«Secondo te riesce a vedermi da lì?» chiedo nascondendomi dietro la tenda semi-trasparente che, secondo me, non copre proprio niente.
La mia migliore amica, Megan, è stravaccata sul mio letto, mangia marshmellow e traffica con il suo cellulare, sono certa che stia parlando con il suo ragazzo, visto il sorriso da ebete che ha stampato in faccia.
«Non lo so, dovresti andare a casa sua, intrufolarti nella sua stanza e controllare tu stessa» risponde senza staccare gli occhi dallo schermo, grazie tante per l'attenzione eh!
«Avanti Meg... sii seria per un secondo! Si è trasferito qui da un anno, ed è da allora che riesco solo ad osservarlo dalla finestra, ed il caso vuole che la sua stanza sia esattamente di fronte la mia, è un po' come un "guardare ma non toccare"!» piagnucolo.Vedendomi disperata si decide a mettere via il telefono e mi raggiunge. Spinge la sua faccia contro il vetro, poi si allontana di poco, lasciando l'impronta del suo naso e fa una smorfia «Queste tende sono davvero troppo sottili» sentenzia afferrandone il tessuto «Non mi preoccuperei tanto del fatto che si accorga che lo fissi, quanto del fatto che magari sia lui a farlo mentre ti svesti o...»
«Oh mio Dio, non ci avevo pensato!» esclamo facendo un balzo all'indietro, adesso entro in paranoia, perché non mi è mai passato per la testa?
Che figura...Certo, c'è da dire che ogni volta che devo svestirmi spengo la luce e mi assicuro che nessuno da fuori riesca a vedermi, ma non ne sono mai troppo certa, e quello che ha detto Megan mi ha messo in testa molti più dubbi.
«Sta calma, magari mi sbaglio» tenta di riparare il danno, ma niente da fare, adesso fino alla fine dei miei giorni vivrò nell'incertezza, e di certo non andrò da lui a dire "Ehy ciao, scusa, non è che per caso mi hai vista nuda?", non se ne parla. Non gli ho mai rivolto la parola anche solo per un saluto, figurarsi se lo faccio per uscirmene con una frase simile.
«Cambierò tende» dico facendo un lungo respiro «Ma farlo non risolverà la mia situazione. Il mio problema è che mi piace da impazzire, ma sono troppo timida per presentarmi» confesso come se lei non lo sapesse già.
«Ed è per questo che puoi usare le tende come pretesto per cambiare tutto»
«In che senso?» domando confusa, mi conosce, non può pensare che io mi prenda di coraggio e vada a parlargli.«Devi andare a parlargli! Io ti osserverò da lontano, ma devi pur farlo... abita nella casa accanto!»
«Lo so ma... non credo di riuscire a farcela...» sospiro sconsolata.«Avanti Jane, devi superare le tue paure, io credo in te!»
«Anche volendo, con quale scusa vado da lui?»
«Mmh... potresti dargli il benvenuto nel quartiere, molto in ritardo, ma pur sempre un gesto di cortesia»
«Certo, e poi magari gli chiedo anche se ha del latte da darmi, ché il mio è finito» ironizzo facendole capire che ha tirato fuori la scusa meno credibile dell'universo.
Rimaniamo a pensare per un po', entrambe appoggiate al muro sotto la finestra, quando ad un tratto entra James, una palla di pelo grigia con due orecchie lunghe e pendenti, che emana calore come una piccola stufa, il mio coniglio. Saltella verso di noi, odora le nostre calze, poi salta sulle mie gambe e si immobilizza non appena Megan urla «Ma certo!»«Cosa, che c'è?» chiedo accarezzandolo per tranquillizzarlo.
«James sarà il nostro inviato speciale!» continua ad esaltarsi ed io non ne capisco il motivo, così aspetto che mi dia una spiegazione.
«Questo piccolo esserino potrebbe "accidentalmente" perdersi nel suo giardino, tu povera piccola ragazza triste, non trovandolo inizierai a chiamarlo, lui se ne accorgerò et voilà, il gioco è fatto!»
«Mi sembra un'idea un po'... complicata» dico incerta.«Perché? Mi assicurerò che lui sarà in casa, tutto andrà secondo i piani!»
«E se James scappasse sul serio?» lei guarda me, poi lui accovacciato sulle mie cosce, poi di nuovo me.
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The rhythm of love
RomanceJane Peters, 17 anni, timida e impacciata, non ha mai trovato un ragazzo di cui potersi fidare ciecamente. La sua vita le sembra monotona e triste, ma non sa che presto verrà stravolta, nel bene e nel male, da amici e nemici. Da chi guardarsi le spa...