Capitolo 44

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Sentivo delle braccia robuste stringermi la vita. Aprii leggermente le palpebre, fui sorpresa e felice nel vedere Harry stringermi tra le sue braccia.  Eravamo entrambi sdraiati nel freddo pavimento. Lui stava dormendo. Aveva i suoi bellissimi boccoli sulla fronte e aveva la bocca leggermente aperta. Cercai di alzarmi dal pavimento ma qualcosa me lo impediva. Avevo i piedi legati e le mani ammanettate.

 Harry si svegliò sbadigliando.

" Emily!!" Esclamò aprendo leggermente le palpebre. Mi osservò per un secondo come se non ci credesse ancora.

" Emily, chi ti ha fatto questo? " ringhiò lui, a denti stretti mentre le sue mani stringevano un pugno. Mi venne spontaneo piangere mentre mi avvicinai a lui affondando la mia testa nel suo petto. Gli bagnai la maglia con le mie lacrime.  Lui mi abbraccio forte a sè appoggiando la sua testa sopra la mia. Mi accarezzò i capelli dandomi  un dolce bacio sulla fronte. Rimase in silenzio aspettando una mia risposta.

"Pensavo di non rivederti più.  Mi sei mancato molto." Sfregai il mio viso sul suo petto affondando nel suo profumo.

Non saprei spiegarvi come Harry riesca a comparire nei miei sogni. Non avevo mai capito questa sorta di legame che solo io e lui avevamo. Era come se riuscisse a leggere i miei pensieri ad entrare dentro alla mia anima. Lui era in grado di salvarmi dalle mie cadute, era in grado di portare luce dove c' era il buio. Lui semplicemente era il mio angelo custode, un angelo che sarebbe rimasto accanto a me, per tutta la vita. 

"Emily stai sanguinando !" Abbassai lo sguardo verso la mia camicia. 

"No, sto bene. Non è mio il s-s-sangue" Gli dissi balbettando.

Il suo respiro era affannato, i suoi occhi in quel preciso istante erano di un verde scuro molto intenso. Arricciò il naso e si morse il labbro inferiore rimanendo a fissarmi.

"Allora di  chi è?  Chi ti ha rapita? Chi è quello stronzo che ti ha fatto questo? " La mia bocca si aprii per parlare ma si bloccò.  Avevo le parole sulla punta della lingua ma non uscivano. Non riuscivo a ricordare cosa stavo per dirgli. Chi mi aveva rapita? 

'Cazzo Emily reagisci! Pensa! Chi è stato? Chi ti ha messo le manette?'

La mia coscienza mi spingeva a ricordare, ma il mio cervello era come bloccato. Non potevo dimenticare chi era, cioè come cazzo potevo dimenticarmi il mio rapitore? 

"Io...Io..non me lo ricordo" dissi scoppiando a piangere più forte di prima. Lui mi prese le braccia costringendomi a guardarlo in faccia.

"Come non te lo ricordi?" Mi urlò lui. Subito dopo si abbassò cercando di togliere il nodo dalle corde che legavano i miei piedi.  Mi prese le mani cercando di togliere le manette, ma non ci riuscì.

" Merda!" Urlò passandosi una mano tra i ricci. "Riesci a ricordarti dove sei? Dove ti ha portata Em? E perchè?"

Le sue mani calde accarezzavano le mie. I suoi occhi erano spalancati, aspettavano una mia risposta. 

"Non so perchè ho un blocco. Io non lo so, non riesco a ricordarmelo. " Mi asciugò le lacrime accarezzandomi dolcemente il viso.

"Vieni qui piccola." Mi rimise tra le sue braccia.

"Ti abbiamo cercata per tutta la sera, abbiamo chiesto ai vicini ai tuoi amici." Fece un pesante sospiro. "Io ti sto cercando ancora." disse mentre un lamento uscì dalla sua voce.

Alzai lo sguardo. Harry aveva gli occhi chiusi e i denti stretti. Tolse una mano dalla mia schiena e se la mise sul petto.

Si allontanò da me tenendosi premuto il petto.

I meet you in my dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora