Segreti marini

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È passato ormai un mese da quando ho cominciato a nuotare e anche da quando ho conosciuto Michele. Le cose tra noi vanno bene, siamo amici, ma ogni giorno ci conosciamo un po' meglio e scopro delle cose molto interessanti su di lui. La verità è che però ho stretto un bellissimo rapporto con Daniele, non c'è niente di male, a me piace suo fratello e siamo solo amici, molto amici. La cosa bella è che passando molto tempo con lui posso scoprire cose nuove si Michele. In principio c'è stato qualche problema con la ragazza di Daniele, ma poi si sono lasciati e siamo molto più liberi. E infatti in questi giorni siamo in Toscana, siamo partiti solo io e lui ed è fantastico. Siamo al mare e anche se è ottobre e l'acqua non è caldissima ci divertiamo moltissimo. Passiamo le giornate tra la spiaggia e il piccolo hotel vicino alla spiaggia. Oddio forse chiamarlo hotel è eccessivo. Praticamente è una grande casa che i proprietari hanno deciso di far diventare una specie di bed and breakfast. Comunque ci si sta bene, alla fine dormiamo e facciamo colazione lì, pranziamo e ceniamo sempre fuori e passiamo qualche ora del pomeriggio in camera a non fare niente.

"Ginny, ti va se sta sera ci prendiamo una pizza e andiamo a mangiarla in spiaggia?"

"Si!!!" urlo come una bambina alla quale hanno appena regalato un giocattolo nuovo. "Sarebbe bellissimo, e poi potremmo andare in paese che c'è una compagnia di artisti di strada che da spettacolo."

"Perfetto, facciamo così allora. Prenotiamo la pizza per le sette e andiamo in spiaggia."

"Grazie" dico a Daniele saltandogli al collo, lui mi fa sempre sentire così coccolata e voluta. Non so bene che rapporto c'è tra noi, però so che stiamo bene insieme.

Per fortuna quando usciamo la sera tira un vento caldo, ci vestiamo leggeri, ma ci portiamo dietro le felpe. Senza accorgercene ci vestiamo molto simili: jeans al ginocchio, t-shirt e felpa sulle spalle, sembriamo fratello e sorella. Quando glielo faccio notare mi passa un braccio attorno alle spalle e mi avvicina a se. Arriviamo in spiaggia e il sole sta tramontando, lo spettacolo ci lascia senza fiato.

Ci sono dei bambini in spiaggia, si rincorrono e urlano e questo mi fa pensare a quando ero piccola

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Ci sono dei bambini in spiaggia, si rincorrono e urlano e questo mi fa pensare a quando ero piccola. A quando giocavo sulla spiaggia con mio fratello e c'erano mamma e papà che controllavano che non ci facessimo male. Erano bei tempi quelli, non che ora le cose non vadano bene, ma non siamo più quella famiglia, anzi, quasi non c'è più una famiglia. Non mi voglio lamentare, ci sono tante cose che vanno bene, ma non posso negare che mi manchi la famiglia di un tempo, quella che non potrà esistere mai più.

"Ehy, terra chiama Ginny, non sei qui vero? Lo so che stai pensando ad altro, sei da un'altra parte."

"Scusami, stavo pensando alla mia famiglia!" Daniele mi prende per mano e guardando il tramonto mi dice: "Non posso dirti: tutto si sistemerà, perché le cose non potranno tornare come prima, ma ti assicuro che finché ci sarò io questi pensieri non saranno più nella tua testa. Infatti ora ti devo parlare di una cosa seria."

"Aspetta, anch'io devo dirti una cosa molto importante" gli dico di getto "A me piace tuo fratello!"

"Fantastico!" mi dice "Non vedo l'ora di diventare tuo parente, pensa, sarebbe bellissimo, io e te parenti."

Non saprei dire come ha preso la notizia, sembra davvero contento, ma magari finge.

"Non ci sei rimasto male?" chiedo a voce bassa per paura della risposta.

"Ma certo che no Ginny, sono contento e se vuoi indagherò per sapere cosa pensa di te mio fratello."

"Vedremo. Ma ora dimmi, cosa volevi dirmi?"

"Beh io non so fare tanti giri di parole e quindi vado subito al sodo. Oltre che a non sopportarla più c'è un altro motivo che mi ha fatto lasciare la mia ex. Non l'avevo capito, ma ora lo so. Io sono gay."

Io lo guardo stupita poi faccio un urletto e mi alzo cominciando a saltare, per fortuna non c'è quasi nessuno in spiaggia ed evito un mucchio di figure di merda.

"Ma sei pazza, mi sarei aspettato tante reazioni, ma questa no, che diavolo di problemi hai" dice Daniele alzandosi. Io lo abbraccio e lui ricambia, rimanendo abbracciati per un po'. Non c'è bisogno di parlare. Non chiedetemi il motivo della mia reazione, non so perché l'ho fatto, ma la verità è che sono felice che Daniele sia gay; mi da come un senso di sicurezza.

Passiamo una fantastica serata tra le vie del paese, entrambi ci diamo un po' dentro con l'alcol, ma non tanto da perdere i sensi o la coscienza e torniamo in albergo prima delle undici.

Quando vedo Daniele nel suo pigiama con le orecchie da topolino disegnate sopra scoppio a ridere, non che i giorni scorsi non l'abbia visto, ma sta sera è particolarmente buffo.

"Cos'hai contro il mio pigiama? Spero niente, sennò rischi grosso. Però fa caldo, quindi potrei anche toglierlo" mi dice guardandomi fisso negli occhi. Gli sorrido sperando non faccia quello che penso, ma è inutile, con uno stile mai visto Daniele si leva la maglia rimanendo in canottiera. Lo guardo malissimo, come per sgridarlo e mi giro dall'altra parte. Sono seduta sullo schienale del divano, con i piedi sul divano stesso e faccio finta di guardare la TV, ma in realtà sto cercando di capire cosa sta facendo Daniele, non voglio girarmi però.

"Fa veramente caldo eh!" lo sento dire, giro tre secondi lo sguardo e vedo che si è levato anche la canottiera che già faceva risaltare i suoi muscoli da nuotatore. Penso al suo corpo, che ho già visto molte volte quando indossa il costume, è bello, muscoloso e così fatto bene, sembra disegnato da uno dei pittori più bravi del mondo. C'è silenzio e sento Daniele che si avvicina a me, tengo lo sguardo puntato sul televisore. Lui sa bene che vederlo mezzo nudo mi fa un certo effetto e ora io so che non gli fa niente vedere il mio corpo, questo non è un vantaggio per me. Mi sento abbracciare i fianchi e mi ritrovo con le mani di Daniele sulla pancia. Mi solleva e mi fa voltare verso di lui, le nostre facce si trovano a pochi centimetri di distanza. Appoggio la mia guancia alla sua e lui mi prende in braccio dirigendosi verso il letto. Mi appoggia e si sdraia facendomi sdraiare accanto a lui. Appoggio la testa sul suo petto passandogli una mano attorno alla pancia. Lui mi abbraccia. Mi sento al sicuro con lui, in un abbraccio di un ragazzo gay. Forse per quello ho gioito quando ho saputo che era gay, con lui si può stare tranquillamente, ed essere dolci senza essere fraintesi.
Daniele comincia ad accarezzarmi il braccio con un dito e mi dice: "Qualsiasi cosa noi abbiamo detto o fatto in questi giorni, nessuno lo verrà a sapere!"
"Naturalmente no, abbiamo molti segreti noi e ora te ne dirò un altro" gli dissi "Ti voglio bene Daniele!"
"Anch'io Ginny! Sei la persona più importante per me! Sono contento di averti conosciuto e pensare che il merito è di mio fratello."
Ci addormentiamo così, abbracciati.

Spero che vi piaccia!!!

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