capitolo 3

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Non riuscivo a smettere di piangere. Continuavo a ricordare tutti i momenti passati con Luke, continuavo a chiedermi se per tutto quel tempo mi avesse davvero amata.

"Se vuoi puoi sfogarti con me." disse lui.

" Non mi va di parlarne."  mi asciugai le lacrime, cercando di cambiare argomento.

: scusami, sono stata un po' arrogante con te."

"Scusami tu quando ho provato a cacciarti. Di dove sei Emily?"

 " Di Milano tu?"

" Londra." rispose.

 " Londra?? Che fortuna, è una delle tante città che vorrei visitare."

"Si vede, parli benissimo l'inglese." Lo guardai confusa.

 "Ma io ti sto parlando in italiano."

" Come in italiano? Se fosse così non capirei nemmeno una parola."     

" Ma se stai parlano la mia stessa lingua!"

"Davvero? Che strano. Parliamo due lingue diverse, ma qui riusciamo a capirci a vicenda."

"Infatti è un sogno Harry. Nei sogni tutto è possibile. Tu sei frutto dei miei sogni e io dei tuoi."Almeno credo. "Forse tu non esisti, forse esisti perché eri da qualche parte nel mio inconscio." Ma cosa stavo dicendo?

" Io esisto e questo non è solo un sogno. Tutte le sere mi addormento e mi trovo in questa stanza, solo. Ho creato io questo posto, perché in quel momento desideravo rimanere solo con la mia musica."

 " Se tu hai creato questo posto, perchè mi trovo qui??" Stavo sognando ne ero sicura. Lui non esiste, è solo uno dei miei tanti sogni. Mi risveglierò come al solito e non ricorderò nulla. 

"Forse perché hai bisogno di questo posto come ne ho bisogno io." rispose lui con un sorriso.

" Se ne avevo tanto bisogno come dici tu, perché oggi non ricordavo nulla?? Mi sono ricordata di te solo quando sono riapparsa qui."

"Ti farò cambiare idea, ti dimostrerò che sono reale e non solo un sogno, vedrai." disse lui con un tono compiaciuto.

All'improvviso vedevo tutto sfocato. Sentivo freddo, cominciavo a tremare; vedevo l'immagine di Harry scomparire e con lui, tutto il resto.

***

" Ciao mamma, vado!" Salutai mia madre e corsi in fretta al lavoro. Ero in ritardo, un'altra volta.

Non c'erano molti clienti e la maggior parte dovevano solo ritirare la loro foto.

Squillò il cellulare.

 " Dove cazzo sei finita? È da due giorni che ti cerco. Dovevamo fare le stesse materie, ricordi?" sbraitava Hannah.

"Quest'anno non mi sono iscritta. Con la scuola ho finito."

 " Cosa??? E me lo dici ora?? Non lo hai ancora dimenticato vero? Tu non puoi rinunciare a tutto solo per quello stronzo!"      

Siamo migliori amiche dall'asilo. Lei è l'unica capace di tirarmi su il morale, di darmi coraggio nei momenti bui della mia vita. 

"Non è per lui."  Mentii.

 "Scusami Hannah ma devo andare.... ho molto lavoro da fare, ciao." Riattacai.

Non avevo voglia di riaprire l'argomento su Luke. Dovevo dimenticarlo, come lui aveva fatto già da molto tempo.  Ero sicura che Hannah avrebbe capito prima o poi.

HARRY'S POV

 "Hey dormiglione, sveglia!!"

 " Ancora un po'- mi lamentai."

" Ma è tardi, non voglio subire le sgridate dalla quattrocchi storpia."disse Niall ridendo.

" Quattrocchi storpia, che soprannome buffo." dissi divertito. 

"Ti aspetto in cucina muoviti!"

"Oggi non vengo a scuola, ho da fare."Dovevo farle visita, era da tanto tempo che non andavo a trovarla.

 " Come no? Mi lasci solo con quella rompiballe della prof? E poi non ho studiato nulla." Come al solito non aveva studiato. Ma non lo biasimavo tanto, ci sono io a suggerirgli sempre.

" È da qualche mese che non vado da lei."Niall abassò lo sguardo, mi guardò con occhi dispiaciuti, quasi si sentisse in colpa. Mi diede un colpetto nella spalla.                

"Vai da lei, me la caverò"

Raccolsi quei pochi fiori che avevo in giardino. 

Avevo paura di varcare il cancello. Corraggio Harry! pensai. 

Mi avvicinai con passi indecisi. 

"Scusami Meredit, capisco se sei arrabbiata. Ci ho messo troppo tempo, lo so. Tranquilla, non sono impegnato. Avevo bisogno di tempo." mi uscivano le lacrime, non riuscivo a continuare. Senza di lei la mia vita non aveva senso. Meredit  sei mesi fa è morta di cancro.

I medici le avevano dato solo tre mesi di vita. Mi sentivo in colpa, perché non potevo salvarla. E il pensiero che l'avrei persa mi uccideva sempre di più. 

"Mi manchi Mery. Mi mancano le tue risate, mi mancano i tuoi baci, gli abbracci, mi manca trovarti accanto a me." Tolsi i fiori ormai appassiti dalla lapide e misi i miei. Sembrava che fosse passato così tanto tempo. La lapide era grigia, sporca. Cercai di pulirla. Nessuno doveva vederla in quello stato.

EMILY'S POV

Messaggio da Hannah:

'Mi sento in colpa, non volevo urlarti in faccia, è solo che mi manchi. Non ho più tue notizie da quest'estate. Hai cercato di evitare tutti Em, ma non eviterai me. Ci vediamo a casa tua. xxx'

Risposi:

'Basta che non mi riempi di domande su Luke. xxx'

Messaggio Hannah: 

'quello sarà l'argomento principale sister, a dopo xxx'

"Buon fine giornata, ci vediamo domani."  mi disse Mike.

Se riuscirò a finirla senza lacrime.

"a domani"risposi.

Presi la borsa e la giacca e mi avviai a casa. Mia madre aveva preparato le lasagne. Il mio piatto preferito. Quando ci si mette, in cucina è davvero brava.

Mi gustai le lasagne. Misi una porzione esagerata, come ero solita fare.

"Piano, ce n'è ancora" mi sgridò lei.  " Ho sempre paura che finisca subito" risposi con la bocca piena di quella pasta buonissima.

Stavo salendo le scale per andare in camera mia quando qualcuno suonò il campanello.

"Emily!!!"  Mi accolse Hannah a braccia aperte.

" Pensavi che saresti riuscita ad evitarmi???"  disse lei con un sorriso malizioso.

 " Ci speravo" Sorrisi.

I meet you in my dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora