Capitolo 117. Febbre.🐞

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Faccio un respiro profondo e sorseggio la mia camomilla.

Vorrei dimenticare, o almeno non pensare, a quello che è successo stamattina a scuola.

Dopo che sono rientrata in classe ci siamo ignorati. Come se non avessimo discusso. Come se non ci fossimo baciati.

Mi tocco d'istinto le labbra e chiudo gli occhi, ripercorrendo il momento del bacio.

Mi sembra ancora di sentire il suo sapore tra le mie labbra. I suoi baci sono qualcosa di magico. Qualcosa che mi fa sentire in paradiso in un secondo.
Riesce a trasmettermi migliaia di emozioni diverse, solamente con un bacio, e questo è meraviglioso quanto terrificante.

Meraviglioso perché lo amo da impazzire, perché sentire i brividi grazie a qualcuno è fantastico.
Terrificante perché mi fa capire quanto ancora dipendo da lui, e non è un bene visto che quando mi ha lasciata sono crollata come un castello fatto con le carte.

Sento il campanello suonare e lancio, automaticamente, uno sguardo all'orologio appeso alla parete.

Sono 19:40, non aspetto nessuno al momento, e il fatto che indosso il pigiama con gli orsacchiotti stampati sopra è la conferma.

Appoggio la tazza sul tavolo e vado ad aprire la porta, spinta dalla curiosità.

I miei occhi si scontrano con quelli più speciali che io conosca e il mio cuore inizia a fare i salti mortali.

-Kristen- vedo i suoi occhi luciccare e in un primo momento penso sia ubriaco -possiamo parlare?-.

Deglutisco rumorosamente e lo esamino attentamente, per capire se ha bevuto. La sua voce è ferma, così come la sua andatura. È solo che i suoi occhi brillano in modo diverso, strano direi.

-Che c'è Fede?- chiedo cercando di non essere scortese, visto che mi sento leggermente in colpa per avergli urlato contro a scuola, nonostante come si sia comportato - Cosa vuoi dirmi?-.

-Io ti amo, Kristen- il mio cuore perde tantissimi battiti davanti alle sue parole - sto male senza te, sto morendo lentamente-.

Entra dentro casa mia e si avvicina a me. Prende le mie mani tra le sue e se le porta alle labbra, per poi lasciarci dei piccoli baci sopra.

I brividi mi percorrono e appoggio le mani sul suo viso. Mi basta questo piccolo contatto per rendermi conto che scotta.

-Federico, tu hai la febbre- ora capisco lo strano luccichio nei suoi pozzi azzurri -sei caldissimo-.

Scrolla le spalle, come se non lo sapesse, come se non si fosse accorto di nulla, e io lo faccio sedere sul divano.

Chiudo la porta dell'ingresso e poi vado nel bagno a recuperare il termometro.

Non capisco perché sia venuto qua in queste condizioni, i suoi comportamenti non hanno proprio senso.

Torno in soggiorno e mi siedo accanto a lui.

-Tieni Federico- gli porgo il termometro - misurati la temperatura-.

Lui annuisce e fa come gli ho detto.

In questo momento mi sembra un bambino smarrito. Mi sembra così vulnerabile. So che anche lui in realtà è fragile, seppure non lo dà mai a vedere.

Lo osservo e gli sposto un ciuffo di capelli, che gli ricade sulla tempia destra, così d'istinto. Quando stavamo insieme amavo toccargli i capelli, e mi faceva sorridere quando mi diceva che ero l'unica persona al mondo ad avere il permesso di toccargli il ciuffo. Era un cosa di poco conto forse, ma per me significava tanto. Con i piccoli gesti mi ha sempre fatto capire di essere importante, di essere l'unica per lui.

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora