Il mio ambiente

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"Ginevra sei pronta?"
"Si mamma, arrivo" urlo a mia madre prima di catapultarmi in bagno. Non sono affatto pronta, devo ancora vestirmi e truccarmi; non mi trucco quasi mai, ma quella di sta sera è un'occasione importante.
Sto per andare ad isrivermi al corso di nuoto! Dopo aver cercato su internet alcune società, mia mamma ha chiamato e forse abbiamo trovato quello che fa al caso mio.
Indosso di corsa i miei jeans preferiti, la t-shirt con scritto FREE AND WILD e mi metto giusto un velo di mascara prima di scivolare giù per la ringhiera delle scale come faccio sempre.
Mia madre mi guarda con disapprovazione  "Quando smetterai di scivolare giù dalle scale in questo modo e imparerai a scendere in modo decente? Non sei più una bambina".
Questa è una cosa che mi sento ripetere spesso dai miei familiari; mi piace essere infantile ogni tanto, questo non vuol dire che non mi so comportare educatamente, anzi, sono una ragazza per cui l'educazione ed il rispetto nei confronti degli altri sono tutto.
Uscendo di casa mi prende l'ansia; spero davvero di trovare un corso che mi piaccia, con persone simpatiche con cui condividere dei bei momenti. Appena arriviamo in segreteria ci viene incontro una signora dalla faccia simpatica con i capelli neri ricci e con un corpo abbastanza tondo.
"Siete qui per delle informazioni?" ci chiede sorridendo.
"Ho chiamato qualche giorno fa per chiedere delle cose, ho parlato con lei?" dice mamma.
"Penso proprio di sì, rispondo sempre io qui. Venite, accomodatevi."
Più guardo questa donna e più mi ricorda qualcuno, ma non so chi; anche mia madre probabilmente la ricorda infatti:"Scusi, ma lei faceva i corsi con i bambini in Clarina?"
"Si, li faccio ancora, perché?"
"È possibile che lei abbia insegnato a nuotare a mia figlia?"
La signora sposta lo sguardo su di me e mi osserva, non mi sento in soggezione come succede di solito quando qualcuno mi fissa.
"Ginevra!" urla ad un tratto la signora facendomi sorridere "ma certo, mi ricordo bene di te, eri la mia cucciola. Tu non sai la tristezza che mi aveva preso quando avevi finito il corso; che bello rivederti ora! Di cosa avete bisogno?"
Prendo la parola per la prima volta da quando sono entrata.
"Ecco, io vorrei ricominciare a nuotare un po' seriamente, so già nuotare, ma vorrei perfezionarmi. Non so, magari c'è un corso avanzato o qualcosa di specifico."
"Ho quello che fa per te" dice Monica prendendo delle carte.
"Allora, questo è il corso Master. Si svolge tutti i giorni della settimana dalle otto alle nove di sera; la cosa bella è che tu puoi partecipare quando e quanto vuoi, non devi andare tutti i giorni, puoi andare quando hai voglia, non perdi niente se salti delle giornate. È un corso molto libero. Cosa ne pensi?"
"Mi sembra una cosa fantastica, io ogni giorno scelgo se venire o no! Ma come età...?
" È molto vario, si va dai 15 anni in poi. Certo, avete tutti un fisico diverso e se vi viene detto un esercizio che non riuscite a fare non lo fate, nessuno vi dirà niente."
Penso che questo sia il corso più bello di cui io abbia sentito parlare, sarebbe comodo come orari visto che studio lontano e in treno ci metto un'ora ad arrivare a casa e torno sempre alle sei.
"Puoi fare una prova e poi se ti piace vieni qui da me e ti iscriviamo" mi dice Monica sorridendomi. Mi ispira una gran fiducia; purtroppo non ricordo niente dei corsi fatti con lei però mi fa piacere che lei si ricordi di me. Parliamo ancora un po' e infine io decido di andare a provare già domani.
"Appena arrivi in piscina chiedi di Michele, è l'allenatore, lavorerai con lui se deciderai di venire.
Già non vedo l'ora che sia domani sera! Uscendo do un'occhiata alla piscina momentaneamente vuota e mi immagino in acqua con i miei compagni ad ascoltare i consigli dell'allenatore, che spero sia un tipo giovane e figo.

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