Wellness Hotel

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"È grandissimo" dico con stupore. L'Hotel che mi ritrovo davanti è veramente grande, e vedo solo la facciata, non ho la più pallida idea di come sia il retro. Un ragazzo vestito in modo molto elegante si avvicina a noi.

"Wilkommen in unserem Wellness Hotel. Darf ich ihnen mit dem Gepäck helfen?"

"Nein, danke. Wir schaffen es alleine."

Non abbiamo tante borse: io ho una borsa da palestra e Marco ha uno di quegli zaini da deserto. Ci siamo portati dietro molte cose, ma siamo riusciti a far stare tutto in due borse. Entriamo nell'albergo e il fattorino ci accompagna alla "Reception", lì ci consegnano le chiavi e ci rechiamo in stanza.

Entriamo e la prima cosa che mi colpisce è la forte luce che proviene da una grande portafinestra che da sul balcone. Esco e rabbrividisco per lo sbalzo di temperatura. La stanza ha una bellissima vista sul lago ghiacciato. Guardo all'interno e vedo Marco che sta messaggiando con qualcuno, mi avvicino a lui e la sua reazione mi stupisce un po'; si gira dall'altra parte e dopo mette via il telefono, come se volesse nascondermi qualcosa. Non indago, non voglio fare la parte della sorella curiosa, della fidanzata gelosa o chissà cos'altro.

"Hai già visto tutta la stanza?"

"No, mi manca ancora il bagno, ti aspettavo."

La stanza è strutturata in questo modo: appena si entra dalla porta c'è una parete che forma un piccolo corridoio nel quale, sulla destra c'è un tavolino porta oggetti. Uscendo da questo corridoio, sulla sinistra si arriva ufficialmente nella stanza. Sulla sinistra c'è un letto matrimoniale con lenzuola grigie e nere, alla destra invece un tavolo in legno di betulla con due sedie dello stesso modello. Sulla grande parte libera c'è un grande armadio che immagino sia per i vestiti, effetti personali ecc, e una porta che porta al bagno. Un luogo incantevole, vi chiederete come fa un bagno a essere un luogo bello e apprezzato,ve lo faccio capire subito. Una vasca ad angolo è la cosa che rende tutto molto artistico, due lavabi di due diversi colori, tappeti e asciugamani con complicati ricami e un mobiletto ricoperto da bagni schiuma di tutti i colori e profumi. Il termosifone è acceso e rende il bagno un luogo davvero confortevole. Ho la tentazione di fare subito un bagno caldo, ma mi attrae di più la piscina.

"Andiamo alle piscine?" chiedo con tono supplichevole a Marco, non è che dobbiamo stare sempre insieme, ma visto che siamo qui, tanto vale passare tanto tempo tra noi e divertirci, piuttosto che stare in due luoghi diversi.

"Sì, ma prima sistemiamo tutte le cose cose negli armadi, così non dovremmo farlo dopo."

Lui è sempre così preciso, non fa niente se tutto il resto non è in ordine. Sorrido, sono così contenta di essere qui con lui, di poter passare qualche giorno tranquilli scoprendo meglio noi stessi, le nostre passioni e le nostre rispettive vite.

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"Oh mio Dio!" l'unica cosa che riesco a dire quando entriamo nell'ambiente delle piscine è proprio questa.

C'è una vasca piccola con idromassaggio la cui acqua sarà tipo di 35°, una vasca grande di cui ogni lato ha un diverso tipo di comfort. Non vedo la vasca olimpionica, ma al momento non mi interessa, voglio solo rilassarmi e trascorrere del tempo con Marco. Lo guardo, lui mi sta osservando e ci sorridiamo nuovo. Non serve parlare perché attraverso un sorriso, una lacrima, un cenno, noi ci capiamo perfettamente. Non avrei potuto trovare una persona migliore, una persona che non mi abbandonerà mai, che sarà sempre al mio fianco, anche quando sarò intrattabile, triste, silenziosa.

Ciao!!
Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare. Non è un bel periodo per me, sono in lutto, anche se non è morto nessuno... Spero che riuscirete a capire, non riesco a scrivere cose belle se il mio stato d'animo è pessimo!

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