Capitolo 30

6.3K 429 82
                                    

POV'S DEREK

É passata una settimana dall'inaugurazione, e Stiles questi giorni è dovuto andare spesso il pomeriggio a casa di Isaac per un progetto.
Anche se la sera ci vediamo sempre a cena, e ieri mi ha tagliato la carne a forma di fiore.

Sorrido al pensiero, scuotendo la testa.

«Derek? A cosa stai pensando?»
Mi domanda Erica, fissandomi. Siamo a mensa, e lei è esattamente davanti a me. Jackson é accanto a lei e io mi trovo tra Liam e Boyd.

«Che intendi?» Borbotto.

«Stavi sorridendo, Der. E ultimamente sei più...come dire...rilassato»
Arranco.

«Niente di importante» Ribatto, e vedo lei scuotere la testa. Si è accorta che ho mentito, merda.

Stiles entra in questo momento, e si siede vicino ai suoi amici, salutandomi con una mano e sorridendo.
Ricambio con un cenno al capo e facendo tutto per soffocare un sorriso.

Si siede il più lontano da Malia, e posso capire il motivo. Dovrebbero chiarire oggi, e Stiles mi sembrava determinato a lasciarla.

Mi rigiro verso i miei amici, notando che Jackson mi guarda in modo davvero strano.
Gli tiro un'occhiata fulminante, e lui si rigira immediatamente.
Allora sono ancora capace di incuotere terrore, penso soddisfatto.

Erica richiama la mia attenzione, e la vedo sussurrare pianissimo, in modo che possa sentire solo io:

«Jackson ha capito che tu e Stiles non siete cugini»

Quasi mando di traverso ciò che sto masticando.

«Com'è possibile?»
Sussurro di rimando.

«Cugino messicano, serio? E se mio cugino mi guardasse in quel modo, Derek, probabilmente non lo vorrei più rivedere»

Questa non ci voleva, ma non dovrebbe averlo detto a nessuno.
Ora capisco perché mi stava guardando in quel modo.
E oggi dovremmo dire al preside il resoconto della sua punizione, dopo il mio allenamento, perciò Stiles rimarrà a vedermi.

Come potevo prevedere si sarebbe trasformato tutto in un fottuto disastro?

💣💣

Jackson mi passa la palla, e cerco di fare canestro. Non ci riesco.
Mi sto allenando malissimo.
Mi giro verso Stiles, che si trova sulle gradinate, e noto la sua espressione confusa.

Non penserà sia possibile che il capitano risulti essere il più scarso.
Dio, perchè non riesco a focalizzarmi su quella sua stupida palla?
Sento sempre il suo sguardo su di me.

Jackson non fa che controllare ogni mia mossa, in silenzio. Sento che sta riflettendo su qualcosa, e infatti non si sta allenando neanche lui bene. Sembra costantemente distratto, mentre io che è il primo giorno di allenamento della mia vita.

Non sono riuscito neanche a fare un canestro, quando normalmente è strano se ne manco uno.

Una volta mi é anche scivolata via la palla dalle mani.

A fine allenamento il coach mi chiama, e accorro verso di lui.

«Hale, mi spieghi cosa ti sta succedendo? Alla partita hai giocato più che male, ma pensavo fosse una giornataccia. Agli allenamenti dopo hai giocato da Dio!»

I hate u, I love u |STEREK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora