" Cory smettila, ora mi sveglio!" Lui continuava a saltare.
"Coryyyyy!!!!!" Non capisco perchè tra tutti i fratelli del mondo doveva capitarmi una peste del genere. A volte siamo amici ma la maggior parte delle volte siamo come Tom e Jerry, non ci sopportiamo a vicenda.
-"Cory scendi dal letto e tu Emily svegliati, è tardi. Lo sai che sono le sei e mezza?? Hai mezz'ora di tempo"Ci sgridò mia madre.
Mi svegliai come un razzo. Mi lavai la faccia, mi sistemai i capelli ( come meglio potevo) e svuotai l'armadio. Dopo svariate prove, trovai il completo giusto. Felpa, jeans, borsa e sneakers. Salutai mamma e papà e corsi a prendere la corriera.
"Ciao, Emily giusto?" Mi osservò l'uomo di mezza età.
"Si."
" Sono Mike, il proprietario di questo posto, mi hanno detto che in fotografia te la cavi. Spero che sia così. In quello stanzino troverai la tua divisa. Vai a cambiarti." Mi sorrise.
La stanza era piccola; c'erano divise appese su un attaccapanni e altre ancora nuove sopra un piccolo tavolo. Presi quella con la mia taglia e andai da Mike.
"Ti spiego come funziona. Allora, fai sedere il cliente su quello sgabello, gli chiedi come vuole la sua foto e per cosa gli serve. Li c'è la cassa. Tra poco arriva una tua collega che ti spiegherà meglio come funziona. Se hai bisogno di qualsiasi cosa mi troverai nel mio ufficio."
Mi guardai intorno indecisa sul da farsi. Rimasi dietro il bancone osservando le molte foto appese nel muro. C'erano bambini, anziani e coppie di vario genere. Erano tutti sorridenti e felici. Ricordo quando io e Luke eravamo così, pieni di vita e di amore.
Sentii una porta aprirsi.
" Buongiorno, vorrei quattro foto piccole per documenti." Disse una signora anziana.
"Certo si accomodi" Le feci vedere lo sgabello. Cambiai lo sfondo da rosa a bianco e presi la fotocamera e iniziai a scattare le prime foto.
"Potrei vederle?" Mi chiese lei dopo che io ebbi finito.
"Certo" Mostrai le foto alla signora.
"Può aspettarmi due minuti qui? Arrivo subito." Non sapevo come si facesse a sviluppare una foto così andai da Mike.
"Questo è il compito di Charlie, tra poco arriva. Vai a dire alla cliente di ritornare tra mezz'ora e troverà le sue foto pronte." Mi sorrise lui. Aveva i capelli biondi tirati su con il gel. Indossava una camicia nera con dei pantaloni anch'essi neri tenuti con una cintura bianca.
Mentre stavo andando dalla cliente mi scontrai con una ragazza che entrava di fretta nel negozio.
"Scusa, non ti avevo vista." Disse lei agitata.
"No, tranquilla " Le sorrisi.
"Sei quella nuova?" Mi chiese sistemandosi gli occhiali rotondi.
"Si" Risposi timidamente.
"Mi chiamo Charlie, lavoro anch'io qui."
"Piacere, io sono Emily." Si mise subito a lavorare, stampò le foto e le mise in una bustina.
Le ore passarono in fretta. Erano le due e non avevo ancora mangiato niente. Mi brontolava la pancia. Così andai al bar più vicino a prendere un panino. Il posto era accogliente, presi il panino e cominciai a mangiare. Sentivo delle voci familiari dietro di me. Curiosa mi girai. C'era Luke con Caroline. Lei era seduta sulle sue gambe e rideva mentre lui si avvicinava sempre di più al suo viso.
Ma tra tutti i posti che ci sono qui a Milano proprio in questo bar dovevano venire?? Buttai il panino nel cestino e corsi via piangendo. Sentivo il mio cuore restringersi e il petto farmi male.
Mi sentivo presa in giro. Come potevo aver passato un anno con quello stronzo? Pensavo veramente che mi amasse?? Non riuscivo a smettere di piangere continuavo a ripetermi di rimanere forte. Ormai la nostra storia era finita, dovevo farmene una ragione. Guardai il mio riflesso sullo schermo dello smartphone.
Avevo gli occhi gonfi e il viso rosso e tutta la matita sbavata. Cercai di togliermi il trucco come meglio potevo, mia madre non doveva vedermi in queste condizioni.
Arrivata a casa le dissi che non avevo fame e di non chiamarmi per cena. Cercavo di essere il più normale possibile, non volevo che mi vedesse in questo stato. E' sempre stata contraria alla mia relazione con Luke. Diceva che non mi meritava, che non era quello giusto. Ma io ero troppo accecata da lui che le parole di mia madre entravano da un orecchio e uscivano dall'altro. Mi chiusi in camera a sentire canzoni deprimenti, mentre un fiume di lacrime colava lungo le mie guance.
"Vedo che sei ritornata." Ok, stavo sognando di nuovo quel tipo in quella strana stanza. Eppure questa mattina non ricordavo nemmeno di averlo sognato.
" Mi faresti un favore? Esci dai miei sogni." Gli urlai contro irritata.
" No, esci tu dai miei." Rispose lui seccato. Ero già incazzata per Luke. Non avevo voglia di discutere con lui perchè sapevo che prima o poi mi sarei messa a piangere. Mi girai verso un angolo in attesa di svegliarmi. Mi sembrava stupida questa situazione. Il tipo si mise a suonare la sua chitarra. Poi si mise pure a cantare. Le parole di quella canzone erano talmente forti che mi misi a piangere.
" Hey cos'hai? Se ti do fastidio smetto." Disse dolcemente. Era più forte di me, non riuscivo a smettere. Sentivo un nodo nello stomaco.
"Scusami, continua. Sono solo un pò giù di morale." Tirò fuori dalla sua tasca un fazzoletto.
"Tieni. Lui non merita le tue lacrime, credimi. Tu meriti di più. Siamo partiti con il piede sbagliato. Sono Harry."
" Emily"
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I meet you in my dreams
RomanceMi innamorai di lui, dentro un sogno. La mia famiglia e miei amici mi credevanoi pazza. Mi ripetevano " lui non esiste è solo frutto della tua immaginazione!!!" Ma loro non sapevano di noi, non sapevano che l' amore andava oltre all' immaginazione...