Sconcertanti scoperte

153 14 4
                                    

"Papà! Ci sei?"

Entrando nella casa del padre di Marco sento un forte odore di legno e trementina, ma non riesco a capire da dove proviene.

"Vieni, credo sia in laboratorio".

"In laboratorio? Che laboratorio?Marco non abbandonarmi qua?" dico vedendolo allontanarsi.

"Ma no che non ti abbandono scemotta, vieni con me! Vieni e scoprirai di che laboratorio sto parlando."

Ammetto di essere molto curiosa, sorrido a Marco e lo seguo. Oltrepassiamo una porta di legno scuro e ci ritroviamo al buio.

"Non hai paura dell'oscurità?" gli chiedo. Lui non risponde, ma mi prende per mano. Sorrido consapevole del fatto che non potrà vedermi e mi stringo a lui mentre percorriamo quello che sembra essere un corridoio stretto e basso. Il profumo di resina si fa sempre più intenso. Qualcosa ci blocca il passaggio e mi accorgo che è una porta solo quando lui la apre. Ci ritroviamo in una stanza illuminata da luci elettriche. Rimango a bocca aperta dallo stupore: le pareti della stanza sono piene di quadri di diverse dimensioni. Ci sono piedistalli in marmo su cui sono appoggiate delle sculture in legno, alcune non sono finite. Un uomo sulla sessantina ci viene incontro, ma, cosa che mi stupisce molto, non va a salutare il figlio. Si dirige verso di me, ho un po' di timore, ma rimango ferma dove sono. Mi è ormai chiaro che quest'uomo è un'artista e preferisco non muovermi finché non conosco le sue intenzioni. Spesso si dice che gli artisti sono geni incompresi, che sono strani, io non lo so, ma ho intenzione di scoprirlo. L'uomo mi osserva, mi appoggia una manosulla guancia e sento un calore improvviso invadermi il corpo.

"Sei cresciuta dall'ultima volta cheti ho vista."

Ecco un nuovo capitolo, so che ultimamente sono molto corti, ma mi piace lasciarvi un po' di suspance! Cosa ne pensate??

Grazie a tutti voi che continuate a sostenermi!

Tutto quello che ho di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora