Avevo ancora quel sapore amaro della medicina in bocca. Era la prima volta da quando ero in ospedale che la prendevo. I medici non si erano accorti che non prendevo le medicine, erano troppo occupati a mettermi ogni giorno quei strani macchinari in testa.
" Come stai sorellina??" mi chiese Cory fissandomi. " Bene" risposi fissando altrove. " Io ti credo sai, so che non sei pazza." Mi disse abbracciandomi. Forse quello era l ' unico momento dove io e Cory non litigavamo. Sentivo delle bracce amiche che mi stringevano. Cory era l' unico che mi credeva. " é ora di andare Cory saluta tua sorella è tardi" disse mia madre. Lo salutai per poi salutare lei.
Ormai era sera, si intravedevano le luci degli edifici davanti all' ospedale dalla mia finestra. Fuori era tutto calmo, nemmeno si sentiva il motore delle macchine. C era troppo silenzio. Ero sola in quella stanza che ormai reputavo mia. Stranamente avevo paura di dormire, non volevo andare a letto. Avevo paura di incontrare Harry, sapevo che non sarei riuscita a dirgli ciò che dovevo dirgli con tanta facilità. Guardavo quel magico braccialetto, tanto era piccolo e fragile e tanto era maledetto.
HARRY'S POV
" Che ti succede Harry?" mi disse Niall riempendo la bocca di pop corn.
" Niente sono solo un po' stanco."
" Pensi ancora a lei?" Lo guardai confuso.
" Perchè non ti fai dare il suo indirizzo o il numero di telefono oppure chiedile se ha facebook."
" Ci ho provato ma niente passa attraverso il sogno. Non riesco mai a ricordare il suo cognome o qualsiasi cosa in grado di farmi incontrare con lei. Sono disperato. So che non mi credi Niall, me ne farò una ragione ma non ripetermi che lei non esiste." Smise di mangiare e si girò verso di me.
" Ti credo, sembra assurdo ma ti credo. Sei troppo preso da questa ragazza. Non posso paragonarti ad un pazzo visto che io ne sono un esempio." Mi disse scoppiando in una fragorosa risata.
" Allora mi credi? "
" Penso di si, se non ci sono io a sostenerti in questo momento difficile chi ci sarà?"
" Nessuno!" Risi. Niall guardo l´ora. "Amico su è tardi, la ragazza dei tuoi sogni ti starà aspettando." In quel momento mi sentivo meglio. Sapevo che Niall non mi credeva pienamente ma solo che mi appoggiasse, mi bastava. MI aveva tolto un peso nel cuore. Mi sentivo solo con i miei segreti con il mio mondo sopranaturale; avevo bisogno di qualcuno con cui parlare dei miei problemi.
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Corse da me abbracciandomi forte. " MI sei mancato" sussusarva nel mio orecchio. " Anche tu" Era più triste del solito, aveva gli occhi gonfi forse perché aveva pianto tanto quel giorno. " Non ce la faccio più Harry, sto facendo del male a tutti e sopratutto te. " Mi disse con lo sguardo rivolto in basso quasi avesse paura di incrociare i miei occhi. Le alzai il viso fissandola. Fissavo quei irridi color caramello che mi stregavano ogni volta. " Non mi stai facendo del male, amore, tu sei la mia felicità!" Le sorrisi fermando con il pollice, la piccola lacrima che stava scendendo lungo la sua minuta guancia.
Ci sdraiammo nel pavimento, come eravamo soliti fare.
" Fin che sono vicino a te, non sarò mai triste e ti giuro che faro l impossibile per vederti anche nella vita reale. È una promessa." Le baciai il mento sentendo il suo profumo. Vivevo del suo profumo, del suo respiro, di ogni suo piccolo gesto. Vivevo del suo sorriso del suo delicato tocco. Guardai il soffitto pensando al cielo di notte pieno di stelle. Quel posto era strano, se desideravo qualcosa appariva, ma se desideravo incontrare Emily nella vita reale, non me lo esaudiva. Sembrava che il fato giocasse con noi, sembrava che il destino stesso non volesse farci incontrare. Guardammo le stelle immaginando di essere fuori vicino ad un lago, sdraiati sopra il parabrezza della mia auto. In una giornata di primavera. Tutte le sera immaginavamo di essere in un posto fuori all´aperto oppure a casa mia o sua. Ma poi quando riaprivamo gli occhi il dolore ci schiacciava dentro, come se qualcuno con un coltello molto appuntito ci trafiggesse il cuore, lentamente.
EMILY´S
Non riuscivo a dirgli addio. Non riuscivo ad immaginarmi un giorno senza di lui. Avrei preso la decisione giusta; volevo togliere la preoccupazione dei miei, volevo togliere la lacrime che rigavano il volto di mia madre. Avrei tolto quel peso che si porta Harry ogni giorno. Sapevo di ferirlo, sapevo che non mi avrebbe mai perdonata e che non avrei mantenuto la promessa fatta a Meredit. Ma per il mio bene e per il suo bene tutto questo doveva finire.
" Come mai sei silenziosa oggi?" mi disse stringendomi verso di se.
" N-niente" mentii.
" Visto che stai balbettando, c'è qualcosa sotto." Si alzo, si mise seduto a gambe incrociate fissando il mio corpo disteso per terra.
" Cosa succede?" mi chiese. Girai il volto dall´altra parte cercando di non far vedere a Harry le mie lacrime. Mi girò il viso appoggiando una mano per terra.
" Non riesco più a vederti piangere, non ci pensare si sistemerà tutto vedrai." Mi alzai asciugando le lacrime.
" Harry, tutto questo deve finire." Glielo dissi incerta. Lui mi guardò confuso, si leggeva una smorfia nel suo viso; i suoi occhi color smeraldo mi stavano fissando.
" Non stai pensando di lasciarmi vero?" Il suo sguardo si fece cupo.
" Non credo che tutto questo sia reale. Forse sono pazza veramente ed ho bisogno di guarire. "
Cercavo di essere seria. So di non essere pazza, ma luidoveva odiarmi, doveva starmi lontano e vivere la sua vita senza di me.
" Stai mentendo, non stai pensando veramente di lasciarmi. Dopo quello che abbiamo passato insieme. So che sei stressata e che all´ospedale non smettono di darti fastidio. So che soffri ma non puoi farmi questo. Io non vivrei senza di te."
Mi prese le mani. Il calore della sua pelle mi avvolse.
" Non cambierà niente, sono stufa di aspettare; di far del male a tutti, soprattutto a te." Sentivo il mio volto in fiamme.
" E io come farò senza di te? Non ci hai pensato a me? Emily ti prego pensaci non farmi questo." Le sue grandi mani presero il mio viso. I suoi occhi lucidi penetrarono sui i miei.
" Ricordati che ti amo e che ti amerò per sempre e che tu ci sarai sempre dentro al mio cuore." Tolsi il braccialetto dal mio polso, mettendolo nella sua mano.
HARRY´S POV
Avevo quella sensazione che non l' avrei rivista. Quel pensiero mi bruciava il petto. Sentivo il mio cuore evaporare come se stesse bollendo in una pentola piena d' acqua. Strinsi il braccialetto.
" Ascoltami." L' abbracciai baciandole il collo. " Non mi lasciare, non ora che sono pazzo di te." Non potevo starle lontano. Non ci riuscivo.
" Ricorderò il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, il tuo primo ti amo. Il mio cuore continuerà a battere ogni volte che sentirò il tuo nome." mi disse tra un singhiozzo e l' altro. Un venticello attirò la mia attenzione, segno che Emily si stava svegliando.
" No Emily, non te ne andare Emily ripensaci ti prego. " Le lacrime mi impedivano di vederla meglio. La tenevo ancora tra le braccia, non mi sarei allontanato da quel abbraccio. Ma il vento continuava a soffiare più forte. " Non ti dimenticare di me." Mi disse urlando mentre il vento la stava portando via.
NARRATORE#
Quel giorno Emily si svegliò presto, si guardò intorno trovandosi in una stanza a lei estranea. Un' infermiera le venne incontro. " Buon giorno, dormito bene?" Chiese l' anziana signora portandole la colazione. " Giorno" disse lei timidamente. " scusi, cosa mi è successo? perchè mi trovo qui?" Chiese la ragazza ancora confusa. L' infermiera la fissò per qualche secondo per poi andare via. Emily non ricordò nulla. Non sapeva perchè era in ospedale e non sapeva nemmeno cosa avesse. I dottori rimasero confusi davanti al comportamento della ragazza. Le fecero molte domande. Le chiesero se ricordasse cosa avesse sognato. " Non mi ricordo nulla, non ho mai ricordato i miei sogni." Ripose lei sicura. Il Dottor Stiwart disse ai genitori della ragazza di non dire nulla ad Emily. Pure Lea era della stessa opinione. Pensavano che le medicine e le ricerche avessero funzionato. Non era una cosa certa, era strano che la sua memoria avesse rimosso solo quel periodo della sua vita. Le dissero che era svenuta, gli era solo venuto un calo di zuccheri. " Ha mangiato poco ieri forse avevi mal di stomaco." gli disse il dottore poco convinto.
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I meet you in my dreams
RomantizmMi innamorai di lui, dentro un sogno. La mia famiglia e miei amici mi credevanoi pazza. Mi ripetevano " lui non esiste è solo frutto della tua immaginazione!!!" Ma loro non sapevano di noi, non sapevano che l' amore andava oltre all' immaginazione...