Capitolo 45

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HARRY'S POV

Scesi dal letto con gli occhi ancora socchiusi per il troppo sonno. Una voce nel piano di sotto attirò la mia attenzione. Sentivo Liam sbraitare e la voce di Zayn in sottofondo. Niall stava ancora dormendo. Una gamba dondolava nel bordo del letto mentre l' altra era sopra il cuscino. Aveva la bocca aperta e la saliva fuoriusciva da essa. I suoi capelli erano spettinati e umidi. Risi nel vedere il mio migliore amico così. Di sicuro stava sognando Hannah.

 Andai in bagno che si trovava proprio accanto alla porta della nostra camera. Mi lavai la faccia e mi tirai indietro i capelli con la mia solita bandana. Rimasi a guardare il mio riflesso nello specchio. Il ricordo di Emily ammanettata, era ancora vivo nel mia mente. Avrei aspettato che Niall si svegliasse per poi raccontargli del sogno. Mi avrebbe aiutato a trovare il posto dove era rinchiusa Emily. 

Scesi le scale arrivando al salotto. Il dolore nel petto era ancora presente ma meno rispetto a ieri. 

" Cosa è successo alla tua faccia?" disse Liam preoccupato.

" Stavo sistemando delle scatole giù in cantina quando un coltello che si trovava sopra la scatola, è caduto e mi ha colpito. Non è niente di grave è solo un piccolo taglio." Si passò una mano sopra l'enorme cerotto che aveva sul viso.

" Pensavo non avessi una cantina nel tuo appartamento." disse Liam confuso. Zayn si passò una mano tra i capelli. 

"Stavo aiutando un amico." disse vago. " Non lo conosci." continuò lui.

Zayn cambiò espressione vedendomi avanzare vicino a loro. Indossava una maglia viola con scritto Guns and Roses e dei pantaloni neri con due strappi grandi sulle caviglie.

" E cosa ci fa lui qui?" urlò.

"L'ha invitato mia madre per la notte." sbuffò Liam. Guardai torvo entrambi.

EMILY'S POV

I miei occhi quasi uscirono dalle orbite a sentire pronunciare quel nome.

" Ho cercato di starti lontano, era la soluzione migliore. Zayn non ti avrebbe conosciuta non ti avrebbe fatto del  male per colpa mia. Ma nonostante tutto tu sei qui, Legata a questo letto, con i polsi tagliati per colpa dei ganci. Come ha fatto a trovarti? Come cazzo ha fatto a rapirti? Come lo conosci? Sa che eri la mia ragazza?." 

I suoi occhi si schiarirono e si inondarono di lacrime. Perchè  Luke era cosi complicato? Possibile che non riuscivo a capire mai cosa intendeva?

" Cosa intendi con il starmi lontano? Lo sai che mi hai ferito profondamente?  Lo sai che non è passato nemmeno un giorno in cui non ti ho pensato? Stavo notti a pensare che forse era colpa mia. Forse non ti avevo dato abbastanza. Forse semplicemente non ero della tua altezza. Mi sento stupida adesso. Sono rinchiusa qui e con tutte le persone in questo mondo sono capitata proprio con te. Però sai una cosa Luke? Non mi pento, non mi pento di essere stata tua per un anno di essere stata tra le tue braccia. Di essermi sentita speciale accanto a te. Non mi pento delle notti in bianco dove non riuscivo a dormire perchè le farfalle che avevo nello stomaco continuavano a volare solo al pensarti." Sentii i miei occhi pizzicare.

Che significato dareste alla parola passato? Cos'era il passato? Ho sempre dato scontato che il passato fosse un ricordo che con il tempo sarebbe diventato sbiadito. Pensavo che prima o poi pure i ricordi e le ferite se ne sarebbero andati lasciando spazio a nuovi ricordi senza rancori. Credevo veramente che sarei riuscita a dimenticarlo? Che il mio cuore nel vederlo non avesse ripreso a battere? 

" Non era mia intenzione ferirti io... io volevo solo proteggerti."

" Da cosa? Da cosa volevi proteggermi? " Urlai guardandolo in maniera rude.

I meet you in my dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora