Capitolo 30. Errore.

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È tutto il pomeriggio che sto seduta su questo divano a fissare il vuoto.

Quella sensazione sgradevole, che mi ha colpito a casa mia, non mi abbandona.

Mi sento sempre più giù, il mio umore non sta migliorando di una virgola.

Sento qualcuno sedersi affianco a me, ma decido di non girarmi. Dovrebbe essere Federico tanto, non credo che ci sia nessun altro.

-Sono passate ore, Kristen- la voce del biondino rimbomba nelle mie orecchie, ma non mi giro nemmeno stavolta.

Sto zitta e ferma, con gli occhi sgranati, mentre fisso un punto immaginario davanti a me.

Mi ha sconvolta rimettere piede lì, è come se avessi realizzato solo allora il tutto. Realizzato di essere stata abbandonata da mia madre e di essere stata trattata come immondizia da mio padre.

Singhiozzo senza volerlo e Federico mi afferra dolcemente il viso, per poi obbligarmi a un contatto visivo.

-È tutto passato Kristen.- sospira -Non metteremo mai più piede in quella casa-.

Non credo che sia questo il problema, mi scosto da lui e lo guardo, con le lacrime che mi stanno inondando gli occhi.

-Cosa è finita, Federico? Non è finito nulla. Ogni giorno sono accompagnata dalla sgradevole sensazione di essere inutile.-, sgrana gli occhi davanti alla mia affermazione e scuote la testa, per negare le mie parole.

-Kristen non devi assolutamente pensare una cosa del genere-, rido senza umorismo, mentre le lacrime continuano a scendermi dagli occhi, automaticamente.

-Come potrei non pensarlo? Come? Quando vieni abbandonato anche da coloro che ti hanno donato la vita, ti rendi conto che forse la tua esistenza non ha senso, che forse sei uno sbaglio... Un errore che non si può cancellare, ma che tutti odiano-, mi rendo conto di star ammettendo a voce alta le mie paure più oscure, i miei pensieri più profondi, ma non mi importa, mi fido del biondino.

Il suo viso assume un'espressione dispiaciuta mentre mi scruta, senza dire nulla. Stavolta l'ho spiazzato, non sa che dire.

-Io... ti voglio bene-, rimango meravigliata dalle sue parole e esamino i suoi occhi, che continuano a guardarmi preoccupati e dispiaciuti.

Mi avvicino a lui e mi butto tra le sue braccia. Ho bisogno di un suo abbraccio.

Mi avvolge completamente con le braccia e io poso la testa sul suo petto.

Vorrei stare così tutta la vita, non sembrano esistere problemi. Esiste solo il rumore del battito del suo cuore e il profumo che emana.

Sciogliamo l'abbraccio e la sensazione di calore e protezione svanisce, come niente.

-Grazie, Fede-, scrolla le spalle, non vuole essere ringraziato, ma io so che gli devo tanto.

-Kristen, voglio solo che tu stia bene, sono sicuro che puoi farcela, possiamo farcela. Io sono con te, e c'è Rosalie e anche Benjamin... Non sei sola, stanne sicura.-, annuisco e mi rendo conto che ha ragione.

Io ho i miei amici... Sono come una seconda famiglia per me. A questo punto oserei dire che sono la mia prima famiglia, loro sono tutto. Mi aiutano sempre, come se fossero sangue del mio sangue e non potrei desiderare di meglio da questo punto di vista.

Per davvero.

*

Federico's pov

Martina mi accarezza la mano, ma continua a guardare l'orizzonte, davanti a noi.

Non sono particolarmente di compagnia oggi e lei chiaramente se n'è resa conto. Non riesco a levarmi dalla mente l'immagine di Kristen che mi dice che si considera un errore.

Quelle parole mi hanno fatto del male. Non so come, e non so perché, ma è come se avessi provato un po' del suo dolore. La cosa peggiore è che i suoi occhi erano sinceri, lei è convinta di essere uno sbaglio.

Io non posso accettare che creda una cosa simile, non è assolutamente accettabile.

-Federico, mi puoi dire cosa hai?-, la domanda di Martina mi riporta sulla Terra e sbuffo.

-Sono solo preoccupato per Kristen-, sarei voluto stare a casa con lei oggi, ma ha tanto insistito per farmi uscire con Martina, penso che non volesse che io rinunciassi al mio appuntamento per lei, anche se io l'avrei fatto volentieri.

-Kristen?- annuisco e lei mi scruta attenta -Fede, mi spieghi cosa è per te quella ragazza? Sai che non è normale che viva con te e che abbiate questo strano legame?!-, alzo gli occhi al cielo sentendo il suo tono leggermente geloso, ma comunque pacato, non mi sta facendo nessuna scenata. Per fortuna.

-Kristen è mia amica, sta affrontando un brutto periodo e io le sto accanto, come farei con qualsiasi amico.-, lei annuisce pensierosa e continua a fare dei cerchi immaginari sul dorso della mia mano.

-Non è che ti piace?-, trasalisco sentendo la sua domanda e scoppio a ridere, come se mi avesse chiesto la cosa più stupida del mondo.

-Piacere? Stai scherzando, spero-, lei scrolla le spalle e sta in silenzio per qualche minuto, immagino stia pensando cosa dire.

Come può pensare che mi piaccia Kristen? All'inizio sarei voluto uscire con lei, questo è vero, ma dopo tutto quello che è successo penso che non sia possibile e poi credo che lei non nutra nessun interesse verso di me, sono solo un amico per lei, siamo solo amici.

-Vorrei che tu fossi un po' più distaccato nei suoi confronti.- le lancio uno sguardo sbalordito e lei si affretta ad aggiungere -Non fraintendermi ti prego, è che ho visto come vi abbracciate, ho visto che spesso e volentieri le prendi la mano... Va bene che tu le sia amico, ma potresti ridurre al minimo questi contatti con lei?! In fin dei conti stai uscendo con me e non mi sembra molto rispettoso nei miei confronti-, la guardo attento e la osservo mentre si mordicchia il labbro inferiore, nervosamente.

Lo fa anche Kristen... Spesso e volentieri. Non lo fa solo quando è nervosa. Lo fa anche quando è imbarazzata, quando sta male, quando piange... A volte pure quando ridacchia.

Martina mi accarezza il viso e io torno sulla Terra, maledicendomi mentalmente per aver pensato a Kristen.

In teoria Martina non ha tutti i torti, se voglio intraprendere una storia seria con lei, non posso essere così affettuoso nei confronti di Kristen.

Posso starle accanto anche senza comportarmi così.

Sbuffo e anniento le distanze con Martina, regalandole un bacio, la sento sorridere e ricambia immediatamente, sedendosi sulle mie gambe.

Non so perché, ma è come se mi mancasse qualcosa.

Nota: ciaoo, spero che il capitolo sia di vostro gradimento!! Spero che mi possiate perdonare il ritardo, ma sono stata libera di scrivere solo oggi. Spero che questo sia un bel regalo di Natale Hahah.
E nulla, voglio augurarvi un buon Natale. Spero di riuscire a scrivere presto un altro capitolo, al prossimo ragazze, vi amo

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora