Hug Me - Ciò Che Rimane Di Noi #2 (Completa)

Capitolo 3 ✔

Mia

«Cosa ti va di fare?» Matteo era seduto sullo stesso divano dove mi trovavo accucciata anche io, entrambi occupavamo i due estremi con la schiena appoggiata tra lo schienale e il bracciolo e, annoiati, ci lanciavamo addosso i cuscini.

Lo avevo raggiunto a casa sua appena finito di lavorare, dopo aver letto un suo messaggio dove mi chiedeva di vederci non avevo esitato a confermare l'appuntamento. Il problema era che non era stato pianificato nulla e dopo più di mezzora con la TV accesa, sintonizzata su un bel niente, stavamo iniziando a stancarci.

«Non lo so. Tu hai idee?»

«Dovrei andare in libreria per acquistare alcune cose utili alla sessione estiva di esami... sta per iniziare e non sono così pronto come avrei dovuto!»

Mi alzai sui gomiti e lo scrutai con rimprovero. «E allora perché mi hai chiesto di venire? Devi usare questo tempo per studiare non lo puoi perdere con me!» affermai sicura.

Matteo era bravo, lo sapevo non perché capissi qualcosa di ingegneria meccanica, lo avevo inteso da quello che mi aveva raccontato nelle settimane precedenti. Era al pari con tutti gli esami e vantava una media del ventinove. Non volevo e non potevo sentirmi la causa di un calo del suo rendimento.

Sorrise e con un movimento repentino mi arpionò il polso e mi tirò a lui, chiudendomi le spalle in un abbraccio con la guancia premuta sulla mia testa. «Non pensare mai che io perda il mio tempo quando sono in tua compagnia... al massimo lo investo.» Era sempre carino quando mi diceva queste cose. Riusciva a farmi battere il cuore facendomi sentire qualcosa di importante, di bello, e mi ritrovai a sorridere nascosta dal suo braccio per quella sensazione di serenità che stavo man mano ritrovando grazie alla sua compagnia.

«Vogliamo andare? Magari poi facciamo una passeggiata e ci fermiamo a prendere un gelato...»

Annuii allontanandomi da lui e recuperando le scarpe ai piedi del divano. «Magari ne approfitto per comprare qualcosa anche io...» dissi, più a me stessa che a lui, riflettendo sul fatto che era passato davvero troppo tempo dalla mia ultima lettura.

Parcheggiammo in un piccolo piazzale adiacente a Via della Lungaretta e raggiungemmo a piedi la libreria dove Matteo era cliente abituale. Lo lasciai parlare con il commesso mentre io mi feci un giro occhieggiando le copertine che più m'ispiravano fino ad arrivare alla sezione fantasy dove m'imbambolai a studiare titoli e trame.

Mi piaceva leggere, ma vuoi per la mancanza tempo, vuoi per pigrizia, non lo facevo molto spesso. Generalmente era sui fantasy che ricadeva la mia scelta, adoravo evadere dal mondo e magari catapultarmi in qualche universo dove la magia era all'ordine del giorno e volare era accessibile a tutti, non per caso ero sempre stata un'appassionata di Harry Potter.

Selezionai una saga di tre libri, pigra anche solo per comprare i sequel in un secondo momento, e raggiunsi la cassa proprio mentre Matteo stata pagando i suoi acquisti. «Aggiungici anche questi...» affermò con non curanza indicando le tre copie che tenevo premute sul petto.

«Cosa? No!» Mi opposi con insistenza, chiedendo al commesso di farci due conti separatati, osservandolo con un cipiglio indispettito quando continuò a mantenersi stabile sulla decisione di farsi carico anche dei miei acquisti. Non si trattava di dieci euro, ero sotto la soglia dei cinquanta e non potevo permettergli di spendere una cifra del genere.

Ma Matteo sapeva essere insistente quando voleva, mi bloccò il passaggio e allungò la banconota al commesso il quale ci osservava divertito. «Siete agli inizi, eh!» aveva commentato ridendo mentre batteva in cassa gli ultimi prezzi.

Nessuno dei due rispose, ci limitammo a osservarci in silenzio, lui con le labbra piegate in un sorriso compiaciuto, io nascosta dal ventaglio di ciglia incurvate dal mascara e quando Matteo mi strizzò un occhio, dandomi una leggera spallata giusto per ribadire che aveva avuto la meglio, sentii lo stomaco contorcerci e venir risucchiato da un senso di vuoto che mi stuzzicava e intimoriva al contempo.