45. Scudo

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Entrai in casa piena di ansia.
I membri del clan di Denali avevano deciso di aiutarci oppure ci avevano voltato le spalle un'altra volta?
Dopotutto ci avevano negato il loro aiuto contro i neonati solo perché Irina era arrabbiata con noi licantropi per la morte di Laurent, perché avrebbero dovuto aiutarci adesso dove licantropi e vampiri erano alleati contro la stessa Irina ed i Volturi?
Mi diressi nell'ampio salone, dove stavano tutti quanti.
Incrociai subito lo sguardo di Edward che mi sorrise rassicurante.
"Ci aiuteranno" pensò rispondendo a tutte le mie domande inespresse.
Sospirai di sollievo, tutta l'ansia si volatilizzò insieme alle mie paure.
Sentivo tutti gli sguardi dei vampiri puntati su di me.
Edward si alzò dal bracciolo del divano sul quale era seduto e mi raggiunse. Cingendomi le spalle con il braccio mi accompagnò fuori dalla casa, in un posto abbastanza lontano in modo che nessuno potesse sentirci.
Durante il tragitto ripercorse mentalmente e silenziosamente tutto ciò che era avvenuto, in modo da farmi apprendere tutto.
Sospirai quando scoprii che Renesmee iniziava a sentirsi in colpa per ciò che stava accadendo; vidi i membri del clan di Denali che si avvicinavano ed entravano in casa; avvertii l'ansia di Edward quando doveva introdurre il discorso con i nuovi arrivati e sentii il suo desiderio di avere accanto Jasper sia per il suo talento che per la sua abilità da combattente, nel caso che gli ospiti reagissero male; ringhiai quando Tanya e gli altri si spaventarono alla vista di Renesmee; e sorrisi quando Carmen decise di fidarsi e la accettò. Dopo di lei anche Eleazar, Tanya e Kate decisero di lasciare che la bambina gli mostrasse tutto come solo lei era in grado di fare.
«Quindi ci aiuteranno» dissi.
«Sì».
«E... di Jake? Cos'hanno detto?».
«Non sanno nulla dell'imprinting» disse quell'ultima parola come se fosse una cosa mostruosa.
«Ah. Beh, comunque intendevo... dell'alleanza con i licantropi».
«L'hanno accettata. Non pensano che i lupi siano forti quanto possono essere, li vedono come dei ragazzini che non conoscono le conseguenze di ciò che fanno».
Ringhiai sommessamente ma poi mi ricomposi.
Da ciò che avevo appreso, non era sembrata una cosa così difficile.
Per un momento pensai che forse il nostro tentativo non era così disperato. Forse Renesmee sarebbe riuscita a compiere il miracolo, soggiogando i nostri nemici come aveva fatto con i nostri amici.
Poi mi ricordai che Alice ci aveva lasciati insieme a Jasper e la mia speranza morì rapida com'era nata.
«Avete scoperto cosa intendeva Alice parlando di Eleazar?» chiesi.
«Sì, ma in realtà già lo sospettavo».
Lo guardai aspettando che continuasse.
«Mi ero dimenticato che tu non potessi saperlo. Eleazar era uno dei Volturi».
Smisi di respirare.
«Cosa?!» urlai dopo un attimo.
«Già».
«Lui? Nei Volturi?». Non adoravo particolarmente i vampiri del clan di Denali, ma Eleazar mi sembrava una brava persona, non poteva essere dei Volturi.
Edward aveva assunto un'espressione dolce, ora, ed accennava ad un sorriso. «Eleazar è una persona molto gentile. Non si trovava granché bene con i Volturi, ma rispettava la legge e capiva la necessità di farla rispettare. Sentiva di contribuire ad un bene comune. Non ha rimorsi per il tempo trascorso con loro. Tuttavia, l'incontro con Carmen gli ha fatto capire quale fosse il suo posto nel mondo. Si somigliano molto, entrambi sono vampiri compassionevoli». Sorrise di nuovo. «Hanno conosciuto Tanya e le sue sorelle, e non hanno mai provato un rimpianto. Sono soddisfatti di questo stile di vita. Anche se non avessero incontrato Tanya, credo che avrebbero trovato da soli un modo per vivere senza sangue umano».
Ero confusa. Non riuscivo ad immaginare Eleazar come un soldato dei Volturi. Loro erano cattivi e spietati, lui no. I Volturi non provano compassione.
«Non era un loro soldato in senso stretto. Ti ricordi del suo talento?».
Mi si accese una lampadina nella testa. «Giusto! Può leggere la mente delle persone se vogliono davvero dirgli qualcosa ma, soprattutto, può scovare i talenti, vero?».
Edward annuì.
«Lo hanno lasciato andare via così?» chiesi «Per Aro poteva essere utile».
«Ad Aro è dispiaciuto molto che Eleazar se ne sia andato, ma lo hanno lasciato andare».
«Ovvio, potrà tornargli utile in futuro, meglio tenerselo amico».
Il sorriso di Edward si fece un po' più cupo. «I Volturi non sono sempre i cattivi della situazione, come ti appaiono. Sono il fondamento stesso della nostra civiltà e della pace. Chi si arruola nel corpo di guardia sceglie di votarsi ad essi. È un grande onore farne parte; tutti ne sono orgogliosi, nessuno viene costretto contro la propria volontà».
«Ed Alice? Me? Te?» ci vogliono con loro.
«Ci hanno chiesto se volessimo unirci, non ci hanno obbligati».
«Ora stanno venendo qui...» mormorai.
«Per uccidere ciò che credono una bambina immortale e punirci per la nostra infrazione. Non vengono solo per portarci da loro».
Guardai a terra, accigliata.
«Passano per crudeli e spietati solo fra i criminali, Chiara».
«Noi non siamo criminali».
«Questo non lo sanno».
«E non lo capiranno».
«Perché non dovrebbero?».
«Non ci ascolteranno!».
«Magari lo faranno» rispose alzando le spalle.
«Pensi che si fermeranno ad ascoltarci?».
Edward esitò per un attimo e si strinse nelle spalle. «Se troviamo abbastanza amici pronti a schierarsi al nostro fianco, sì. Forse».
Sospirai. «Se si fermeranno ad ascoltarci? Cosa faranno?».
«Probabilmente Aro leggerà le nostri menti per accertarsi che non mentiamo».
Annuii.
«Edward, io... ho paura» ammisi esitante dopo qualche secondo di silenzio.
«Di cosa? Non è detto che arriveremo ad uno scontro, potrebbero...» si interruppe leggendo i miei pensieri. Sapeva che odiavo quando lo faceva mentre parlavamo, ma a volte non lo faceva apposta. «Non è detto che vengano a sapere di Andrea. Probabilmente Aro cercherà solo ciò che riguarda Renesmee. Poi... nessuno dei testimoni sa di lui e Aro potrà vedere dai tuoi pensieri che il tuo ragazzo non sa nulla di noi. Perché... non sa nulla, vero?».
Annuii. «Ha capito che non sono umana... ma io non gli ho detto nulla di licantropi e vampiri e tutte le volte che mi fa delle domande cambio argomento».
«Non ci saranno problemi».
«Ne sei sicuro?».
Edward esitò. «Forse» rispose.
Guardai a terra e sospirai.
Il vampiro mi abbracciò. «Andrà tutto bene, tranquilla. I Volturi vengono qui per Renesmee, non per Andrea».
Annuii e sciolsi l'abbraccio, tornando verso casa con lui.

I Cullen e i Quileutes 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora