Capitolo 116. Come prima.🐞

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Guardo la scena davanti ai miei occhi e sbuffo, nervosamente.

La professoressa di matematica oggi è assente, perciò abbiamo ora buca.

Come ogni volta che siamo soli in classe, i miei compagni si mettono a giocare tutti insieme al gioco della bottiglia. Praticamente partecipa tutta la classe, tranne Teresa, Graziella, Rosalie e me.

Per cinque anni non mi sono mai interessata a questo stupido gioco, ma ora non riesco a smettere di guardarli, visto che Federico sta giocando con loro.

Dall'altro giorno, non ho fatto altro che pensare a quello che è successo tra me e lui, ma a quanto pare sono la sola che sta continuando a rimuginarci.

-So che abbiamo discusso, ma immagino ti sia successo qualcosa.- mi giro verso Rose, sentendola parlare, e lei continua dicendo - Vuoi parlarmene?-.

-Non importa...- faccio spalluce -sta tranquilla-.

Sento una risata stridula, perciò riporto l'attenzione su coloro che stanno giocando. Inutile dire che Jasmine ci sta provando spudoratamente con Federico.

Lei si siede sopra le sue gambe e sento una gelosia irrefrenabile colpirmi. Ho voglia di andare da lei e staccarle tutti i capelli, uno ad uno, lentamente. Però ehi, io sono contro la violenza.

-Kristen, non farti ancora del male -Rose mi obbliga a un contatto visivo - non lo merita, capisci?-.

-L'altra notte ha dormito a casa mia...- confesso -Era ubriaco e mi ha chiesto il favore di restare a casa, io gliel'ho concesso. Gli ho preparato il divano, ma quando mi sono svegliata era nel letto con me. Mi sono arrabbiata e abbiamo discusso... Ed ora eccoci qua, io continuo a pensarci e lui fa lo stupido con altre-.

Lei annuisce debolmente e sbuffa leggermente.

-È questo che intendevo quando io e te abbiamo discusso...- mi rivolge un sorriso spento - Ora stai di nuovo male per la sua superficialità, e mi dispiace vederti così e non poter fare nulla-.

Annuisco comprensiva e rigiro il viso verso Federico. Jasmine le accarezza dolcemente i capelli e serro la mascella, con nervoso.

Mi alzo nervosamente dalla sedia ed esco dall'aula, prima che diventi favorevole alla violenza e Jasmine diventi calva.

Ecco perché ho paura di perdonarlo, lui si comporta già come se non avessimo litigato, come se non si fosse addormentato con me.

Vuole essere perdonato? Ok, lo capisco, ma non fa nulla per farsi perdonare. Anzi, continua a fare come se niente fosse, continua a fare il cascamorto con le altre.

Sento qualcuno stringermi il braccio, perciò mi volto di scatto.

I miei occhi entrano in collisione con i suoi e poi alzo gli occhi al cielo, urtata dalla sua presenza. Sono uscita dall'aula perché non sopportavo più vederlo fare l'idiota e ora mi ha seguito.

-Che succede?- mi chiede come se non si rendesse conto -Dove stai andando?-.

Sgrano gli occhi e gli lancio un'occhiataccia. Ma è serio?

-Tu, Federico, stai diventando pazzo, secondo me.- mi divincolo dalla sua presa con un colpo netto -Non ti rendi nemmeno più conto di quello che fai? Beh, se è così dovresti andare a curarti-.

Sono talmente furiosa che ho il respiro corto e affaticato. Non riesco a capacitarmi del suo comportamento.
Mi confonde sempre di più.

-È per Jasmine che stai facendo tutto questo casino?- il suo tono di voce è sbalordito, come se non capisse - Stavamo solo giocando-.

Scuoto debolmente la testa, alterata, poi mi porto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio sinistro.

-Che dicessi se io, per gioco, mi sedessi sopra le gambe di un altro?- sussulta immediatamente -Magari di Marcello, beh ovvio che non diresti nulla se è per gioco-.

Inarco un sopracciglio e lo scruto attentamente per vedere la sua reazione.

I suoi occhi si riducono a una fessura, allarga le narici e serra la mascella e i pugni. Ecco, proprio come immaginavo.

Lui è geloso, perché se lo sono io lui sminuisce la situazione?

-Tu non farai un bel niente.- quasi ringhia -Vieni con me-.

Mi afferra la mano e, senza darmi il tempo di ribattere, mi trascina con lui fino al bagno delle ragazze.

Per fortuna nostra i corridoi sono vuoti, visto che è ora di lezione.

-Senti Kristen, tu non mi vuoi, ma ti arrabbi se un'altra mi dà attenzione.- molla la mia mano ed inizia a gesticolare -Mi stai facendo impazzire!-.

Che cosa? È completamente fuori.

-Io ti amo- cerco di contenere il mio tono di voce -non è questo il problema, bensì il fatto che io ti respingo, perché sono ferita, e che tu dopo ti comporti come se niente fosse. Non sembri granché interessato a tornare con me, sappilo-.

Alza gli occhi di scatto e li punta sui miei. Sembra arrabbiato, quasi indignato, ma non è colpa mia. È lui che si comporta in modo stupido.

-Tu non sai di come sto. Cosa devo fare per tornare con te, per farti capire che sto malissimo senza di te?- si inumidisce le labbra -L'unica cosa che riesco a fare è fingere di stare bene, continuare la mia vita come se niente fosse-.

Arriccio le labbra e sbuffo.

Non riesce a capire. Non capisce che devo potermi fidare nuovamente di lui e che così si sta solo comportando come un bambino.

-Il tuo è il ragionamento più immaturo e più stupido che io abbia mai sentito.- sbotto infastidita -Continua a fare lo stupido con le altre e con me non recupererai mai-.

-Ora basta- alza gli occhi al cielo e, prima che possa rendermene conto, le sue labbra sono sulle mie.

Resto leggermente interdetta, poi ricambio immediatamente il suo bacio, senza riuscire a controllarmi.

Vorrei ( o meglio dovrei) allontarmi, ma avevo un bisogno disperato delle sue soffici labbra.

Sposta le sue mani dal mio viso ai miei fianchi, e mi stringe forte. Mi attira più a sé e continua a baciarmi.

Una lacrima scappa al mio controllo e lui si allontana, accorgendosene.

-Che c'è?- chiede confuso, tenendomi salda -Perchè piangi?-.

Un singhiozzo mi sfugge e lo allontano da me, con fatica.

-Non possiamo...- lascio la frase in sospeso, mentre raccolgo le idee, poi aggiungo - È stato bellissimo baciarti, ma se chiudo gli occhi sento tutto il dolore di questi mesi addosso-.

Il suo sguardo diventa ferito in un solo attimo e un dolore si espande nel mio petto. Mi fa male ferirlo.

-Io Kristen non so cosa fare...- fa per afferrarmi, ma io mi tiro indietro - aiutami, la mia forza si sta esaurendo, giorno dopo giorno-.

Lo guardo con le lacrime che mi inondano gli occhi, ma scuoto la testa.
Sento la gola bruciare e la testa pulsare. Mi fa male tutto ciò, mi fa malissimo.

-Federico lasciami sola...- cerco di asciugarmi il viso -Non sopporto più tutto questo dolore. Ti giuro che non vorrei vederti soffrire, ma non riesco a tornare con te... Scusami-.

Lui mi guarda con disperazione e io esco fuori dal bagno correndo.

Sto forse peggiorando le cose, ma non riesco a fingere.

Voglio amarlo come prima che ci lasciassimo, voglio che tutto torni come prima.

Nota: ehilà, ecco a voi un nuovo capitolo. Non era previsto, perciò non è granché ed è un po' corto rispetto al solito. Attendo i vostri commenti, al prossimo❤

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora