Capitolo 43

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Il paesaggio dell'Alto Adige scorre veloce fuori dai finestrini del treno, la nostra meta è... San Candido, o come la chiamano lì, Innichen.

Dopo Fortezza abbiamo cominciato a vedere le prime tracce di neve. Quello che vediamo fuori è più o meno tutto uguale: una distesa bianca. Ogni tanto si notano delle fattorie in legno che sono veramente molto carine. In alcuni tratti la ferrovia costeggia dei fiumi e ruscelli di cui non conosco i nomi;lungo le sponde ci sono dei grossi ghiaccioli dalle forme più stravaganti.

Nel treno fa caldo, ma penso che la temperatura esterna sia di poco sopra lo zero, e solo perché è mezzogiorno, di notte andrà sotto zero. La maggior parte delle persone parla Tedesco, o meglio dialetto; questa è una lingua che Marco conosce perfettamente, io capisco tutto, ma ho difficoltà a parlarla.

Staremo via una settimana, io però ancora non so niente di dove andremo esattamente, Marco ha prenotato tutto, ma non ha voluto dirmi niente.

"Ora posso sapere dove andremo e a fare cosa?"

"Vuoi davvero saperlo?"

"Sì, certo, sennò non te lo avrei chiesto."

"Allora, ho prenotato in un albergo in riva ad un lago. Possiamo fare un sacco di attività: pattinaggio,sci di fondo, passeggiate a cavallo nel bosco, ma possiamo anche rilassarci; infatti nell'albergo ci sono piscine calde e sauna. Poi,pensando a te, ho domandato se c'è anche qualcosa di più tecnico e mi hanno confermato che c'è la vasca per nuotare: 25 metri e 6 corsie. Abbiamo una vasta gamma di cose da fare."

"Cosa cosa cosa?? Davvero possiamo fare tutte questa cose? Ci divertiremo da morire!"

"Spero proprio di sì!"

"Allora io ora ti espongo il mio programma per capodanno, posso?"

"Certo, se non è una cosa illegale va bene!"

"Che scemo, certo che non è illegale. Voglio far incontrare i nostri genitori, cioè, nostro padre e mia madre."

"Preferivo qualcosa di illegale."

"Ma dai, Marco. Seriamente, non voglio chissà cosa, ma voglio dire, loro sono i miei genitori, io non li ho mai visti insieme, pensi che io stia chiedendo troppo?"

"No Ginevra, hai ragione a volerli vedere insieme, ma le cose non dipendono solo da noi, magari loro non si vogliono vedere."

"Infatti noi non diremo a mamma che io so chi è il mio vero padre o qualsiasi altra cosa. Le dirò che andrò da lei per l'ultimo dell'anno e porterò con me la persona che mi sta ospitando, cioè tu, e suo padre. Lei sarà contenta del semplice fatto di rivedermi e non farà domande."

"Mi sembra un bel piano, ma dobbiamo fare un bel lavoro, quindi ci penseremo bene in modo da far quadrare tutto."

Il nostro viaggio continua in silenzio,ognuno è assorto nei suoi pensieri. Penso ai regali che ho preso a Marco per Natale, non ho mai fatto dei regali a mio fratello e a dire la verità ho avuto un po' di difficoltà a sceglierli. In fondo lo conosco da poco, o meglio, non so bene cosa gli piace. Dopo diversi giri nel centro commerciale ho optato per dei regali piccoli, in modo da poterli mettere in borsa. Siccome Marco ha il buco per l'orecchino nell'orecchio sinistro gli ho preso un orecchino tondo in legno di cocco, so che lo voleva perché me lo ha detto nostro padre. Marco legge molto e il suo scrittore preferito è Ernest Hemingway, so che ha letto molti dei suoi libri, me non Isole nella corrente e quindi l'ho comprato per regalarglielo. Infine gli ho scritto un bigliettino che gli darò la sera della Vigilia. Sono regali semplici, ma di più non sapevo proprio cosa prendere, sono solo due settimane che viviamo insieme non posso proprio conoscere tutto di lui. Inoltre ho ancora in mente il pensiero che è entrato nella mia testa durante la cena con Daniele, ma non ho ancora trovato il momento giusto per parlare,spero di trovarlo durante queste vacanze.

Arriviamo alla stazione di San Candido nel primo pomeriggio, seguo Marco, non so dove dobbiamo andare e quindi mi lascio guidare da lui. Prendiamo una specie di pulmino che scopro essere del albergo in cui alloggeremo, mi sento un po' viziata in questo momento. Con questo mezzo percorriamo un sentiero boschivo,attorno a noi è tutto bianco. Costeggiamo un lago ghiacciato, delle persone stanno pattinando e li osservo con la voglia di raggiungerli. Solo quando il pullman si ferma mi accorgo che siamo arrivati, scendo e rimango a bocca aperta.

Buonsalve!
Ho aggiornato presto per farmi perdonare del ritardo di questa settimana, spero siate contenti. In questo momento sono al mare e non avete idea di quanto sia difficile scrivere di neve e freddo mentre si è in spiaggia😂😍🌅

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