Capitolo 51

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Lei era lì, sdraiata su un letto con i polsi legati. I suoi occhi erano chiusi e tremava e i suoi piedi erano legati con una robusta fune. La fissai per qualche istante ancora incerto di quello che stavo vedendo.

" Emily." sussurrai. Mi mancava l'aria e non riuscivo a parlare. Le sue palpebre si aprirono e i suoi occhi fissarono i miei.  Un filo di elettricità percorse la stanza mentre noi ci fissavamo. Spostai lo sguardo all'altro letto. C' era un ragazzo dai capelli neri seduto sul bordo. Aveva una camicia sporca bianca e dei pantaloni jeans strappati alle caviglie. I suoi occhi azzurri fissarono i miei. Il suo sguardo era passivo e il suo volto era molto pallido. Lui a differenza di Emily non era legato, e questo mi fece pensare che era lui che badava ad Emily quando Zayn non c'era.

La mia ragazza mi guardava tremolante dal letto. Piangeva mentre pronunciava il mio nome.

" Che cazzo le hai fatto?" ringhiai andandogli incontro.

" N-n-niente." Balbettò lui indietreggiando.

La prima cosa che feci fu dargli un pugno in faccia. " Harry no, fermati" Mi disse lei. La guardai confuso.

" Cosa ti ha fatto? Dimmelo." le urlai preso dalla rabbia.

" Non mi ha fatto niente. Lui è prigioniero come me." Gli occhi azzurri del tipo rimasero a fissarmi in silenzio.

" Vieni qui." mi disse.

Corsi da lei. " Pensavo di averti persa." dissi stringendola a me. Dio quanto mi era mancato il suo profumo.

" Harry." disse il mio nome tra i singhiozzi.

" Pensavo che non mi avresti trovata, io..." si bloccò riprendendo a piangere. L' abbracciai forte a me affondando il mio naso tra i suoi capelli. Le baciai la nuca, il mento, il suo nasino rosso per poi arrivare alle sue labbra. Le nostre bocche si fusero tra di loro come diamanti. E quel bacio fu lungo e appassionato. Un bacio salato, perchè le nostre lacrime non smettevano di scivolare lungo le nostre guance. La stringevo stretta a me, per paura che fosse solo un sogno, per paura che non fosse veramente tra le mie braccia. Il mio mondo era crollato senza di lei. Non potrei e non riuscirei a vivere senza di lei. Faceva parte del mio cuore e della mia anima. Lei era parte di me e io ero parte di lei.

I miei occhi si spostarono sul suo collo, poi sulle sue braccia. Mi alzai da lei tirando indietro le maniche della sua camicia. C'erano dei lividi, ed erano abbastanza evidenti. Le abbassai il colletto della camicia tremolante.

" No." obbiettò cercando di allungare la sua mano verso di me, ma non ci riuscì per colpa dei ganci.

" Lui ti ha fatto questo? Ti ha toccata?" La mia voce uscii come un sussurro. Lei riprese a piangere senza dirmi niente.

I suoi occhi si spostarono dietro di me. Liam era ancora in piedi vicino alla porta; teneva ancora la pistola puntata verso il ragazzo.

" Liam." disse lei. Aveva le mani tese in avanti. Voleva abbracciarlo. Tolsi la corda che legava i suoi piedi. Presi la corda e andai verso il ragazzo che teneva in pugno il bruno. Rimisi le braccia del ragazzo dietro la schiena. Presi la fune e legai bene le sue mani sotto lo sguardo attendo di Liam, che puntava ancora la pistola verso l'individuo.

Buttai il ragazzo su una sedia di legno che era vicino ad una cattedra e con il resto della corda lo legai sulla sedia.

" Mi avete detto che mi avreste lasciato" Sputò velenoso lui. " Io non te l' ho promesso." Gli sussurrai nell'orecchio.

Presi la pistola da Liam. " Vai da lei." gli dissi dandogli una pacca nella spalla.

Lui corse da sua sorella e l'abbracciò forte a sè singhiozzando.

I meet you in my dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora