Capitolo 44. Come morti.

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Rimango impalata dove sono e Federico si sposta da davanti la porta, facendomi incrociare lo sguardo di mia madre.

Non sono pronta a tutto ciò, non...

-Kristen...-, Federico richiama la mia attenzione e mi rendo conto di essere rimasta a fissare mia madre, con le lacrime agli occhi.

Aggancio lo sguardo del biondino e l'unica cosa che vorrei fare è: correre tra le sue braccia e chiudermi nel nostro mondo, fatto di amore.

I suoi occhi stanno scintillando e immagino che lui ce l'abbia anche con mia madre, per tutta la storia di mio padre.

Lui per me è come un libro aperto, capisco quello che ha e so che si sta trattenendo da mandare via mia madre, so che vuole che questa scelta spetti a me... Mentre io non so che fare.

Mi sento come una bambina impaurita e smarrita che non sa come fare, è imbarazzante, ma non riesco a reagire.

Il mio ragazzo si avvicina a me e mi prende per mano, quasi a volermi infondere coraggio.

Lascio cadere lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e sorrido debolmente sapendo che lui è con me. Qualsiasi cosa succederà, in questo scontro tra me e mia madre, lui è qua.

-Kristen, vorrei parlare con te- la voce della donna che mi ha messo al mondo mi distoglie dai miei pensieri e la invito ad andare avanti con uno sguardo, ma lei scuote la testa.

Qual è il problema?

Indica Federico con un cenno del capo e poi torna a guardarmi.

-Voglio parlarti da sola-, che cosa?

Stringo la mano di Federico più forte e mi sento subito offesa dalle parole di mia madre.

Non mi è mai stata accanto, non è mai stata quello che dovrebbe essere una madre, e ora, dopo avermi abbandonato, si permette anche di venire qua a darmi ordini?

Il suo aspetto è cambiato e questo mi fa quasi paura. I suoi capelli non sono più trasandati, ora sono tinti di un caldo color biondo miele, il suo viso è truccato e indossa un tailleur elegante.

Non mi sembra nemmeno lei, sembra quasi essere rinata e questo mi fa ancora più male.

Mi ha lasciata da sola con mio padre, sapendo come mi trattava, mentre lei è andata chissà dove a cominciare una nuova e dignitosa vita.

-Se vuoi parlarmi fallo davanti a lui, non manderò via l'unica persona che per me si avvicini a essere una famiglia, perché tu vuoi così.- spiego acida - Non puoi darmi nessun ordine, hai capito?-.

Mi meraviglio da sola per il mio tono pungente, però non permetto a nessuno, tanto meno ai miei genitori, di trattare Federico come se fosse niente.

Il biondino mi stringe la mano, forse per farmi calmare, ma ora sento il sangue ribollire dentro di me e davanti a me vedo solo una donna che se n'è fregata di me e che poi egoisticamente mi ha abbandonata.

Lei annuisce debolmente e io ringrazio chiunque ci sia lassù, per averle fatto capire che non può lamentarsi e non può pretendere nulla.

-Volevo dirti prima di tutto che mi dispiace...-, lascia la frase in sospeso e io scoppio a ridere istericamente, mentre sento le lacrime salirmi agli occhi.

Le dispiace? Oddio, le dispiace. Secondo lei può risolvere tutto il male che mi ha fatto con uno squallido mi dispiace? Non so nemmeno se esiste un modo per risolvere.

-Kristen, non fare così e ascoltami. Ascolta tutta la storia.- resto in silenzio e lei inizia a parlare.

-Partiamo dal tradimento che ho fatto a tuo padre, io amavo l'uomo con cui l'ho tradito. L'ho sempre amato, ho sposato tuo padre solo perché i miei genitori mi hanno obbligata, i tuoi nonni stavano andando in rovina e la famiglia di tuo padre è sempre stata una delle più ricche. Sposando tuo padre mi sono detta che avrei imparato ad amarlo, ma non l'ho mai fatto, non ne sono mai stata capace.- che cosa?

Sento la testa girarmi e Federico, rendendosi conto, mi tiene stretta e mi fa sedere sul divano.

Non posso crederci, non riesco.

Federico mi porge un bicchiere d'acqua e mi madre si siede nella poltrona davanti a noi.

-Penso che non sia il caso di continuare, quindi devo...-, interrompo Federico e scuoto la testa.

-No Fede, voglio sapere di più- mi scruta attento e io gli rivolgo un debole sorriso rassicurante, così si siede affianco a me e mi tiene stretta con un braccio attorno alla vita.

Aggancio lo sguardo di mia madre e la invito a parlare con un cenno della mano.

-Ok... Ho tradito tuo padre varie volte e penso che lo sospettasse già prima di averne le prove certe. Dopo che è successo il casino, quando l'ha scoperto, ho lasciato l'uomo che amavo per cercare di aggiustare il mio matrimonio, mi sentivo vuota senza l'amore della mia vita, ma sono restata con tuo padre per te- per me? Ha davvero il coraggio di dire una cosa del genere?

Sento la rabbia repressa nei suoi confronti tornare a galla, insieme al dolore.

-Tu non hai fatto niente per me- sputo acida - tu sei rimasta per i tuoi interessi e sei rimasta ferma a guardare, mentre subivo la furia di papà per colpa tua- sento la gola bruciarmi da quanto sto urlando e faccio cadere il bicchiere che ho in mano per terra e si frantuma in mille pezzi.

Mia madre sussulta e abbassa lo sguardo, come se si aspettasse questa reazione.

Federico mi prende le mani tra le sue e aggancia il mio sguardo.

Sento il fiato mancarmi per colpa dei singhiozzi e mi chiedo quando ho iniziato a piangere, non mi sono nemmeno accorta.

-Piccola, stai calma, sono qua.-, cerca di far calmare il mio respiro, facendomi fare dei respiri profondi.

Mi asciuga gli occhi e mi stampa un bacio casto sulle labbra per poi accarezzarmi il viso, lo fermo e lo prendo per mano e poi mi rigiro da mia madre.

- Se devi raccontarmi questa storia, sei pregata di risparmiami le tue stronzate, perché sono stufa di te e sono stufa di papà-, il mio tono è quasi una supplica e, anche se ora non sto più urlando, si capisce che la mia è solo calma apparente.

-Io quasi non ti riconosco più Kristen, sei cambiata...-, mi lascio scappare una risata nervosa.

-Cambiata? Perché sei davvero convinta di conoscermi? Io non sono cambiata, sono uscita dalla vita di merda che affrontavo ogni giorno per colpa tua, grazie al ragazzo al mio fianco. Forse però tu non capirai mai, perché sei egoista e mi fai schifo-, vedo gli occhi della donna luccicare, però incassa le mie parole senza ribattere.

-Tuo padre picchiava anche me...- il suo è quasi un sussurro.

-E quindi? Questa è una giustificazione per quello che hai fatto a me? Non ti dico che te lo meritassi, perché nessuna donna lo merita, ma ricordati che non sono io ad averlo tradito, invece ho subito i suoi colpi e le sue parole piene di odio, per anni.- parlo velocemente, con rabbia - Mi sono ripetuta tante volte che magari tu non intervenivi a difendermi per paura, ma quando te ne sei andata e mi hai abbandonata ho capito quanto mi sbagliavo. Non avrei mai dovuto cercare scuse per giustificarti, perché sei una persona di merda ed è questo il vero motivo per cui ti sei comportata così-.

Lascio la mano del mio ragazzo e mi alzo in piedi
- e ora vai via. Per me, sia tu che mio padre, siete morti-.

La donna aggancia il mio sguardo e rimane seduta, così urlo con rabbia
- vai via, non voglio più vederti-.

So che posso sembrare pazza e non biasimerei Federico se decidesse di mollarmi per la mia famiglia di merda e per quella che sono.

Il biondino si alza
-deve andare via- ordina freddamente a mia madre.

La donna davanti a me sembra leggermente sorpresa, ma poi annuisce e va via scortata da Federico.

Scoppio a piangere nervosamente e mi lascio cadere sul divano. Sento le braccia di Federico avvolgermi improvvisamente e piango disperata sul suo petto.

Come farei senza di lui?

Non riesco ancora a gestire la mia vita e a controllare il mio passato.

Nota: ciaoo 🌹 spero che il capitolo vi piaccia, attendo i vostri commenti, al prossimo capitolo ❤️

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora