piotr, è solo un'uscita"
"Non mi va ma perché insisti?"
"Perché le ho già detto che saresti venuto"
"No Arek tu stai male, non mettermi in mezzo"
"Perché no? Male che vada mi hai fatto un favore, se ti va bene magari ti diverti un po' con l'amica.."
"Non ne ho voglia ma lo faccio per te e basta"
"Grazie fratello, grazie" dice e mi abbraccia.
Passiamo il pomeriggio a giocare alla play, verso le sette stiamo per scendere. Lui va prima in bagno e io guardo Instagram per ammazzare il tempo. Niente di nuovo, solite cose fino a quando..

Silviamilik99 ha pubblicato una foto.

Silviamilik99 ha pubblicato una foto

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❤️ ama.diawara.21, marko_rog, jorginhofrello, allanmarques91, igorlasicki, aleksalasicki, rafaelcabral90, katkarkhofs, _rl9 e altre 3.621 persone
Silviamilik99 il bimbo è felice dopo lo shopping 👶🏿💘💞 @ama.diawara.21
Ama.diawara.21: troppo, grazie piccola 💣💘 @silviamilik99
Marko_rog: la bellezza @silviamilik99 @ama.diawara.21.
Aleksalasicki: gli amori miei più belli ❤️❤️ @silviamilik99 @ama.diawara.21
Jorginhofrello: muovetevi che vi stiamo aspettando, poccioncini @ama.diawara.21 @silviamilik99
Silviamilik99: arriviamo, c'è traffico! @Jorginhofrello amori 😍😍 @marko_rog @aleksalasicki

**

Resto imbambolato a guardare quella foto e a leggere i commenti. Bimbo, piccola, piccioncini.. ma che cazzo si sono messi in testa questi due? Che credono di fare, di prendermi per il culo?
"Andiamo?"
"Si" dico stizzito.
"Questi due stanno nel traffico, secondo me fanno tardissimo"
"Se c'è bisogno la vado a prendere io a Silvia" dico uscendo da casa e prendendo le scale "io scendo a piedi" continuo mentre lui chiama l'ascensore.
Ci rincontriamo giù e Arek mi guarda strano.
"Piotr se devi stare incazzato con me per il fatto dell'uscita a quattro lasciamo stare.."
Arek è una persona intelligentissima, una delle più intelligenti che conosca ma a volte non vede le cose evidenti e mi chiedo come sia possibile.
"No macché, scusa..è che mi fa male la testa"
"Ah va bene.. guido io?"
"Si grazie"
Mentre lui guida tra le strade di Napoli, io apro Whatsapp e contatto Silvia.

Whatsapp
Silvia Milik 👧🏻

~dove state?

~in auto

~questo lo so, ma dove

Silvia Milik ti ha inviato un messaggio vocale
*siamo.. Ama dove siamo?
Quasi da Jorgi..credo ahahah.. vedi, stai tranquillo
Che arriviamo presto..ciao*

~ciao

**

Siamo seduti in veranda da Jorgi e Natalia, io sono seduto vicino ad Allan e Arek. Difronte a me ci sono Silvia con Amadou, Marko e Aleksandra. Ridono, chiacchierano e si sfiorano ogni volta che mi giro a guardarli. Non so se lo fanno apposta ma mi sto imbestialendo. Ad un tratto mentre sono assorto a pensare sento qualcosa che mi tocca la gamba, alzo lo sguardo e vedo che Silvia mi sorride maliziosa.
"Tutto bene Piotr? Ti vedo strano" mi dice.
"Sto bene, ho solo mal di testa"
"Io ho il rimedio per te, vieni.."
"No Silvia, grazie sto bene così"
"Dai Piotr, ha l'oki può aiutarti, vai.." Arek si intromette e mi costringe ad alzarmi.
Seguo Silvia in una camera dall'altra parte del corridoio.
"Ecco.." dice prendendo la sua borsa e cercando qualcosa dentro. Quando trova la bustina di oki me la passa e sorride.
"Grazie" dico aprendola e svuotandola nel bicchiere d'acqua che mi sono portato dietro.
"Sei nervoso.." si avvicina e mentre bevo mi bacia il collo.
Non dico nulla. Le sue labbra mi calmano all'istante ma allo stesso momento mi fanno ribollire il sangue nelle vene.
"Si sono nervoso"
"Perché?"
"Lo sai il perché.."
"No non lo so, altrimenti non te lo chiedevo"
"Amadou si prende troppe confidenze con te"
"Sul serio?" Mi chiede mettendomi una mano sotto la maglia mentre io le appoggio le mani sui fianchi.
"Si"
"Ma a me interessano solo le confidenze che mi dai tu, Piotr, non so se l'hai capito"
"Ma mi dà fastidio lo stesso"
"Baciami e mi comporterò meglio, promesso"
Le mie mani sono sotto la sua maglia, sui fianchi. Ha la pelle liscia e calda, mi attrae da morire. Ora si mette proprio di fronte a me, le sue labbra sono rosse ma senza rossetto, sono umide. Vorrei baciarla ma non lo farò.
"No"
"Dammi una motivazione valida"
"Se ti bacio mando a puttane la mia vita"
"Baciami"
"No"
Si stacca da me, si volta e come se non fosse successo nulla, se ne va lasciandomi lì da solo come un emerito stupido.
Forse lo sono davvero, stupido. Come si fa a rifiutare una ragazza così? È la sorella di Arek, lo so ma sono sicuro che lui capirebbe se fossimo convinti di volerlo fare. Ne sono convinto? Non lo so, so solo che quando lei mi tocca, mi guarda o anche solo mi sorride mi sento come quando ho segnato il primo gol in Serie A, in cima all'Everest.

//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora