Capitolo 115. Combattuta. 🐞

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Federico's pov

È così strano passare la notte in questa casa, credevo non ne avrei mai più avuto l'occasione.

Quando sono andato via, mesi fa, credevo che, così facendo, avrei perso Kristen per sempre, che avessi messo per sempre la parola fine al nostro amore.

Lei, però, mi ha aspettato. È rimasta da sola tutto questo tempo, a piangere per me.

Intendiamoci, mi fa male sapere che è stata male per colpa mia, ma sapere che l'amore che lei nutre per me è durato, nonostante tutto, mi fa sorridere.

Mi alzo da questo divano che, nonostante lei abbia cercato di rendere comodo e accogliente, è veramente scomodo.

Salgo le scale e decido di andare nella stanza che abbiamo condiviso per un periodo, nella quale abbiamo condiviso tanto.

Al solo ricordo di noi due lì, sento la malinconia e la nostalgia mischiarsi insieme. Sono ricordi nitidi dentro me, ma pur sempre ricordi, e questo mi fa male.

Apro piano la porta, che è socchiusa, e mi avvicino al letto.

I raggi della luna calante filtrano dalla finestra, illuminando leggermente il viso di Kristen.

Mi siedo lentamente, per non svegliarla, ed inizio ad osservarla.

Il suo respiro è regolare e, solo ora, mi rendo conto che mi è mancata tantissimo, ancora più di quanto credessi. Amavo sentire il suo respiro leggero quando dormivamo insieme.

Quando lei si addormentava tra le mie braccia, io restavo ad osservarla senza stancarmi mai, prima di dormire anche io.

Le accarezzo dolcemente i capelli e sorrido inevitabilmente. È così pura, e sapere che l'ho ferita mi fa provare un dolore fortissimo al cuore.

Mi stendo accanto a lei e continuo ad osservarla attentamente.

È la cosa più bella che mi sia mai capitata.

*
Kristen's pov

Apro gli occhi lentamente e mi rendo immediatamente conto che qualcuno mi sta stringendo.

La mia schiena è appoggiata al petto di qualcuno, mentre un braccio mi sta tenendo stretta in vita.

Penso di sapere bene chi sia colui che è coricato con me, visto che ieri l'ho ospitato a casa, ma non mi ricordo proprio il momento in cui gli ho detto che poteva dormire con me. Anzi, ricordo distintamente il momento in cui ho addobbato il divano come se fosse un letto.

Oggi, per la prima volta dopo mesi, ho dormito nel letto matrimoniale. Non volevo che il biondino sapesse che da quando mi ha lasciata dormo nella mia cameretta, solo perché questo letto mi ricorda troppo noi, quello che eravamo e abbiamo condiviso.

Mi giro lentamente e con fatica, visto quanto mi sta stringendo, fino ad avere il suo viso davanti.

Il mio cuore accelera in un solo minuto e mi chiedo come sia possibile che sia qua.

È così dolce mentre dorme. Per un attimo mi sembra che tutto sia noi sia rimasto immutato, ma è solo un'illusione e ne sono consapevole.

Il biondino apre gli occhi e li punta sui miei. Per un attimo sembra leggermente confuso, ma poi sorride. Il suo viso è rilassato, come se finalmente, dopo tempo, avesse dormito bene per tutta la notte. Mi vieto di chiedermi se sia davvero così.

-Buongiorno- la sua stretta si fa ancora più forte - dormito bene?-.

Annuisco debolmente, leggermente interdetta, ma poi mi riprendo.

Ti amo troppo forte- Federico Rossi|| Benji&Fede [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora