Trasferimento pt2

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Non mi voglio staccare da lui, questo abbraccio sta durando tanto e ne io ne lui sembriamo avere voglia di chiuderlo.

"Ehy ma aspetta un attimo.. Quella è tua?" mi chiede indicando la borsa che ho accanto.
Annuisco.
"Che cosa sta succedendo? Te ne sei andata di casa?"
Annuisco di nuovo.
"E dove vai a stare?"
Questa volta abbasso lo sguardo e sussurro "non lo so" una lacrime solitaria scorre di nuovo sulla mia guancia.
"Ginevra guardami negli occhi!" Marco mi prende per le spalle, ma non con cattiveria, anzi, è molto dolce.
"Basta piangere adesso! Hai bisogno di un posto dove stare?" chiede con premura. Annuisco di nuovo, ho come la bocca impastata, ho difficoltà a parlare.
"Puoi venire qualche giorno da me se vuoi, per me non è un problema, ma devi avvisare tua madre."
"No no grazie, io non voglio disturbare nessuno." A dire la verità mi farebbe molto piacere andare da lui, ma davvero non posso accettare.
"Ginevra, tu non sai dove andare e io, guarda il caso, ho un divano molto comodo. Non disturbi affatto e con me non sei obbligata a parlare lo sai."
Il nostro rapporto si basa più sui silenzi che sulle parole, è facile capirsi tra di noi e io gli voglio molto bene anche per questo.
"Va bene grazie, ma solo per qualche giorno, poi prometto che mi inventerò qualcosa, promesso!"
"Affare fatto! Ora vai in classe, ci vediamo alle quattro all'uscita."
Gli sorrido ancora mentre mi reco in classe, so di essere fortunata ad avere un insegnante come lui e so che in fondo non è solo un insegnante per me.

Eccovi un nuovo capitolo.
Volevo dirvi, anche se magari non vi interessa, che questo prof Marco esiste davvero ed è un mio prof. Il rapporto che c'è tra Ginevra e Marco assomiglia molto a quello che ho io con il mio insegnante. Molte cose che descriverò di lui saranno cose vere, soprattutto per quanto riguarda il carattere!

A presto

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