Marco POV
Sto mettendo a posto la spesa nell'attesa che arrivi Ginevra. Sono un po' in pensiero perché avrebbe già dovuto essere qui.
Suona il campanello e vado ad aprire chiedendomi perché Ginevra non usa le chiavi, visto che le ha."Ginevra, perché sei in rit..." smetto di parlare perché mi ritrovo davanti un ragazzo che suppongo sia Daniele. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo guardandoci imbarazzati ed io ho il tempo di osservarlo. Nonostante la stagione non indossa un cappotto e questo mi fa intuire che non sia un freddoloso, a differenza di me. Ha addosso una felpa nera che mi ricorda tanto la stessa che ha Ginevra, forse l'hanno presa insieme. Sorrido a questo pensiero, sono contento che mia sorella abbia qualcuno che le vuole veramente bene; in realtà tutto quello lo sto solo pensando, magari niente è vero e per questo voglio conoscere meglio questo ragazzo. Lui è quello che fa il primo passo e ne sono contento, io con le persone che non conosco sono abbastanza timido. Mi porge la mano e io la stringo sentendo la stretta della sua forte mano.
"Vieni, accomodati. Ginevra dovrebbe già essere qua, ma è un po' in ritardo, arriverà a momenti."
Lo faccio entrare in casa, lo accompagno fino in salotto. Lui si guarda attorno un po' spiazzato poi mi fissa e io distolgo lo sguardo.
"Posso chiederti chi sei?" mi chiede incuriosito.
"Io sono il fratellastro di Ginevra, so che non sai niente di questa storia quindi preferirei che te ne parlasse lei."Annuisce e io continuo ad osservarlo. Ha due occhi di un marrone chiarissimo, i capelli sono molto corti, rasati, tendenti al nero.
"Immagino che tu sappia chi sono visto che ti sto invadendo casa."
"Non stai invadendo un bel niente, stai tranquillo, gli amici di Ginevra sono amici miei, soprattutto se sono persone come te, persone di cui lei si fida, persone a cui lei vuole molto bene."
"Sì beh, non so se mi vuole ancora bene dopo quello che è successo con mio fratello."
"Certo che ti vuole bene. Se vuoi sapere una cosa, le sei mancato molto in queste settimane, però non vuole ammetterlo, ha paura di soffrire ancora. Non è molto stabile ultimamente, non è più sicura di niente, non sa che cosa credere, insomma sono successe tante cose tutte insieme. Pensa a come ti sentiresti tu!"
"Non saprei visto che esattamente non so neanche cosa sia successo."
"Ah già, è vero. Beh, io non posso spiegartelo, deve farlo lei."Rimaniamo in silenzio, nessuno dei due sa cosa dire. Per fortuna sento la porta che si chiude e vado quasi di corsa da Ginevra, lasciando Daniele da solo, che maleducato che sono.
"Ginevra sei in ritardo! Daniele è di la che ti aspetta, ho dovuto intrattenerlo in qualche modo. Per favore vai da lui" le dico sottovoce, ma molto velocemente.
"Madonna stai calmo, mi fai venire l'ansia, è solo Daniele, cosa vuoi che sia, aspettare non gli fa certo male" mi risponde quasi con cattiveria, intuisco che abbia avuto una giornata abbastanza pesante, ma non è questo il momento di parlarne.
Si avvia verso il salotto ed io la seguo, ma mantengo una certa distanza, non voglio sembrare oppressivo agli occhi di Daniele. I loro sguardi si incrociano, non so cosa pensare o cosa aspettarmi, ma mi rendo subito conto che non c'è niente di cui preoccuparsi. Un sorriso spunta sul volto di Ginevra che corre tra le braccia di Daniele attaccandosi a lui.Io sono geloso, ma non so se di mia sorella o di Daniele.
So che è un capitolo corto, ma volevo assolutamente aggiornare oggi! Cosa significherà secondo voi l'ultima frase???
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Tutto quello che ho di te
General FictionGinevra, una ragazza di 17 anni che non sa cosa vuole dalla sua vita. Scopre che c'è qualcosa che le piace e nel quale può mettere anima e corpo. Michele, un semplice allenatore di nuoto, una vita apparentemente tranquilla, aiuterà Ginevra nel suo...