Capitolo 110. Calcio. 🐞

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-Ehi, dai, smetti di piangere!- mi accarezza dolcemente i capelli -Non sopporto vederti così-.

È da quando Benjamin è entrato da quella porta che non smetto di singhiozzare. L'ho chiamato perché avevo bisogno di lui, bisogno di una spalla su cui piangere, su cui sfogarmi.

Mi sento veramente a pezzi.

Odio pensare a come lui si è comportato con me, odio la sua ipocrisia, odio i suoi cambi d'umore improvvisi e, soprattutto, odio il fatto che mi senta in colpa per averlo trattato male.

Nonostante tutto, mi dispiace avergli dato uno schiaffo, mi dispiace perché lo amo.

Mi fa male dirlo, ma si sa che lo amo ancora. Lo so io, lo sanno i miei amici e, purtroppo, lo sa anche lui.

Ha ben capito quanto potere ha ancora su di me. Quello che non ha capito è che non mi farò usare da lui come un passatempo.

Ha osato darmi della bambina! Seriamente?

Ma cosa ne sa lui di come sono stata? Non passa un solo giorno in cui non pensi a lui, e al momento in cui mi ha lasciata e mi ha detto che non mi amava più.

Non capisce che nel momento che se n'è andato, ha portato via anche una parte di me. Ha strappato ferocemente una parte di me.

È una ferita ancora aperta, una ferita che brucia tantissimo e non credo si rimarginerà presto.

Ma poi, come potrebbe rimarginarsi se lui affonda il coltello in una ferita che ancora sanguina?

-Grazie Ben.- mi asciugo gli occhi e mi allontano dal suo abbraccio, per poi agganciare i suoi occhi -Non dev'essere divertente stare sempre ad ascoltare i miei drammi, sono mesi che ormai mi aiuti. Io non so come farei senza di te, seriamente-.

Sorride debolmente e scuote la testa.

-Non essere sciocca, Kris!- accarezza dolcemente la mia gota destra -Mi fa piacere aiutarti. Però non devi starci male... Niente è come sembra-.

Sposta lo sguardo dal mio, pronunciando l'ultima frase, e il mio stomaco si stringe in una morsa.

-Benjamin- lo obbligo a un contatto visivo - di cosa stai parlando? Cos'è che non è come sembra?-.

I suoi grandi occhi chiari scrutano attenti i miei, poi scrolla le spalle. Sembra confuso e non ne capisco il motivo.

-Non intendevo nulla, Kristen.- accenna un debole sorriso, ancora - È solo che io non voglio più vederti stare male, devi reagire... Devi farlo soprattutto per te, se continui così finirai per ammalarti. Non so più quand'è l'ultima volta che hai riso sinceramente, di gusto... Non lo so più-.

Ha ragione, ma come potrei vivere serenamente se il biondo ripiomba nella mia vita improvvisamente e mette scompiglio?

-Ben- alzo leggermente gli occhi al cielo, cercando di ricacciare dentro le lacrime - ti voglio bene.-.

Sospira debolmente e poi mi attira tra le sue braccia, stringendomi in un abbraccio forte e rassicurante.

-Anche io, piccola.- sussurra contro i miei capelli -Anche io-.

*
Benjamin's pov

Sento il telefono vibrare ripetutamente e apro gli occhi di scatto.

Mi guardo intorno, confuso, e mi rendo conto di essermi addormentato con Kristen, sul divano.

Cerco di afferrare il telefono, ma non riesco, visto che la mia amica ha la testa appoggiata sul mio petto e sta dormendo ancora beatamente.

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora