Emily's Pov
Appoggiai lentamente la mia testa sul suo petto, non sapevo perchè di quel piccolo gesto, sapevo solo che stavo bene a contatto con lui. Sentivo il battito del suo cuore aumentare.
" Questa canzone è una delle mie preferite" continuò. "Forse è l'unica che riesce a tirarmi su il morale, quando mi sento triste."
Fece una brave pausa per poi riprendere la conversazione.
"Questo posto è magico. Qui tutti i tuoi desideri si avverano, o almeno quasi tutti."
Una leggera lacrima scesa dal suo viso. La sentii sulla mia fronte. Alzai lo sguardo e lo vidi piangere. Cercava di trattenere le lacrime, ma non ci riusciva. Mi staccai leggermente da lui. Gli presi dolcemente le mani e lo feci sedere sull'unico sgabello disponibile. Abassò lo sguardo verso terra. Con entrambe le mani si scompigliava i suoi ondulati ricci. Non riuscivo a vederlo in quello stato, non capivo tutte quelle lacrime, non capivo quel dolore che aveva dentro.
" Scusami non so cosa mi è preso". Si strofinò gli occhi, cercando di togliere le lacrime.
Senza nemmeno rispondergli, lo abbracciai forte a me.
" Con me puoi sfogarti, non tenerti tutto dentro. Credimi che si sta peggio."
Non mi rispose, stava ancora singhiozzando per le troppe lacrime. Si staccò leggermente.
" In questo posto, l'unico desiderio che non riesci a realizzare è vedere una persona che hai perso, che hai perso per sempre." Dopo un leggero respiro continuò.
" Non puoi rivedere i morti." Ricominciò a piangere, sta volta le lacrime non smisero di scendere. Mi sentii in colpa. Non avevo idea che il suo dolore fosse così forte e nemmeno che fosse la causa di una morte.
" Vedi Em, in qualche modo ho creato questo posto. Quando ho perso Meredit, la mia ragazza. Lei era tutto per me."si asciugò le lacrime.
" Dopo averla persa sono stato malissimo. Sono svenuto diverse volte, sono stato in coma per una settimana. Mi sentivo in colpa. Non ho potuta salvarla, non ho potuto far niente."
Vedevo le sua mano stringere un pugno. Mi cominciavano a lucidare gli occhi. Non volevo piangere, non volevo farlo sentire peggio di come stava.
" I medici mi ripetevano che avevano fatto l'impossibile. La cura per il cancro non l'avevano ancora. Purtroppo nessuno riusciva a sfuggire a quell'orribile malattia". concluse.
" Harry non è colpa tua, tu non potevi far nulla, era destino. Adesso lei è tra le mani di Dio." gli alzai il viso.
" Mi dispiace veramente tanto". EMILY NON DEVI PIANGERE, DIMOSTRA DI ESSERE FORTE.
" Grazie Em" rispose lui, con un velo di felicità.
"Per cosa? Io non ho fatto nulla!"
" No tu hai fatto molto, sei comparsa nel mio sogno, sei riuscita a ridarmi quel poco di vita che mi mancava" Mi sorrise.
Ancora quella sensazione di vuoto. Sentii freddo, cominciavo a tremare, cominciavo a rivedere di nuovo tutto sfocato.
" Em, ti prego rimani ancora un pò'" Mi disse lui con occhi dolci.
" M-ma io sono qui" urlai. Non riuscivo a sentirlo bene, un forte vento mi fece fischiare le orecchie.
" ti stai svegliando" mi urlò.
" E come faccio a impedirlo?"
" Promettimi che ritornerai. Promettimi che non ti dimenticherai di me." Mi stavo allontanando da lui. Ma non ero io a comandare il mio corpo, era il vento che mi stava trascinando via.
" Cosa hai detto Harry? Non riesco a sentirti". Non ricevetti una risposta. Tutto era scomparso, pure lui.
HARRY'S POV
"Emily!! Emily"
" Hey amico sveglia!! Lo sai che ore sono, dormiglione?"
" Niall perchè mi hai svegliato" sbuffai.
" Veramente ti sei svegliato da solo, ero ad osservarti sai. Chi è questa Emily? Sembravi molto preso da lei visto che tutto il tempo non hai fatto altro che urlare il suo nome!"
" Lunga storia amico, non capiresti" risposi un po' imbarazzato. " Amico ho tutto il tempo credimi. Dai su sputa il rospo." disse lui saltellando sul mio letto.
" Forse se ti calmi e stai seduto, ti racconto"
" Ok, faccio il bravo" rimase a fissarmi, in attesa che io parlassi.
" è da diversi giorni che la sogno. Ricordi quando ti dicevo che nei miei sogni mi ritrovo sempre da solo in una stanza bianca con la mia chitarra?"
" Si, ma cosa c'entra? Non dirmi che tu hai sognato questa ragazza e credi che sia vera?" rispose lui allarmato.
" Se devi sfottermi non ti dico nulla!" esclamai.
" Harry, ma tu questa ragazza la conosci? l'hai vista dal vivo?" Mi guardava preoccupato.
" No, solo in sogno"
" Amico, lo sai che non esiste vero? é solo un sogno, ne parli come se esistesse veramente." riprese fiato. " COMUNQUE, ha chiamato tua madre, ha detto di passare da lei dopo scuola."
Aveva cambiato subito argomento. Lei non era un sogno; ne ero sicuro. Lei esisteva, non poteva essere solo la mia immaginazione.
Andai a farmi la doccia.
Sotto la doccia cominciai a pensare a lei, ai suoi occhi che mi guardavano tristi tutto il tempo.
Quando è morta Meredit, non sono riuscito a piangere. Mi sono tenuto dentro tutto il dolore fino a farmi del male da solo. Ma con Emily mi sono sfogato, mi sono tolto un peso,che portavo con me da troppo tempo.
Non capivo perchè Meredit non appariva nei miei sogni. Quel posto l' odiavo, odiavo i miei sogni. Doveva essere tutto perfetto, doveva esserci Meredit, non solo io. Ma poi comparse lei dal nulla. Mi accese qualcosa dentro, qualcosa che non riuscivo a descrivere.
I miei pensieri furono interrotti dall'acqua troppo calda che mi stava bruciando la pelle. La misi ne troppo fredda ne troppo calda. Cercai di fare in fretta, ero in ritardo.
Mi misi una maglietta bianca, gilè nero e pantaloni stretti neri con due strappi nella caviglie. I miei soliti stivaloni appuntiti color marrone. Un po' di gel fra i miei ricci ed ero pronto.
" Amico non ti vedevo così in forma da.. " Non continuò la frase.
" eh già, come sto?"
" Sembri un frocio! Bene dai." rispose lui ridendo, con la bocca piena di patatine a prima mattina.
" Grazie del complimento". risposi offeso.
" Di niente amico" rispose Niall ridendo.
Lasciai Niall guidare, cosa che non faccio molto spesso. Il perchè? Se mettete Niall a guidare, è un disastro pubblico. Per lui ogni macchina che ci passa vicino è una sfida. Si mette a gareggiare. Infatti non si è pentito dall'ultima volta che gli hanno sequestrato l'auto. Per fortuna la patente gliel'hanno ridata.
" Ti avverto, guida piano. Oggi mi sento gentile."
" Non te ne pentirai!" mi disse con un sorriso malizioso.
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I meet you in my dreams
RomanceMi innamorai di lui, dentro un sogno. La mia famiglia e miei amici mi credevanoi pazza. Mi ripetevano " lui non esiste è solo frutto della tua immaginazione!!!" Ma loro non sapevano di noi, non sapevano che l' amore andava oltre all' immaginazione...