TRENTATRÈ / TRZYDZIEŚCI TRZY

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Oggi è il ventuno settembre e sono al San Paolo con Aleksa per Napoli - Fiorentina.
"Ecco, si si.. vai.. nooooo! Ma che cazzo faiii Dries!"
"Oh Silvia, ma ti calmi?" Aleksa mi prende per un braccio e mi fa sedere al mio posto.
Siamo in tribuna d'onore e io mi sto scaldando un bel po'.
"Ma questi non segnano!!"
"Agitandosi così non cambierà nulla, te lo assicuro"
"Si ma.. guardali..guardali là che combinano!" Mi alzo di scatto e inizio ad imprecare, Bernardeschi ha appena fatto un grande gol.
"Ma chi seiiii? Ma tornatene da dove sei venuto, deficiente!" Urlo mentre Aleksa cerca ancora di tenermi a bada.
Tutti mi guardano ma non mi importa, sono così, cazzo volete?
"Mh, allora? Cazzo ci guardi?" Dico ad un vecchio con tutti i capelli grigi tirati dietro.
"Ma Silvia! Che cazzo fai quello è il presidente De Laurentiis!" Mi dice poi si rivolge a lui "scusi eh, è in trance agonistica"
"Si tranquilla, anzi me diverte. La ragazza di chi sei?" Mi domanda, distraendomi per un attimo dalla partita.
"Sono la ragazza di Zielinski e la sorella di Milik" dico guardando verso il campo.
"Devo complimentarmi con loro allora, sei gagliarda" risponde ma neanche lo ascolto.
"Ma che cazzo fanno? Arbitro sei un coglione di merda! Quello è fallo nde chitemmuort!" Urlo perché uno di quei cazzoni viola ha appena fatto fallo a mio fratello.
Mi guardano di nuovo tutti.
"Mi scusi presidente ma.." alzo le spalle come a dire 'sono così, non ci posso fare nulla' e lui sorride.
"Ma per carità, sfogati fai bene, anzi fallo anche per me che non posso o scoppia un putiferio mediatico su cui potrei girarci anche un film per Hollywood"
"Va bene allora.." mi risiedo accanto ad Aleksa mentre aspettiamo che Dries batta una punizione interessante.
"Gooool siiiii, Driessino ti devo fare un regalooooo, vaiiii" urlo ancora e poi mi risiedo, bevendo una Coca-Cola intera in un secondo.
"No ma tu stai proprio male, io allo stadio con te non ci vengo più eh, ti avverto"
"Fai un po' il cazzo che ti pare Ale!"
"Si sì, poi vediamo"
"Amore mio, che giocatore, guardalo Ale.. guardalo lì! Questo è gol me lo sento Ale, me lo sento!... Gooool vita mia! Amore mio ti amoooo!" Scendo giù all'ultima barriera della tribuna e lui mi fa un cuore con le mani. Sono talmente euforica che temo per la mia incolumità.
Mi vado a risedere e di nuovo il presidente mi guarda ridendo. Sono contenta che almeno faccio divertire qualcuno..
"Ancora, amore mio vuoi farmi morire qua dentro! Amore, segna, segna ti prego.. Siiiiiiii" urlo di nuovo scendendo e lui mi fa di nuovo un cuore con le mani. Ha appena fatto un gol spettacolare da fuori aria e i compagni lo abbracciano.
"Dio mio Ale, io lo amo troppo"
"Lo so ma ora calmati, per cortesia"
"Signorì, lo tratti bene eh mi raccomando.. me li saluti, arrivederci" il presidente si alza e va via a pochi minuti dal fischio finale.
"Arrivederci Presidente"
Io e Aleksa scendiamo ad aspettare i ragazzi fuori agli spogliatoi e dopo quasi un'ora, arrivano.
"Amore sei stato fantastico" gli salto addosso e lui mi fa volteggiare.
"Mi porti fortuna piccola, devi venire più spesso allo stadio"
"No, non se ne parla Piotr! Fa solo figure del cazzo! Ha preso a parole il presidente, ti rendi conto?"
"Ma no dai, non esagerare Ale!" Le tiro uno schiaffo dietro la testa.
"Cosa hai fatto?"
"Non sapevo fosse lui, me ne ero scordata!"
"Silvia tu mi farai licenziare!"
"Macché! Si è divertito anche lui a sentirmi sbroccare"
"Lo immagino" dice tirandomi a sé e baciandomi.
Viene anche Arek e torniamo a casa, poi lui esce con Igor e io scendo da Piotr.
"Amoreee eccomiii" urlo entrando.
"Vieni, vieni, sono in camera"
"Ho una sorpresa per te!" Dico a tipo cantilena mentre cammino verso la sua stanza.
"Eh anche io per te, anche bella grossa"
"Ma che stupido che sei, pensi sempre alla stessa cosa " entro in camera e lo trovo in boxer e maglia bianca, sdraiato sul letto. Salto sul letto e gli salgo addosso.
"E questi?" Dice ridendo e indicando i miei fiori.
"Per te"
"Ma sul serio? Non è che te li ha regalati qualcuno Silvia? A chi devo ammazzare di botte? Pure oggi mi devono far diventare una bestia" fa per alzarsi ma io lo faccio risdraiare spingendolo sul letto con una mano.
"Li ho presi io per te, non me li ha regalati nessuno"
Mi guarda sospettoso ancora per un po', poi annuisce.
"Allora grazie" mi dice e mi tira a lui.
Sorrido e prendo un paio di rose sbattendole addosso a lui.
"Dammi qua"
"No lasciale che le rovini!"
"E perché tu che stai a fa?" Ne prende un paio con la bocca e mi fa scoppiare a ridere.
"Sei troppo bello così, aspetta che ti scatto una foto"

//Piotr Zieliński// •Se devi amare, devi amare forte•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora