Racconto

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"..così ho cominciato a frequentare la loro famiglia e dopo qualche tempo io e Michele ci siamo messi insieme."
"No no aspetta un attimo che non ho capito. Tu ti sei innamorata di Michele però hai stretto anche un bel rapporto con il fratello con cui hai passato tanto tempo, Michele non era geloso?"
"No!! Il fratello di Michele è gay. Io e Daniele siamo stati tanto tempo insieme ma lui è gay quindi per Michele non c'era nessun problema. Dopo che io e Michele ci siamo messi insieme però Daniele ha cominciato a comportarsi in un modo strano ma..."
"Ginevra fermati perché sennò impazzisco."
Capisco le difficoltà di Marco nel comprendere tutta la storia, effettivamente sembra la trama di una fiction italiana, tipo Un Medico in Famiglia.
"Daniele ti ha detto espressamente di essere gay?"
"Oh mio Dio sì, ma adesso non ha importanza."
Marco sembra imbarazzato, ma ho troppa fretta di raccontargli tutta la storia, poi cercherò di capire meglio anche lui.
Continuo a raccontare cercando di mantenermi calma. Parlare di Michele mi fa ancora male, e anche di Daniele, dei miei compagni. Anche se forse non sembra mi è dispiaciuto molto lasciare tutti loro, ma non potevo andare avanti a nuotare nel gruppo allenato da Michele. E poi ora come ora sento che non posso andare avanti a nuotare, è come se mettermi con Michele avesse alla fine rovinato tutto.

"La storia è questa! Dopo aver litigato con Michele e mia mamma me ne sono andata, e ora eccomi qua."

Marco ha uno sguardo che è un misto stupore e confusione e sono quasi certa che non sappia cosa dire.

"Wow!" dice infatti "E ora esattamente cosa vuoi fare? In senso: nuotare ti piace no? Pensi di ricominciare, magari in un'altra squadra? Oppure di fermarti o cosa?"

"Sai, nell'ultimo periodo la mia vita si è complicata molto, ora come ora vorrei farla tornare quella di un tempo. Vorrei non aver cominciato nuoto, vorrei non aver trovato quella foto, però è successo e io non posso certo dimenticarlo. Quindi per prima cosa voglio cercare di risolvere questo mistero su mio padre. Anche se ogni tanto mi dico che non c'è niente da scoprire; anche se scoprissi che mio padre era un nuotatore poi cosa cambia?"

"Ginevra, per qualche mese il nuoto è stata per te una ragione di vita, era tutto quello che avevi e avresti fatto di tutto per non perderlo. Io non penso che ora tu odi il nuoto, semplicemente sei molto confusa ed è davvero normale. Ti fidavi di un ragazzo che forse non meritava la tua fiducia, ma puoi ricominciare, la vita non finisce davvero. Scoprire la verità su tua papà è sicuramente un buon punto per ripartire. Domani pomeriggio, dopo scuola andremo da mio padre e vedremo cosa riusciremo a scoprire, io non so molto perché lui ha sempre preferito non parlarne con me."

"Grazie prof! Di tutto quello che stai facendo per me."

"Per me è un piacere lo sai, fino a quando avrai bisogno di me io ci sarò, ma non me ne andrò se non ti servirò più, in fondo prima o poi potrei tornarti utile" mi dice Marco. Lo adoro perché riesce in un'unica frase a parlare seriamente e scherzare anche. Mi allungo sul suo letto per prendere un cuscino e darglielo in testa, ma lui è più veloce e mi blocca entrambe le braccia.

"Pensi di aiutarmi a fare la cena o vuoi usarmi come schiavo?"

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