«Ehi, Jake, aspetta!» urlai.
Il licantropo fermò la macchina ed abbassò il finestrino del guidatore.
«Che c'è?» chiese. Notai che stava tremando lievemente.
«Dove stai andando?»
«A fare un giro» mi rispose.
«Un giro? Ora?! E se Sam e gli altri ti attaccano? Sono appostati poco fuori il nostro confine»
«Correrò il rischio»
«Jake... perché stai andando via?»
«No, no. Aspetta. Non sto andando via, tornerò subito. Ho solo bisogno di prendere un po' d'aria»
«Cosa ti ha fatto Bella, questa volta?»
«Non è Bella. È il succhiasangue»
«Allora cosa ti ha fatto Edward?»
Iniziò a pensare a cos'era successo. Tutto normale finché Edward non aveva sentito i pensieri della cosa e si era intenerito.
«Cosa?! Edward accetta quell'affare?!» chiesi stupita ed irritata contro di lui.
«Esatto»
«Stupido vampiro traditore» sibilai «Quindi scommetto che ti serva che io rimanga qui...»
«Se vuoi. Tanto Seth e Leah sono ancora carichi, hanno appena iniziato il turno. Avevi degli impegni?»
«Beh, c'è Andrea che mi ha chiesto di andare a farmi un giro con lui...»
«Per me va bene. Andiamo a dirlo agli altri due» disse uscendo dalla macchina. Lasciò il motore acceso e la portiera aperta.
Mi avvicinai ad Andrea «Torno subito» gli dissi, poi seguì Jacob.
Il licantropo si allontanò da me per potersi trasformare senza distruggere per l'ennesima volta i vestiti.
Appena il grosso lupo arrivò mi trasformai anch'io, giusto per partecipare più attivamente al discorso.
«Seth, Leah, vi serve una pausa?» chiese Jacob.
«No, Jake, perché? Abbiamo appena iniziato» rispose Seth.
«No, Jake» rispose Leah.
«Ok, perfetto. Chiara dovrebbe andare a fare dei compiti importanti per domani con un suo compagno di classe» mentì Jacob «Vi va bene continuare da soli?»
«Certo!» rispose Seth. Era sempre pronto ad offrire una zampa in caso di bisogno.
Leah era titubante.
Vi restituisco subito le ore aggiuntive, appena torno.
«Va bene» rispose la lupa.
Grazie.
«Perfetto. Beh, io vado a farmi un giro» rispose Jacob lasciando trapelare le immagini di Edward che iniziava ad amare il mostro che stava uccidendo Bella solo perché era in grado di pensare.
Leah espresse un'infinità di pensieri disgustati nel mentre che Seth rimaneva zitto, sconvolto dal tradimento di Edward.
Jacob si allontanò incamminandosi verso la casa e, poco dopo, sparì dalla mente del branco.
Mi incamminai anch'io verso la casa.
Sentì il rumore della macchina di Edward che si allontanava.
«Ehi, Chiara» mi chiamò Seth.
Che c'è?
«Vai da Andrea?»
Sì.
«Evvai!» uggiolò felice.
Scossi la testa e continuai a camminare, trasformandomi come se niente fosse.
Uscì dal bosco e mi avvicinai ad Andrea che mi aveva aspettato pazientemente vicino alla moto.
«Allora?» chiese.
«Posso venire. Vado solo ad avvertire Carlisle ed Esme»
Lui sorrise ed annuì «Ti aspetto qui»
Presi lo zaino che avevo lasciato sull'erba ed entrai in casa.
Sfortunatamente, per salire in camera mia ero costretta a passare per il piano dove c'erano praticamente tutti, mancava solo Esme.
Intravidi Edward seduto sul divano, vicino a Bella, che accarezzava amorevolmente il pancione di lei.
Alzai gli occhi al cielo e mi trattenni dal vomitare.
In camera mia trovai Esme che puliva la poca polvere che c'era.
«Ciao, com'è andata la giornata?» mi chiese gentilmente.
Posai la cartella sulla sedia, per non intralciare le pulizie.
«Mh. Passabile» risposi «Posso uscire con Andrea? Torno prestissimo e, se succede qualcosa, chiamatemi sub..»
«Vai, tranquilla» rispose interrompendomi.
«Oh, grazie» ero un po' stupita. Dovevo ancora abituarmi all'estrema gentilezza dei vampiri che mi avevano adottata. Con gli Smitterson, i miei ex genitori adottivi umani, dovevo pregare in non so quante lingue per ottenere il permesso di un'uscita -infatti uscivo sempre senza chiedere, facevo prima-.
Presi solo il telefono e scesi. Incrociai Carlisle che stava salendo.
«Ehi, io sto uscendo con Andrea» gli dissi «Se succede qualcosa telefonatemi subito, ok?»
«Certo» rispose sorridendo e riprendendo a salire le scale.
Guardai alla mia destra e vidi di nuovo la disgustosa scena del traditore.
Edward fece un profondo respiro e alzò lo sguardo, voltandosi a guardarmi.
Ops, mi aveva sentito. Beh, non era un mio problema se non gli piacevano i miei pensieri.
Lo fulminai con lo sguardo e scossi la testa, ferita dal suo comportamento. Prima voleva far abortire Bella e poi, solo perché il mostro pensava, appoggiava la sua scelta.
Scesi le scale velocemente e uscì fuori.
«Chiara, aspetta!» sentì il vampiro traditore che mi chiamava.
«Non rompere» gli risposi avvicinandomi ad Andrea.
Edward corse verso di me, a "velocità umana" e mi bloccò posandomi una mano gelata sulla spalla «Aspetta. Posso spiegarti tutto» disse mettendosi davanti a me, imprigionandomi con le sue mani sulle mie spalle.
«Non mi servono le tue spiegazioni, traditore»
«Ma..»
Mi liberai dalla sua presa e mi diressi verso Andrea.
«Tornatene dal tuo mostriciattolo pensante adorato» dissi al vampiro, poi, rivolgendomi all'umano dissi: «Andiamo, per favore»
«Certo» rispose passandomi il casco.
«Dai, Chiara. Per favore, non fare così. Tanto ormai non potremmo più farci nulla. Non puoi accusarmi se accetto che Bella avrà un figlio»
Alzai la visiera di plastica trasparente del casco, fortunatamente riuscì a farlo al primo colpo e non feci figuracce -non sapevo neanche come alzare una visiera del casco, non lo avevo mai fatto-. «Senti, vai da Bella visto che le mancano pochi giorni di vita. Quel mostro la sta uccidendo»
«È un bambino. E... ok, la sta uccidendo. Ma potrebbe salvarsi» rispose amareggiato.
«Oh! Adesso il feto, il mostro assetato di sangue, l'abominio, il frutto di un amore che non sarebbe dovuto esistere, e tutto il resto è un bambino?! Rosalie ti ha fatto il lavaggio del cervello. Questo non è l'Edward che conosco»
«Rosalie non c'entra nulla. L'ho capito da solo»
Scossi la testa indignata. Non sapevo neanche io perché mi desse così fastidio questo suo tradimento. Forse perché aveva fatto andare di nuovo via Jacob, forse perché adesso eravamo in pochi ad essere contro quella cosa o forse per qualcosa che non sapevo di preciso.
Decisi di salire sulla moto, ma Edward mi anticipò. Fece qualche passo avanti e mi afferrò i polsi, stringendoli in una morsa gelata e ferrea.
«Non vi ho traditi» scandì bene le parole «Ho solo capito che è un bambino come gli altri. Non dico che è umano, questo proprio no, ma è innocente quanto qualsiasi bambino umano. Non vuole fare del male a Bella. All'inizio non lo capivo. Vedevo solo mia moglie morire a causa mia, davanti a me ed ero costretto a fissarla impotente. Adesso che lei sta migliorando e che ho capito ciò che il bambino pensa; cioè, ciò che potrebbe pensare» si corresse subito perché c'era Andrea «Ho capito quanto sono stato stupido a prendermela con lui -o lei-»
«E intendi amarlo?»
Lui annuì, serio «Come un padre ama un figlio»
«Anche quando avrà ucciso Bella? Quando te la porterà via? Resterà comunque un "bambino innocente quanto qualsiasi bambino umano"?!»
Lui esitò, aprì la bocca per parlare ma poi la richiuse, non rispondendomi.
«Appunto. Andrai a Volterra e ti farai uccidere. E il "piccolo bimbo innocente" resterà qui, solo soletto e Jacob, non potendo uccidere te, ucciderà la cosa e se ne andrà via! Questo mostro che sta nascendo ci rovinerà la vita!»
Edward trattenne a stento un ringhio. Strinse involontariamente un po' di più la presa sui miei polsi e mi scosse.
«Capiscimi, Chiara! Non è una situazione facile»
Notai che aveva gli occhi tendenti al nero per la sete ma, questa volta, sembravano più neri del solito.
«No, non capisco i tuoi ragionamenti contorti. Solo perché qualcuno o qualcosa pensa non vuol dire che non sia un mostro. E poi mollami, mi stai facendo male» e congelando. Aggiunsi mentalmente. Nel mentre che dicevo l'ultima frase cercavo di liberarmi dalle sue mani.
Mi lasciò andare di scatto. Gli occhi tornarono del giallo tendente al nero normale. Forse, prima, stava perdendo il controllo del suo lato vampiresco.
Comunque non accettavo la sua scelta.
Gli voltai le spalle avvicinandomi un po' di più alla moto.
Edward sospirò «È pur sempre mio figlio. Non puoi fare così» azzardò un altro passo verso di me.
Questa volta Andrea si mise in mezzo «Adesso basta» disse con tono abbastanza autoritario «Chiara ha fatto la sua decisione» poi si rivolse a me, con voce più dolce «Andiamo?»
Annuì. In più non mi fidavo di Edward, era comunque un vampiro irritato ed assetato.
"Non gli farei mai del male" pensò deluso dalla mia scarsa autostima nei confronti del suo autocontrollo.
Andrea si mise il casco e salì sulla moto. Mi sedetti subito dietro di lui che partì senza pensarci due volte.
Mi strinsi a lui e, intanto, pensai alla decisione di Edward. Forse aveva ragione. Oppure no?
Si poteva non considerare quella cosa un mostro solo perché pensava? Che poi, per i pensieri che avevo percepito nel mentre che ero a casa, quella roba non pensava nemmeno come gli umani. I suoi pensieri erano più che altro delle sensazioni, erano simili ai pensieri degli animali che trovavo nel bosco. Infatti, a volte, se mi concentravo bene riuscivo a sentire alcuni pensieri di qualche animale e pensavano con delle sensazioni, tipo: mi piace, non mi piace, ho fame, ho sete, ho paura, eccetera eccetera.
Questa... cosa pensava nello stesso modo. Forse solo perché era piccola o forse perché non sarebbe stata in grado di pensare come un vampiro, un licantropo o un umano.
Dopo qualche minuto arrivammo alla destinazione scelta da Andrea: il parchetto di Forks.
Il ragazzo parcheggiò e scesi dalla moto insieme a lui.
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I Cullen e i Quileutes 3
FanfictionMolte cose sono rimaste in sospeso dopo il secondo libro. Jacob tornerà a casa? Chiara avrà rivelato qualcosa ad Andrea? Se sì, cosa? Cosa farà Chiara quando Bella rimarrà incinta e dovrà decidere se stare con il branco e combattere i vampiri che l'...