Capitolo 90. Ira.

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-Quindi, questo Marcello ha degli scatti d'ira?- lo osservo mentre inserisce la marcia e annuisco.

In questo momento, tra noi, è scesa la calma. Dopo che ci siamo svegliati dal pisolino, abbiamo parlato. Gli ho raccontato di Marcello, gli ho parlato delle condizioni di Elia e lui ha cercato di rassicurarmi.

-È un bravo ragazzo, però- lo sguardo del biondo si sposta su di me per qualche secondo, sentendo le mie parole, poi lo riposa sulla strada.

- Però ti ha trattato male, no? Quindi non ha la mia stima, sappilo- sorrido inconsciamente davanti alle sue parole, ma cerco di non farglielo notare.

- Federico, so difendermi da sola, ti chiedo solo di non litigare con lui. Noi stiamo andando all'ospedale per Elia, non per dare spettacolo- lo vedo alzare gli occhi al cielo e poi sbuffare.

Entra nel parcheggio dell'ospedale e si ferma nel primo posto libero.

-Kristen- mi giro verso di lui e lo invito ad andare avanti con un cenno del capo - hai ragione, devo contenermi... Voglio sempre proteggerti e, forse, a volte divento troppo possessivo.- abbassa lo sguardo e io gli accarezzo la mano, come per tranquillizzarlo.

Sembra che qualsiasi cosa faccia o dica, ha paura di sbagliare. La notizia che Mery è tornata sta mettendo, già da ora, la nostra relazione a dura prova.

Io voglio che lui, con me, sia come è sempre stato. Non voglio che la storia di Mery influenzi il suo comportamento con me, non posso accettarlo.

Scavalco il freno a mano e mi siedo sulle sue gambe, anche se con fatica, e lui ridacchia, facendomi così scaldare il cuore.

-Federico Rossi- gli accarezzo le labbra -io mi sono innamorata di te per come sei. Mi sono innamorata del tuo voler proteggermi, della tua dolcezza, della tua simpatia, sei così speciale... Sei una persona unica! Tu non devi cambiare mai, per nessuno. Mery è tornata? Ok, ma non riuscirà a separarci. Federico, non aver paura di essere te stesso, soprattutto non farlo con me. Sai perché? Perché amo tutto di te, non fai mai nulla che può allontanarmi, anzi...- lascio la frase in sospeso e lui scruta attento i miei occhi.

Improvvisamente mette le mani sul mio viso e annienta le distanze posando le sue labbra sulle mie.

Sento il cuore salirmi in gola e i battiti dentro le orecchie.

Appoggio le mie mani sul suo petto e lo accarezzo dolcemente, mentre il bacio prende una piega più passionale.

Ci allontaniamo qualche secondo per prendere fiato, ma ci ribaciamo immediatamente.

Sposta le mani dal mio viso ai miei fianchi e mi tira maggiormente a sé.

Gli accarezzo i capelli dolcemente e lui sorride, allontanandosi da me leggermente.

-Avevo bisogno di questo- arrossisco violentemente e lui mi lascia un piccolo bacio sul collo -forza piccola, scendiamo- annuisco con la mente ancora annebbiata e mi rimetto nel mio sedile, per scendere.

*

È un'oretta che siamo seduti nella sala d'attesa, Giovanni è dentro al reparto da appena abbiamo messo piede qua.

-Oh, sei tornata- alzo la testa sentendo la voce di Marcello e annuisco debolmente.

Vedo Federico sbuffare ma, per fortuna, il moro non ci fa caso.

-Avevo bisogno di dormire e Giovanni mi ha mandato a riposare, in attesa che Elia si svegliasse- faccio una piccola pausa -tu dov'eri?-.

Marcello mi lancia un'occhiata confusa, poi arriccia le labbra pensando a cosa dire.

-Non mi pare avessimo siglato un accordo che dicesse che io e te dobbiamo essere informati sugli spostamenti l'uno dell'altra- serro la mascella con nervoso e alzo gli occhi al cielo.

Non volevo essere invadente, volevo solo essere carina, fare un po' di conversazione, anche per dimenticare la discussione che abbiamo avuto prima. Evidentemente, però, il ragazzo qui presente ha anche problemi a socializzare.

-Sei un imbecille- sgrana gli occhi davanti alle mie parole e lui mi afferra il polso destro, facendomi alzare, con la forza.

-Cosa diavolo hai detto?- i suoi occhi scintillano di rabbia e mi sento immediatamente intimorita.

Federico scatta immediatamente in piedi e costringe Marcello a lasciarmi, dandogli una spinta.

-Non ti permetto di trattare la mia ragazza in questo modo- ringhia -vai fuori dai piedi, se non vuoi fare una brutta fine- Marcello scoppia a ridere nervosamente e ne resto meravigliata, pensavo avrebbe reagito malissimo alle parole del biondo.

-Non mi faccio mettere i piedi in testa da un tipo come te- diventa serio tutto d'un tratto e stringe i pugni con rabbia.

-E io non permetto a un figlio di papà di merda di trattare così la mia ragazza- Marcello fa per avventarsi su Federico, ma io mi metto in mezzo.

So bene che Federico non si tirerebbe certamente indietro, perciò non posso permettere che scoppi una rissa qua, sapendo che Elia sta rischiando di morire.

-Kristen, levati- mi giro verso il mio ragazzo e muovo l'indice da destra a sinistra, in segno di negazione.

Non mi sposterò, a costo di incollarmi a Federico. Non permetterò che si picchino.

-Ragazzi, siamo qui per Elia, non per vedere voi che vi massacrate di botte- sentiamo la porta della sala d'attesa sbattere e ci giriamo entrambi di scatto, vedendo che Marcello è uscito.

Rilascio un sospiro di sollievo e riposiziono lo sguardo sul mio ragazzo, che è evidentemente furioso.

-Bastardo che non è altro. Non deve azzardarsi a toccarti- lo prendo per mano e lo faccio sedere su una sedia, per poi sedermi accanto a lui.

Sapevo che Marcello avrebbe reagito così, dovevo starmi zitta. Per carità, non lo sto difendendo, ma so bene che non sa controllarsi, non dovevo rispondergli.

-Federico... È tutto ok. Sto bene- gli sorrido per rassicurarlo e lui fa per rispondermi, ma Giovanni esce di corsa dal reparto, così scatto in piedi.

La mia mente va subito verso pensieri poco piacevoli, ma quando vedo un gran sorriso sul suo viso stanco, capisco sta per darmi una buona notizia. La più bella che potesse darmi ora.

-Elia si è svegliato, circa dieci minuti fa. Scusa se non ti ho avvertito subito, ma volevo stare un po' con lui, mi mancava tanto e ho avuto paura di perderlo.- annuisco comprensiva e poi lui inaspettatamente mi abbraccia.

Ricambio la stretta, anche se con imbarazzo, e poi lui si allontana.

-Entra pure a vederlo, ha chiesto di te e Rosalie! Io vado ad avvertire lei e Marcello- mi spiega euforico, per poi uscire di corsa dalla sala d'attesa.

Sento le lacrime fare pressione per scendere e mi giro verso Federico.

Sono felicissima, ero davvero preoccupata per Elia, una parte di me era davvero convinta che non ce l'avrebbe fatta ed ero terrorizzata all'idea.

Mi butto tra le braccia del mio ragazzo e lui mi stringe forte a sé.

Per una volta le cose stanno andando come devono andare.

Nota: ciao, ecco a voi un nuovo capitolo. È un po' di passaggio, però era obbligatorio scriverlo. Che mi dite? Aspetto con ansia i vostri commenti, al prossimo 💕💕

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora