QUARANTATRÉ / CZTERDZIEŚCI TRZY

1.3K 48 44
                                    

"Saliamo su e glielo diciamo?" Mi chiede Piotr mentre siamo a letto, appena svegli.
Sono tornata da Monaco una settimana fa e non ho ancora avuto il coraggio di dire ad Arek del bambino.
"Non lo so Piotr, non ce la faccio ancora"
Mi guarda e sono sicura che sia deluso dal mio comportamento, come se si sentisse offeso dal fatto che non lo voglia far sapere in giro.
"Va bene, come vuoi" dice e si alza dal letto.
"Piotr, hei..non fare l'offeso però.."
Si ferma proprio di fronte a me e si mette una mano sul fianco.
"Non sono offeso solo che non ti capisco, avremo un figlio e ne siamo felici, perché non dirlo a tuo fratello?"
"Non so come la prenderà!"
"Ma come può prenderla, Silvia? Sei sua sorella, avrà un nipotino.. io ne sarei solo felice"
"Se tua sorella di diciotto anni fosse incinta ne saresti felice? Tu? Non credo proprio"
"Ok, forse sarebbe un trauma ma tu avrai un bambino con me, stiamo insieme e ci vogliamo bene. Non è che sei andata in discoteca e ti sei fatta ingravidare dal primo che passava. Tu avrai un figlio da me Silvia, non da chiunque"
"Lo so bene" lo raggiungo camminando con le ginocchia sul letto "tu sei l'amore della mia vita e solo con te potevo accettare una cosa del genere ma cerca di capirmi, non sono pronta per dirlo ad Arek ma ti giuro che ci sto lavorando"
"Va bene, non ti voglio costringere a fare nulla"
"Grazie" gli dico baciandogli la bocca, lui ricambia e poi mi bacia anche il pancino.
"Vado a farmi una doccia"
"Ok, io preparo la colazione nel frattempo"
"Va bene"
Lui va in bagno e io in cucina.
Preparo i muffin e i cornetti, latte e spremuta d'arancia. Quando dopo una ventina di minuti mi raggiunge in cucina, è tutto pronto.
"Dovresti trasferirti qua" mi dice mentre dà un morso al muffin.
Il mio cuore a sentire quelle sue parole per poco non esplode.
"Qua, con te?"
"Certo, tra pochi mesi saremo una famiglia.. dobbiamo iniziare a comportarci da tale. Tu ed io stiamo per avere un figlio Silvia, ed è giusto vivere insieme"
Lo guardo perplessa per qualche secondo, poi gli rispondo.
"Vuoi che venga qui solo perché sono incinta o perché lo vuoi davvero?"
Posa il muffin, beve un sorso di latte e mi fissa negli occhi prendendomi una mano nella sua.
"Ti voglio qua perché ti voglio qua e anche perché aspettiamo un bambino, non penso che sia una cosa brutta, o no?"
"No, certo che no.. ma farlo solo per quello non va bene perciò io ti chiedevo se.."
"Non sopporto quando metti in dubbio le mie intenzioni e i miei sentimenti. Ti voglio qua perché devi stare con me, ti voglio qua perché non ce la faccio a saperti lontana da me, ti voglio qua perché hai dentro di te mio figlio. Posso o sono un mostro?" Mi domanda, stavolta si è innervosito davvero.
"No che non sei un mostro, che dici Piotr.."
"E allora finisci di trattarmi come quello che sta con te solo perché sei incinta, perché ti garantisco che non è così e non lo ripeterò più"
"Hai ragione, scusami"
"Va bene" dice alzandosi e togliendo i piatti vuoti da tavola. Poi si allontana sedendosi sul divano e accendendo la televisione.
Mi siedo accanto a lui e gli accarezzo una coscia.
"Sai che potremmo fare?" Gli domando.
"Cosa?" Mi chiede senza neanche guardarmi.
"Dirlo alla tua famiglia.. se a te sta bene"
Gira la faccia di scatto verso di me, e mi sorride.
"Mia mamma sarà contentissima"
"Lo so bene" annuisco.
"Li chiamiamo con FaceTime?"
"Perfetto"
Spegne la tv e accende il Mac, chiamando subito suo padre che dopo qualche squillo, risponde.
"Piotr, figliolo! Come va? Ciao Silvia!"
"Bene papà a voi?"
"Bene, bene.. aspetta che chiamo tua madre" dice e lo sentiamo urlare il suo nome.
"Ciao mamma"
"Ciao tesoro, ciao Silvia. Come va?"
"A noi tutto benissimo, e a voi?" Dico io.
"Bene, anche se ci mancate tanto"
"Anche voi mamma.."
"Come mai questa telefonata?"
"Ora mi offendi, che vuoi dire che non chiamo mai?"
"Si ma di solito col cellulare.."
"Si in effetti dovremmo farvi vedere una cosa"
"Ah si? Avete comprato un cagnolino?"
"Non proprio.." dico io.
"Sei pronta?" Mi chiede Piotr e io annuisco "e voi, siete pronti?" Domanda ai suoi genitori.
"Pronti per cosa?"
"Ora vedete.. siediti mamma" le dice e la mamma prende una sedia e si siede.
"Mi stai spaventando Piotr, cos'è, un tatuaggio mostruoso? O peggio ancora, vai a giocare in Cina?"
"No mamma, siediti e aspetta un attimo.." dice e sposta la cam su di me che mi alzo e mi scopro la pancia.

//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora