Capitolo 51. Discoteca.

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È dall'altro ieri che sto a casa di Rosalie e dire che sto da schifo è poco.

Federico non si è fatto sentire e io non sto andando neanche a scuola, visto che sono come uno zombie.

Non mangio se non qualche stronzata tanto perché Rosalie mi obbliga, ma se fosse per me starei coricata su questo letto senza muovermi.

Sono ridicola, lo so, questa è l'ennesima dimostrazione che sono dipendente da lui, e questo mi fa sentire ancora più stupida.

Ho aspettato che Federico mi chiamasse, appena sono andata via, ma il tempo è passato e il telefono non ha squillato neanche una volta, neanche per uno stupido messaggio, e questo mi ha buttato ancora più giù.

-Kris...-, mi sento chiamare e mi metto a sedere, incontrando lo sguardo della mia migliore amica.

-Ehi Rose-, tiro su col naso e mi lego i capelli in una coda disordinata.

-Kristen, non puoi ridurti così... Non puoi mancare da scuola finché lui non si fa vivo. Quasi non ti riconosco più...-, sussurra l'ultima frase con tono dispiaciuto e le do ragione mentalmente.

Ho sempre lottato nella vita. Quando qualcosa non andava ho sempre cercato di andare comunque avanti, non avevo mai mollato la scuola in questo modo e non mi sono mai rinchiusa in camera, smettendo di vivere. E ora?

Ora sto chiusa qui dentro a piangermi addosso, mollando tutto.

Mi stropiccio gli occhi e sbuffo.

-Andiamo a divertirci stasera Rose...-, smette di sistemare i quaderni e mi rivolge il suo sguardo.

È sorpresa e mi viene da ridere per la prima volta dopo due giorni.

Penserà che sono pazza e non ne ha tutti i torti. Passo dal voler restare chiusa dentro questa stanza, al voler andare a ballare. Oggi voglio solo bere e dimenticarmi per un attimo di tutto.

Voglio dimenticare Federico, il mio passato. Voglio azzardare per stasera e divertirmi.

-Voglio smettere di pensare-, annuisce e mi viene ad abbracciare.

La stringo a mia volta e cerco di trattenere le lacrime.

Sono stanca di quella che sono.

*
Arriviamo davanti al locale e mi guardo nella vetrina, nel frattempo che facciamo la fila.

Non mi sento sicura di me, come sempre, vorrei essere diversa anche da questo punto di vista.

-Kris, sei stupenda-, sorrido alle parole della mia migliore amica e continuo ad osservare il mio vestitino blu.

-Tu piuttosto- le rivolgo il mio sguardo e la indico - quel vestito ti sta d'incanto, se qualcuno ti farà il filo Benjamin mi ammazzerà, per averti convinta a venire a ballare-, scoppia a ridere e le si illuminano gli occhi appena pronuncio il nome del suo ragazzo.

Sento una leggere malinconia farsi spazio dentro di me e penso automaticamente a Federico, ma scuoto la testa e mi vieto di farlo tornare a invadere i miei pensieri.

Il buttafuori ci fa entrare nella discoteca e sento immediatamente la differenza di temperatura da qua a fuori.

Ci dirigiamo al bancone e ordino subito un bicchierino di vodka liscia.

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora