Prologo ✔

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Ci sto riuscendo, non ti penso più così tanto. L'ho superata la parte più difficile.

Lo ammetto: qualche volta mi torni in mente, mi manchi, credo sia normale. Quando qualcuno riesce a graffiarti l'anima difficilmente le cicatrici svanisco e tu non eri il primo venuto, tu... tu ci hai aperto le voragini nel mio cuore e poi non sei stato capace di richiuderle.

A volte mi lascio cullare dai ricordi, rivivo quello che è stato, immagino soprattutto come sarebbe stato se ti avessi perdonato o, meglio ancora, se non avessi sbagliato.

Ma sto imparando a guardare avanti, anche se non sempre è facile, anche se fa male... Ci sto riuscendo.

Ti sto dimenticando!

«Mia, andiamo! Stanno chiamando il nostro volo» Stefano mi scosse delicatamente per la spalla, riportandomi alla realtà, e sorrise. C'era abituato ormai al mio isolarmi in una bolla di pensieri non sempre piacevoli, ma mi lasciava il tempo di comprenderli, di combatterli.

Lui e Den erano state le mie spalle in questo mese e mezzo di lontananza, lei mi chiamava ogni sera, lui non mi perdeva mai d'occhio. Mi ero sentita amata da quei due, protetta, era grazie a loro che mi ero rialzata con la voglia di combatterlo quel dolore che mi schiacciava a terra.

Stavamo tornando a Roma con una settimana di anticipo rispetto alle date previste, il Natale stava arrivando e si erano accumulati più ordini di quelli che ci si sarebbe aspettato e Johnny aveva bisogno di noi in pasticceria, non ci avevamo pensato un attimo a rientrare. In fondo il corso lo avevamo concluso, avremmo perduto solo qualche incontro atto ad affinare la tecnica, nulla di più.

Ancora non ci credevo che dopo appena un'ora avrei respirato l'aria di casa e il subbuglio di emozioni nel mio stomaco non mi rendevano chiaro se prevalessero quelle positive o meno. Certo, ero felice di incontrare i miei amici ma rivedere loro avrebbe significato scontrarmi nuovamente con quegli occhi che avevano saputo sorprendermi e distruggermi e, per quanto fossi certa di aver soffocato i miei sentimenti, non riuscivo a immaginare cosa avrei provato ad avercelo davanti.

Il tempo lontana da Roma era volato in un batter d'occhi. Beh... i primi giorni erano stati difficili, avevo fatto fatica a mettere il risentimento da parte e concentrarmi solo sul mio lavoro. Poi mi mancava Den, le mie abitudini, Serena... mi mancava lui. Anche se non se lo meritava non riusciva a uscirmi di testa.

Ogni volta che ci pensavo un groppo alla gola m'impediva di respirare a pieni polmoni, gli occhi si riempivano di una tristezza forse mai provata in vita mia e la voglia di piangere combatteva con il desiderio di non cedere.

Lui riusciva a manovrare le mie emozioni anche da lontano, perché ci era entrato sottopelle e me lo aveva strappato il cuore.

Ma stavo iniziando a prendermi la mia rivincita, stavo iniziando ad allontanarmi da quella storia sbagliata, avevo ormai abbandonato ogni tipo di speranza verso quel ragazzo. Forse avevo solo bisogno di più tempo.

«È tutto ok, tesoro?» Stefano era sempre premuroso, quel fratello maggiore che non possedevo ma che avevo sempre desiderato avere. Scandagliava il mio viso in cerca di quelle tracce di inquietudine che era certo di trovare e teneva le sue dita intrecciate alle mie mentre, con il pollice, ne accarezzava il dorso.

«Avrei preferito restare ancora qualche tempo a Lione...» confessai volgendo lo sguardo verso di lui. Il sedile dell'aereo non era comodissimo, Stefano ci entrava appena in quello spazio ristretto, l'unica cosa positiva era che mi aveva lasciato il posto accanto al finestrino, posto che ci eravamo litigati all'andata.

«Non risolverai nulla restando lontana da casa... lo sai...»

Annuii e chiusi gli occhi. Ne avevamo parlato fino allo sfinimento che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei dovuto affrontare le mie paure, la mia rabbia, lottare contro quella delusione che mi aveva dilaniata. Non avrei potuto fuggire per sempre e non sarei mai andata oltre se non lo avessi affrontato una volta per tutte. Non potevo perdere i miei amici, la mia vita, solo perché lui non era stato in grado di tenermi stretta come aveva promesso.

«Ci hai pensato?» chiese ancora.

«A cosa?»

«A quando lo rivedrai...» sollevai nuovamente le palpebre, ce lo avevo a un palmo dal naso eppure non mi mossi di un solo centimetro.

In quel mese e mezzo avevamo condiviso spesso il letto della sua stanza, eravamo entrati in una confidenza tale da non provare alcun tipo di imbarazzo del ritrovarmelo così vicino. Stefano si era preso un posto nel mio cuore, era diventato una presenza importante nella mia vita e lo aveva fatto con garbo e attenzione.

Avrei voluto dirgli che non facevo altro da quella mattina, che avevo vagliato ogni possibile ipotesi d'incontro e che nessuna di quelle era riuscita a donarmi un po' di sollievo. «Io sono forte, Ste', non sembra ma lo sono...» sapevo che apparentemente non avevano senso quelle parole, ma c'era un mondo dietro a quell'affermazione. Avevo un passato importante, io, e se ero riuscita a superare quello sarei stata in grado di tenere testa anche al senso di vuoto che ancora provavo quando, voltandomi, non me lo ritrovavo accanto.

Di rabbia ormai ce n'era poca, ma avevo scoperto che la delusione era una compagnia difficile da eliminare.

Stefano mi guardò dritta negli occhi, i capelli lunghi scarmigliati dal sedile, il naso adunco e una serietà che avevo imparato a non temere. «Andrà tutto bene, Mia...» Lo disse in un sussurro, baciandomi il naso e carezzando la guancia completamente coperta sotto la sua manona.

E riuscì a scaldarmi il cuore quell'atto di infinita dolcezza. Riuscì a strapparmela via un po' di quell'ansia che mi sentivo appiccicata addosso come fastidiosa sabbia dopo una secchiata d'acqua gelida.

Non sapevo cosa sarebbe successo al mio ritorno, non sapevo se fossi pronta ad affrontarlo, quello di cui ero certa era che avevo delle persone accanto sempre pronte a sostenermi e una di queste mi stava attendendo a Roma.

Sto tornando a casa...

Ripartiamo anche con questa storia o, meglio, con la revisione di questa parte della storia

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Ripartiamo anche con questa storia o, meglio, con la revisione di questa parte della storia.

Spero di fare un buon lavoro e che vi possa piacere la nuova versione, anche se della trama cambierà ben poco...

Un bacio!

Hug Me - Ciò Che Rimane Di Noi #2 (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora