Prova

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Prendo un respiro profondo ed esco dagli spogliatoi. L'odore di cloro invade le mie narici ed ispiro cercando di imprimere questo profumo nella mia mente. Profumo sì, perché per me il cloro è come una droga, così come la benzina, l'odore del caffè appena tostato. Sono quei profumi che fanno parte della mia vita e che le altre persone chiamano odori o "puzza".
Entro nel grande ambiente che circonda la vasca, appoggio le mie cose sugli spalti e mi sistemo prima di cercare il " famoso" Michele. Indosso il mio costume preferito, tutto nero, ho in mano la cuffia, nera pure quella, e gli occhialini... Bianchi!!! Non chiedetemi perché! Mi guardo intorno e vedo un ragazzo che sta aiutando dei bambini ad uscire dalla vasca, mi avvicino.
"Sei tu Michele?"
"Sì, dimmi!" risponde lui.
"Mi chiamo Ginevra e sono qui per fare una prova."
"Ginevra, ma certo, mia mamma mi ha parlato di te!"
Lo guardo con un punto interrogativo negli occhi.
"Mia mamma è la signora con cui hai parlato ieri in segreteria" mi dice con un sorriso.
Forse è il caso che io ve lo descriva. Speravo fosse un po' figo, ma non ho avuto fortuna. Ha degli occhi scuri molto profondi, i capelli castani tagliati corti. Non è bello, ma sembra molto simpatico e pronto ad aiutare.
"Vieni, ti presento i tuoi compagni" mi dice.
Lo seguì sulle scalinate e mi presentò ad un gruppo di una decina di persone, loro mi salutarono e si presentarono, ma io, dopo aver ascoltato i loro nomi, li dimenticai subito. Erano tutti ragazzi sui trent'anni a parte due donne che avrebbero potuto avere l'età di mia mamma. Mi sentivo piccola tra tutte quelle persone, soprattutto vicino ai ragazzi che erano alti e muscolosi; quelli sì che erano atleti, pensai.
"Ok ragazzi" disse Michele "Entrate in acqua e fatevi due vasche di riscaldamento come volete." Poi si rivolse a me "Fai quello che sai fare, se hai bisogno chiedimi pure." Lo ringrazia ed entrai in acqua e decisi di fare la prima vasca a stile libero (crawl). Nella maggior parte della mia vita ho sempre nuotato a rana, solo da qualche anno nuoto a stile. Odio nuotare a delfino perché non sono capace e dorso non mi piace per il motivo che non vedo dove vado. Ho sempre avuto molto fiato e infatti nuoto tutta la vasca (25 metri) senza respirare. Michele mi ferma appena ho finito.
"Bene che riesci a fare una vasca senza respirare, è un bel esercizio, ma respira ogni tanto che non voglio vederti morta a fine allenamento."
Gli sorrisi e lo osservai un po' intanto che nuotavo. Lui si spostava su tutto il perimetro della vasca dando consigli a noi, parlando con altri istruttori e osservandoci. Ci fermò e ci disse il primo esercizio del giorno.
"Vi fate tre da 75: 25 stile, 25 rana e 25 dorso alternato per tre volte." Gli altri cominciarono subito ed io osservai Michele un po' spiazzata e lui capì subito che non mi era chiaro il compito. "Io sono in piscina da una vita, non farti problemi a dirmi che non hai capito." Mi spiegò chiaramente l'esercizio ed io raggiunsi gli altri che mi stavano aspettando dall'altra parte della vasca. Finimmo gli esercizi in poco tempo e presto l'allenamento si concluse. Michele mi fermò alla fine.
"Nuoti molto bene, mi farebbe piacere averti in questo gruppo. Pensi di venire?" Sorrisi alle sue parole e provai un sentimento nuovo verso quel ragazzo.
"Sì verrò. Mi sono divertita molto e mi piace nuotare a questo livello." Una scintilla di felicità passo negli occhi di Michele.
"Perfetto, se mi dai il tuo numero ti aggiungo nel gruppo di whatsapp." Gli dettai il mio numero e per quella sera ci salutammo. Dopo la doccia uscì nell'atrio e trovai mia mamma a parlare con Michele e Monica. "Allora?" mi chiese Monica "Com'è andata?"
"Benissimo, ho deciso di venire a nuotare seriamente." Arrivai a casa stanca, ma felice e il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi andò a lui, Michele; lo conoscevo da pochissimo eppure sentivo di potermi fidare di lui. Ma ne ero innamorata?

Ecco un nuovo capitolo!! A partire da ora questa storia si farà sempre più interessante, continuate a leggere!
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